Se le gare d’andata furono molto accese, il ritorno dei quarti di finale di Europa League non poteva e non è stato da meno. Per decidere quale squadra sarebbe approdata in semifinale, infatti, è stato necessario andare ai tempi supplementari almeno in 3 su 4 partite disputate, con un solo match terminato nei tempi regolamentari, mentre un altro è terminato ai rigori.
Chi ha rischiato ieri sera è stato il Manchester United che, per formazione e blasone, è la chiara favorita di questa coppa. Gli uomini di Mourinho, infatti, sono stati messi in seria difficoltà dall’Anderlecht che, dopo lo scherzetto dell’andata, ha provato a mettere i bastoni tra le ruote ai Red Devils anche al ritorno. La partita ha seguito la falsariga dell’andata, con lo United a gestire il possesso e a passare subito in vantaggio al 10′ ancora con Mkhitaryan, a segno già all’andata. L’armeno riceve palla all’interno dell’area da Rashford e fredda senza troppi problemi Ruben di destro. E proprio come accaduto in Belgio, lo United si mette a guardare la partita, lasciando il pallone all’Anderlecht che inizia a creare problemi, costringendo Sergio Romero a due grandi parate su Acheampong e Dendoncker, quest’ultimo a segno già all’andata. Al 32′ arriva il pareggio belga: Tielemans si libera dal limite ed esplode il suo destro beccando la traversa, sulla ribattuta arriva Teodorczyk che controlla male e riesce casualmente a dare il pallone ad Hanni che riequilibra le sorti del match, annullando il vantaggio della rete in trasferta dello United. La ripresa vede un vero e proprio assedio dello United alla porta di Ruben, ma tutti i giocatori che vanno alla conclusione peccano di imprecisione, mentre le volte in cui hanno centrato il bersaglio, il portiere spagnolo di è opposto alla grande. Prima dei supplementari, però, Ibrahimovic subisce un grave infortunio ed è costretto ad uscire e le sensazioni non sono buone, poiché pare che siano interessati i legamenti e lo stesso Mourinho a fine partita ammette che è un infortunio molto tosto. Nonostante sia senza il suo terminale offensivo, lo United riesce a portarsi in vantaggio al 107′ con Rashford, migliore in campo, bravo a liberarsi con una magia della marcatura e a segnare con un bel tiro rasoterra il gol che vale la semifinale.
Semifinale col brividone, più che brivido, per l’Ajax che viene sconfitto per 3-2 contro lo Schalke 04, ma passa grazie al 2-0 dell’andata. A Gelsenkirchen speravano in un altro miracolo dopo quello avvenuto con il Borussia M’Gladbach e, per come si era messa la partita, stava anche avvenendo. Dopo un primo tempo molto equilibrato, la ripresa si apre subito con il gol al 53′ di Goretzka che, imbeccato perfettamente da Burgstaller, non può proprio sbagliare a tu per tu con Onana. Passano 180” e lo Schalke riequilibra il risultato totale grazie al gol di Burgstaller, lasciato completamente solo in area sul cross di Kolasinac, facendo esplodere la Veltins Arena. A complicare ancora di più le cose all’Ajax, ci pensa Veltman che si prende due gialli in otto minuti, lasciando la sua squadra in dieci per quello che rimane dei tempi regolamentari più tutti i tempi supplementari. Lo Schalke non riesce a trovare il gol del 3-0 negli ultimi minuti, ma lo trova al 6′ del primo tempo supplementare, quando Caligiuri impatta di testa ancora su cross di Kolasinac. Sembra ormai fatta per lo Schalke, ma i giovani di Bosz, si sa, sono intraprendenti e segnando il gol dell’1-3 al 111′ con Viergever che rischia anche di farsi male ad una gamba pur di segnare e portare in semifinale i suoi. I tedeschi, allora, si rigettano a capofitto in attacco per trovare il gol che li riporterebbe nuovamente avanti nel computo totale, ma alla fine arriva anche il 2-3 olandese firmato Younes, con il numero 11 che spiazza Fahrmann calciando di destro ed infilando il pallone all’angolino.
Tra le due squadre che sognavano la prima semifinale europea della loro storia, a spuntarla è il Celta Vigo che, dopo la vittoria dell’andata per 3-2, ferma sull’1-1 il Genk e può continuare a sognare addirittura di poter vincere la coppa e di farla rimanere per il quarto anno di fila in Spagna, dopo i successi del mitico Siviglia di Emery. I galiziani, nel computo totale dei 180′ si sono dimostrati superiori ai belgi ed hanno meritato il passaggio alla semifinale. Superiorità dimostrata anche nel primo tempo, gestendo ottimamente il pallone e creando tanti pericoli, sfruttando molto gli esterni e con Sisto davvero scatenato, con il numero 11 che finalmente sta mostrando tutto il talento che l’ha reso famoso al Midtjylland. Proprio la Perla Nera, come lo chiamano in Galizia, porta avanti il Celta nella ripresa, riuscendo a segnare un gran gol dal limite dell’area, con il pallone che passa sopra la testa di Ryan che non può nulla (63′). Passano solo quattro minuti e Troussard riaccende le speranze della Luminus Arena, sfruttando un errore in appoggio di Cabral e battendo Sergio Alvarez, davvero molto sfortunato poiché non aveva fatto nemmeno una parata fino a quel momento. Il Celta non si disunisce e resta bello compatto, resistendo sotto l’offensiva molto confusionaria dei belgi, che non riescono ad impensierire Sergio Alvarez ed alla fine, dopo ben cinque minuti di recupero ed una mini rissa per una spinta di Dewaest su Hernandez, il Celta può esultare per la sua prima storica semifinale.
Partita molto intensa, invece, alla Vodafone Arena di Istanbul dove per decidere chi sarebbe approdato in semifinale tra Besiktas e Lione si è dovuti arrivare ai calci di rigore al termine di 120′ davvero molto tirati. Tra i tanti talenti presenti in campo, su tutti ha giganteggiato Anderson Talisca. Il numero 94 sblocca il match al 27′ con un preciso rasoterra, mandando il pallone all’angolino e facendo impazzire il caldissimo impianto turco. Il Lione, però, reagisce da grande squadra e trova il pareggio con Lacazette al 34′ su perfetta imbucata di Gonalons. La partita vive i suoi momenti migliori nella ripresa e, dopo il gol di Talisca al 58′ con uno splendido colpo di testa accade veramente di tutto. Al 63′ Fabri compie un vero e proprio miracolo su Lacazette, poi, negli ultimi cinque minuti, prima è Quaresma a cogliere il palo sinistro con un bel tiro dalla distanza, poi è Lacazette al 90′ a cogliere la traversa. Nonostante la stanchezza, le occasioni non mancano nemmeno ai supplementari ma, alla fine, sono rigori a decidere una sfida davvero bellissima ed anche i penalty sono tutti meravigliosi. Le due squadre vanno ad oltranza, tirando ben 16 rigori complessivi ed il dischetto è fatale ai turchi che sbagliano con Mitrovic, mentre il Lione segna il suo ottavo rigore con Gonalons che, da vero capitano, porta i suoi compagni in finale.
RISULTATI QUARTI DI FINALE – Europa League
Manchester United 2-1 Anderlecht (3-2 tot.) (d.t.s.) 10′ Mkhitaryan (M), 32′ Hanni (A), 106′ Rashford
Schalke 04 3-2 Ajax (3-4 tot.) (d.t.s.) 53′ Goretzka (S), 56′ Burgstaller (S), 101′ Caligiuri (S), 111′ Viergever (A), 120′ Younes (A)
RKC Genk 1-1 RC Celta Vigo (3-4 tot.) 63′ Sisto (C), 67′ Troussard (G)
Besiktas 2-1 Lione (3-3 tot.) (9-10 d.c.r.) 27′, 58′ A. Talisca (B) 34′ Lacazette (L)
In grassetto: squadre qualificate alle semifinali di Europa League (sorteggio semifinali: venerdì 21 Aprile, ore 13:00)