Al via la Coppa Libertadores 2017! Parte la caccia al trono dell’Atletico Nacional. Nuova formula, stessa passione di sempre.

In Sud America non si aspettava altro. Rivista e rivisitata, completamente nuova. Nuovo formato, nuovo calendario e nuova struttura. Parte la 58ª edizione della coppa Libertadores, che questa notte prende il via con le prime sfide della fase a gruppi. Il fascino è sempre lo stesso, sempre altissimo, anche se le cifre rimango lontane anni luce dal torneo continentale europeo, a cui la Conmebol si è ispirata nelle modifiche introdotte 2 mesi fa. Premi per la partecipazione (quest’anno quasi raddoppiati) ed eventuale cammino fino trionfo finale, porterebbero nelle tasche del vincitore meno di 6 i milioni di euro, contro i 45-50 che invece si porta a casa chi solleva la coppa dalle grandi orecchie. Senza tener conto del divario sui diritti tv. Abissale.

L’obiettivo delle sostanziali modifiche introdotte (l’estensione del calendario, non più semestrale ma spalmato da febbraio a novembre, e l’ampliamento del numero di partecipanti, da 38 a 47, con la novità di successivi ripescaggi in coppa Sudamericana – l’equivalente della nostra Europa League – che si disputerà in contemporanea) è ufficialmente quello di aumentare spettacolo e competitività. Inoltre, mentre fino alla precedente edizione gli accoppiamenti dagli ottavi in poi (da luglio) venivano stabiliti dal piazzamento nella fase a gruppi,  da quest’anno ci si affiderà al sorteggio.

Nonostante l’addio delle squadre messicane, che hanno dato forfait dopo 19 anni per conflitti di calendario con la Champions nordamericana (più importante per la federazione azteca, in nome della conclamata supremazia regionale), ai nastri di partenza si presentano ben 11 ex campioni, per un totale di 26 titoli in bacheca (guida il Peñarol con 5). La squadra da battere: probabilmente il River Plate di Marcelo Gallardo. I “Millonarios“,  oltre ad accusare un “handicap” (come tutte le connazionali) a causa della farsa che sta spopolando nel calcio argentino, non hanno migliorato molto la rosa, hanno salutato definitivamente D’Alessandro, ma sono riusciti a trattenere sia Alario, che Sebastian Driussi (entrambi con una valutazione vicina ai 30 milioni di euro), quest’ultimo arrivato (forse) al momento della sua consacrazione definitiva.

Il protagonista più atteso: Miguel Borja (eroe dell’ultima edizione, con due doppiette in semifinale e il gol che ha dato la gloria ai campioni uscenti dell’Atletico Nacional, ed ora al Palmeiras), quasi certamente sarà la stella principale di un torneo nobilitato dalla presenza di Juan Sebastian Veron, che ha deciso d’indossare di nuovo gli scarpini all’alba dei 42 anni per tentare l’assalto alla sua seconda Libertadores con l’Estudiantes (che invece punta al 5° titolo). Per i più nostalgici, è da tenere d’occhio la coppia RobinhoFred (66 anni ripartiti equamente) con l’Atletico Mineiro. Chi si trova in piena rampa di lancio è il brasiliano Felipe Vizeu (Flamengo), già entrato nei radar di diversi club nostrani dopo il buon Sudamericano Sub 20 (4 gol) disputato in Ecuador.

Senza ombra di dubbio, questa è l’edizione dei grandi ritorni: saranno presenti “nobili decadute” come Palmeiras, Flamengo, Santos e Nacional Montevideo, reduci da anni ai margini del panorama continentale. Saranno quattro invece le cenerentole: le qualificate Atletico Tucuman, Sport Boys Warnes e Zulia oltre alla “leggenda” Chapecoense, ammessa “d’ufficio” dopo la tragedia aerea dello scorso 28 novembre. Il debutto della nuova “Chape” sarà proprio stanotte in Venezuela, con lo Zulia: un emozionante omaggio, una prima assoluta che sarà seguita da tutto il mondo.

Una coppa tutta da vivere. Nonostante le modifiche, nonostante l’assenza delle squadre messicane, nonostante i problemi del “futbol albiceleste“, mai così mortificato nella sua gloriosa storia. La Libertadores è al via. Tutto il Sud America non aspettava altro.

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Studente e studioso, giornalista per passione, amante incondizionato del calcio estero, in particolare quello sudamericano, nello specifico quello argentino ("Millonarios"da sempre!) Buddista della corrente "Nichireniana", sono un appassionato della filosofia orientale, in particolare di quella giapponese. Una frase da ricordare sempre: "Nessuna notte è così lunga da impedire al sole di risorgere"