Il Leicester, dato da tutti come squadra materasso degli ottavi di finale, batte il Siviglia 2-0 tra le mura amiche del King Power Stadium e ribalta l’1-2 subito in Andalusia, qualificandosi per i quarti di finale di Champions League. La squadra, che ha sorpreso l’Inghilterra calcistica con la favolosa stagione scorsa, sembra dunque aver voglia di allargare le sue mire a tutto il continente.
La partita di stasera si preannunciava molto difficile per l’ex squadra di Claudio Ranieri, ma il gol in trasferta nella gara d’andata garantiva comunque un buon appiglio per sperare. Il problema più grande per una squadra come il Leicester è il trovarsi costretti a fare la partita. Tutti i successi dell’anno scorso, la stagione straripante di Vardy e Mahrez, si fondavano sulla rapidità nel ribaltare l’azione da difensiva in offensiva, con pochi passaggi, magari lanci lunghi, tanto per chiudere il match avanti nel punteggio, ma in netto svantaggio nel possesso palla. Stasera al Siviglia lo 0-0 sta bene e pertanto la squadra spagnola è autorizzata ad aspettare.
Tant’è che le Foxes chiudono il primo tempo con un del tutto inconsueto 59 % di possesso palla. Al Leicester per passare in vantaggio serve un’occasione fortuita, perché contro la difesa schierata, Okazaki e Vardy possono far poco e sugli esterni Albrighton e Mahrez non riescono ad incidere. Shakespeare la butta sulla cabala, scegliendo un undici titolare che rispecchia per dieci undicesimi la formazione tipo della passata stagione. Per ovvi motivi manca Kanté, al suo posto Ndidi. Dietro il solito Schmeichel e i soliti quattro (Simpson, Morgan, Huth e Fuchs), così come i già citati esterni ed attaccanti, oltre al centromediano Drinkwater. Il Siviglia sceglie Ben Yedder punta centrale, con Vitolo e Nasri a supporto, Nzonzi e Iborra a far legna. La partita sembra congelata sullo 0-0, quando il colpo di fortuna capita a capitan Morgan, su cross di Mahrez da calcio piazzato. E’ il 27′ ed un tocco sporco sul secondo palo del difensore anglo-giamaicano cambia le sorti dell’incontro.
L’1-0 cambia radicalmente lo scenario della partita, perché sposta l’onere del dover fare la partita dalla parte del Siviglia. Gli andalusi infatti hanno l’obbligo di segnare almeno un gol per riportare la qualificazione dalla propria parte, ma, nel primo tempo, non riescono a produrre uno sforzo collettivo veramente incisivo. Il Leicester inizia a fare ciò che sa far meglio: contenere e ripartire. Dopo un finale di tempo in cui gli ospiti sembrano più spaesati che mai, l’inizio di ripresa è particolarmente difficile per il Leicester, che si salva al 53′ grazie all’ausilio della traversa, ultimo baluardo sulla bomba dalla distanza di Escudero. La classica legge del calcio, gol mancato gol subito, colpisce inesorabilmente e, sul capovolgimento di fronte, Albrighton raccoglie una respinta corta della difesa e batte Rico di sinistro per il pesantissimo 2-0.
Stavolta il Siviglia non ci mette molto a capire che serve una reazione immediata e si riversa in attacco, ma la doppia linea di difesa e centrocampo del Leicester imbriglia gli spagnoli. Nasri perde la testa e, dopo un banale scontro di gioco con Vardy, inveisce fronte contro fronte con la stella offensiva delle Foxes. Giallo per tutti e due, ma il francese era già ammonito ed imbocca gli spogliatoi anzitempo. E’ una mazzata per il Siviglia, che però ha un’ultima inaspettata chance al minuto 80, quando Nzonzi può rimettere il punteggio complessivo in parità su calcio di rigore concesso dopo l’atterramento in area di Vitolo da parte del portiere Schmeichel. Proprio lui, davanti al padre in tribuna, si ripete dopo la parata dell’andata e rispedisce al mittente il tentativo di prolungare la partita ai supplementari.
Il Leicester avanza, mai nessuno avrebbe scommesso un euro su questa squadra tra le migliori otto d’Europa prima della clamorosa stagione scorsa. Adesso il Leicester è là con Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Juventus. Cenerentola tra i colossi europei. E c’è già chi mette le mani avanti per non incontrarla, lo stesso Buffon dichiara che sarebbe il peggior avversario possibile, quello che ha meno da perdere e gioca meglio quando non deve fare la partita. Occhio al Leicester, l’anno scorso i tifosi cantavano “we’re all going on a European tour” e oggi non sembrano essersi stancati di viaggiare nel vecchio continente!