AFC Champions League, ottavi di finale, andata: Al Hilal e Kawasaki ipotecano i quarti, lo Jeju quasi. L’Al Ain rischia grosso

Mentre in Europa le nostre competizioni sono arrivate ai loro atti finali, con l’Europa League che ha già decretato il suo campione, ovvero il Manchester United, in Asia si è entrati nella fase cruciale della AFC Champions League con la disputa dell’andata degli ottavi di finale. Andata che ha regalato scontri molto interessanti e dal difficile pronostico, con gare più equilibrate nella zona occidentale e con gare già più indirizzate nella zona orientale.

Per quel che concerne la zona occidentale, chi è già quasi sicuro del passaggio del turno è l’Al Hilal. I sauditi hanno ottenuto una bella vittoria in casa degli iraniani dell’Esteghlal Khuzestan, vincendo per 2-1. Ai campioni d’Arabia Saudita in carica, adesso, basta anche una sconfitta per 1-0 per poter volare ai quarti. La partita del Seeb Sports Complex di Muscat, però, non è una passeggiata per i sauditi che soffrono il pressing iraniano e si ritrovano sotto al 42′ per effetto del gol sotto misura di Beyt Saeed che arriva a tutta velocità sul cross di Shirzadi, per poi andare ad esultare alla CR7. L’Al Hilal capisce che deve cambiare marcia e nella ripresa è tutta un’altra squadra. Al 52′ arriva il gol del pareggio firmato da Al Zoari, bravo a stoppare di petto il pallone sul cross di Khribin, a coordinarsi ed a calciare in porta, facendo terminare la sfera all’angolino, con Sheikhveyisi che può solo vedere il pallone infilarsi in porta. Passano cinque minuti e l’Al Hilal ribalta le cose grazie alla rete di Carlos Eduardo. Il brasiliano svetta più in alto di tutti sul corner di Milesi e riesce a battere Sheikhveysi di testa. Gli iraniani provano a reagire, ma è l’Al Hilal ad andare più volte vicino al 3-1, anche se, alla fine, il risultato non cambia.

Pareggio per 1-1 tra l’Al Ahli Saudi e l’Al Ahli Dubai, con il risultato che favorisce gli emiratini, avendo segnato un gol fuori casa e a cui basta anche uno 0-0 per staccare il pass per i quarti. A sbloccare la partita al King Abdullah Sports City sono gli emiratini che trovano il vantaggio al minuto 21 grazie al gol di Esmaeel. Il numero 13 è reattivo e si lascia trovare pronto sul pallone arrivato sui suoi piedi dopo una pessima respinta coi pugni di Al Mosailem, insaccando a porta vuota. Il vantaggio emiratino sveglia i sauditi che riequilibrano le sorti del match al 38′ con Asiri che trafigge Nasser con un sinistro violento dopo essere stato servito con un tocco morbido da Abdelshafi, non lasciando scampo al numero 55. Nella ripresa, l’Al Ahli saudita è più deciso di quello emiratino e sfiora il gol con Al Muwashar, ma il tiro del numero 7 viene impedito da un intervento in scivolata di un difensore. Tuttavia, l’angolo non viene concesso, scatenando le ire di Al Muwashar che resta incredulo in quanto, senza deviazione, sarebbe riuscito a battere a rete. L’Al Ahli saudita continua a spingere ed è clamoroso il gol che si divora Feftatzidis, con il greco che arriva a tutta velocità sul filtrante di Asiri, ma spara sull’esterno della rete. La partita si conclude con un altro brivido per gli emiratini, con Al Mowalad che non riesce a dare forza e precisione al suo colpo di testa.

Termina a reti bianche la partita tra Persepolis Lekhwiya, con gli iraniani costretti a giocare a porte chiuse a causa di alcuni problemi causati dai propri tifosi nel match contro l’Al Wahda. Ad andare vicino al vantaggio nel primo tempo è il Lekhwiya che centra il palo pieno con una botta dal limite di Ceara Luiz. I qatarioti, però, calano nella ripresa e il Persepolis va vicinissimo all’1-0 quando, dopo un incredibile papera di Burhan, Mosalman non riesce ad insaccare il pallone nella porta sguarnita. Il Lekhwiya si fa rivedere solo in un occasione con un tiro-cross di Nam Tae-Hee che costringe Beiranvand ad una grande parata e ad alzare il pallone sopra la traversa. All’82’, però, il Persepolis ha la grande occasione di portarsi in vantaggio quando Taremi viene abbattuto in area da una spinta di Afif. Il numero 9, però si lascia ipnotizzare da Burhan, bravo a tuffarsi subito alla sua sinistra, respingendo la gran botta di Taremi che mai avrebbe parato se non si fosse mosso in anticipo. Nel finale è ancora il Persepolis a rendersi davvero minaccioso, con Burhan costretto ad una grande parata da distanza ravvicinata su Amiri. Il pallone, però, non esce dal rettangolo di gioco e diventa nuovamente disponibile per Alipour, inseguito fin sulla fascia da Burhan che rischia lasciando la porta sguarnita. Infatti, Alipour riesce ad eludere la sua entrata in scivolata e a servire Mahini che crossa in mezzo per la testa di Ahmadzadeh, ma il numero 10 non riesce ad essere preciso poiché il pallone è molto alto, non riuscendo nemmeno ad impattare come avrebbe voluto.

Dopo aver rischiato di essere eliminato ai gironi, l’Al Ain è nuovamente in pericolo poiché è stato sconfitto per 1-0 sul campo dell’Esteghlal, non disputando una grande partita. Adesso servirà una reazione all’Hazza Bin Zayed Stadium per tentare di arrivare per la seconda volta consecutiva tra le migliori otto d’Asia. Gli iraniani, spinti dal caldissimo pubblico dell’Azadi Stadium, si fanno subito minacciosi con il tiro rasoterra di Esmaeili, parato senza difficoltà da Eisa. Il primo tempo è molto equilibrato e non ci sono molte occasioni ed allora l’occhio si sposta sugli spalti, con i tifosi dell’Esteghlal che, vestiti tutti di blu, offrono un grande spettacolo a suon di cori. Nella ripresa ci pensa il piccolo fantasista dell’Al Ain, Omar Abdulrahman a provare a svegliare i suoi, ma la sua conclusione finisce sull’esterno della rete. Nel finale la partita si incattivisce con Hassan che si fa buttare fuori al 77′ per un fallaccio con il piede a martello sulla caviglia di Mohsen. Poi è la volta di Esmaeili ad essere espulso per un fallo di reazione su Caio colpevole, a dire di Esmaeili, di avergli fatto fallo precedentemente. La partita si sblocca nel secondo minuto di recupero quando, per un fallo di mano abbastanza rocambolesco di Salem Juma Awad in area, Rezaei realizza il calcio di rigore che manda in visibilio l’Azadi Stadium.

Nella zona orientale, invece, chi è sicuro del passaggio al prossimo turno è il Kawasaki Frontale. I giapponesi, infatti, hanno vinto in rimonta per 3-1 a Nonthanburi contro il sorprendente Muangthong United, con i thailandesi arrivati agli ottavi per la prima volta (record storico per il club e per la Thailandia) ed accarezzando l’idea di accedere ai quarti di finale, soprattutto dopo essere passati in vantaggio al termine di un primo tempo molto noioso con un destro di capitan Dangda indirizzato all’angolino. Nella ripresa, però, è tutt’altro Kawasaki ed i giapponesi riequilibrano il match al 66′ grazie al gol del veterano Kengo Nakamura che più invecchia più diventa decisivo. Il numero 14 giapponese si fa trovare pronto sul cross alto di Kuruyama, controlla di petto la sfera e batte senza difficoltà Thammasatchanan. Tre minuti dopo, il Kawasaki ribalta il risultato ed è tutto merito di una grande azione nata ancora dai piedi di Nakamura che vede e serve Ienaga sulla fascia. Il numero 41 dà un’occhiata al centro e serve Kobayashi con un cross a mezza altezza ed il numero 11 calcia al volo, trovando un gol magnifico. Colpito duramente a livello psicologico, il Muangthong non riesce a reagire e, ad un minuto dal 90′, arriva il gol che condanna, salvo clamorosi ribaltamenti, i thailandesi. La rete del 3-1 porta la firma di Abe che arriva a tutta velocità sul cross basso di Kobayashi e deposita in rete a porta quasi vuota, con Thammasatchanan che tenta il miracolo ma non riesce ad impedire al numero 8 di andare in gol.

Vittoria di misura per i cinesi del Guangzhou Evergrande sui giapponesi del Kashima Antlers, con la partita sbloccatasi solo in una ripresa dominata dai padroni di casa. Il primo tempo, infatti, è molto equilibrato e, nonostante il Kashima sia pericoloso soltanto in un’occasione con il colpo di testa di poco a lato di Misao, non concedono tanti spazi ai cinesi che sono anche molto imprecisi quando hanno l’opportunità di andare in contropiede. Il Guangzhou riesce comunque ad essere pericoloso in due occasioni ed Kwon Sun-Tae è fenomenale sul tiro a botta sicura di Alan, deviando il pallone giusto in tempo. Nella ripresa il Kashima prova ad essere più coraggioso e tenta di impensierire Zheng Cheng con un destro da posizione complicata di Mu Kanazaki, ma il tiro del numero 33 giapponese è facilmente parabile dal numero 1 cinese. Dopo questa conclusione, il Kashima abbasserà il suo baricentro, scomparendo sempre di più dal campo. A metà ripresa, incredibile è l’occasione sciupata da Goulart che, di testa, manda il pallone di poco alto sulla traversa nonostante fosse completamente solo sul cross di Li Xuepeng. Qualche minuto più tardi, è ancora il portiere sudcoreano del Kashima a rendersi protagonista compiendo un vero e proprio miracolo sul colpo di testa a botta sicura di Yu Hanchao, arrivato dopo un assist meraviglioso di Alan, uno dei migliori in campo. Kwon Sun-Tae compie un’altra prodezza su un’altra conclusione insidiosissima dei cinesi, ma nulla può sul tiro di Paulinho che insacca a porta vuota su assist di Yu Hanchao, bravo a servire il compagno con una perfetta sponda di testa dopo un calcio d’angolo. L’ultima emozione della partita è una punizione di Nagaki che, però, termina lontano dal palo destro di qualche centimetro. Adesso al Kashima servirà una grande prova di forza per ribaltare un risultato difficile, ma non impossibile.

Il derby cinese di questi ottavi di finale va allo Shanghai SIPG che batte in rimonta per 2-1 lo Jiangsu Suning. La partita si mette subito male per la squadra di Villas-Boas quando, all’8′, Cai Huikang pasticcia con il pallone e se lo fa rubare sotto il naso da Roger Martinez che fredda Wang Shenchao con un missile imparabile che sfonda la porta. La reazione dello Shanghai è veemente e la personificazione di ciò è il brasiliano Hulk che, con grande forza, riesce a penetrare in area nonostante la grande pressione di un avversario e a farsi abbattere, guadagnando il penalty da lui stesso trasformato al minuto 32, con Zhang Sipeng che intuisce la direzione del pallone ma non riesce ad evitare il peggio. Prima della fine del primo tempo, il SIPG riesce anche a ribaltare la gara grazie al colpo di testa sotto misura di Odil Akhmedov sul cross bello forte di Hulk, vero e proprio simbolo di questa rimonta. Infatti, il brasiliano è pericolosissimo anche nella ripresa con una delle sue bordate dalla lunga distanza, con il pallone che non termina molto distante dalla porta. Il Jiangsu prova, invece, a mettere a posto le cose, ma tutto quello che riesce a creare è un colpo di testa di Roger Martinez che termina alto. Jiangsu che è, comunque, ancora in corsa per i quarti grazie al gol del colombiano ed un 1-0 al ritorno significherebbe qualificazione.

Ad un passo dai quarti di finale  sono i sudcoreani dello Jeju United, capaci di battere per 2-0 i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds, molto più quotati almeno sulla carta. La partita si mette subito bene per i sudcoreani che passano avanti al 7′  grazie al bel colpo di testa del brasiliano Marcelo Toscano che arriva alle spalle dei difensori dell’Urawa sul cross di Hwan Il-Soo. L’Urawa prova a non farsi schiacciare e risponde qualche istante più tardi con una bella conclusione di Moriwaki che impegna Kim Ho-Jun. Il portiere sudcoreano, però, si supera con una gran bella parata sulla conclusione da distanza ravvicinata di Ljubijankic, riuscendo a respingere il pallone in qualche modo. Nella ripresa, l’Urawa va vicinissimo al pareggio con un colpo di testa di Muto salvato sulla linea, con il numero 9 che va poi a scontrarsi con Hwan Il-Soo, rimanendo a terra per qualche secondo. I giapponesi insistono e si lanciano in attacco a testa bassa ed è ancora Moriwaki a testare i riflessi di Hwan Il-Soo, ma la conclusione del numero 46 è troppo debole per impensierire il portiere sudcoreano che ha visto sicuramente di peggio. Lanciato all’attacco, l’Urawa lascia spazi invitanti dietro e, nel secondo minuto di recupero, lo Jeju realizza il 2-0 in contropiede con Jin Seong-Uk che, dopo aver ricevuto palla da Bae Jae-Woo, si fa tutto il campo, entra in area, si accentra e batte Nishikawa di destro, con il pallone che sbatte sul palo e si insacca in porta. Un 2-0 positivo per lo Jeju che, però, deve superare l’esame Saitama Stadium che sarà una vera e propria bolgia.

RISULTATI ANDATA OTTAVI DI FINALE  – AFC Champions League

Zona occidentale

Lunedì 22 Maggio

Esteghlal FC (Irn) 1-0 Al Ain (Uae) 90’+2 Rezaei (rig.)

Al Ahli Saudi FC (Ksa) 1-1 Al Ahli Dubai (Uae) 21′ Esmaeel (D), 38′ Asiri (S)

Martedì 23 Maggio

Persepolis FC (Irn) 0-0 Lekhwiya SC (Qat)

Esteghlal Khuzestan (Irn) 1-2 Al Hilal SFC (Ksa) 42′ Beyt Saeed (E), 52′ Al Zoari (H), 57′ C. Eduardo (H)

Zona orientale

Martedì 23 Maggio

Guangzhou Evergrande FC (Chn) 1-0 Kashima Antlers (Jpn) 75′ Paulinho

Muangthong United (Tha) 1-3 Kawasaki Frontale (Jpn) 45’+3 Dangda (M) 66′ K. Nakamura (K), 69′ Kobayashi (K), 89′ Abe (K)

Mercoledì 24 Maggio

Jeju United (Kor) 2-0 Urawa Red Diamonds (Jpn) 7′ Toscano, 90’+2 Jin Seong-Uk

Shanghai SIPG (Chn) 2-1 Jiangsu Suning (Chn) 8′ R. Martinez (J), 32′ Hulk (S, rig.), 45’+1 O. Akhmedov (S)

 

About Danilo Servadei 208 Articoli
Studente alla facoltà di Scienze politiche, sociali e della comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Aspirante giornalista e esperto di cinema giapponese. Amante del calcio e tifosissimo di Juventus, Celta Vigo e Nagoya Grampus.