E’ la serata di Hervé Renard: due anni dopo la vittoria della sua seconda Coppa d’Africa alla guida della Costa d’Avorio, il tecnico francese elimina proprio i campioni uscenti grazie all’1-0 del suo Marocco nell’ultima giornata del Gruppo C. I “Leoni dell’Atlas” dopo sei edizioni, riescono finalmente a tornare a disputare i quarti di finale. Era un incontro da dentro o fuori, considerato che la Repubblica Democratica del Congo doveva solo ratificare, come poi è successo, il primato nel girone contro il fragile Togo.
Il Marocco ha talento e solidità in difesa: due componenti fondamentali per sognare di bissare il trionfo nella manifestazione continentale dopo quello del 1976. Contro la Costa d’Avorio bastava anche il pari per passare il turno, alla fine è arrivato un meritato 1-0 firmato da Alioui, autore di un gol semplicemente fantastico. La punta del Nimes, al 64′, sorprende Gbohouo con un bellissimo destro a giro dai 25 metri, un colpo di genio che manda in visibilio il pubblico di Oyem (accorso non numerosissimo per le partite di questo girone). Vantaggio meritato considerata la traversa di Fayçal Fajr su punizione, nel primo tempo, e messo al riparo da eventuali sorprese grazie all’ottima partita difensiva di Benatia e soci. Delude, e molto, la Costa d’Avorio, fuori al primo turno 15 anni dopo l’ultima volta. A Dussuyer non è bastato il tridente Zaha-Bony-Kalou, poco coinvolto anche per la mediocre – l’ennesima – prova dei centrocampisti (tra cui Kessié). La partita è stata brutta, condizionata dalla posta in palio. Il Marocco ha lasciato a lungo l’iniziativa agli avversari che, in 90 minuti, non sono andati oltre una conclusione di Zaha e un palo nel finale di Kalou. Alla fine Renard si gode l’impresa e sogna il tris in Coppa d’Africa.
Sogna di andare avanti anche il Congo, uscito vittorioso (3-1) dal confronto col Togo, fanalino di coda. E’ ancora Kabananga il gran protagonista: alla mezz’ora la punta dell’Astana brucia Gaké, lo domina dal punto fisico e infila il terzo portiere del Togo, Mensah, entrato per Tchagouni, a sua volta sostituto di Agassa, lasciato in panchina dopo i vergognosi attacchi alla sua casa dopo l’errore contro il Marocco. Il 2-0 arriva a inizio ripresa con Mubele, autore di un pregevole pallonetto dopo l’ennesima distrazione della difesa togolese, accorcia Laba con un rasoterra da dentro l’area di rigore che si infila sul primo palo, e chiude definitivamente i conti M’Poku nel finale su punizione. Finisce 3-1, il Congo chiude il Gruppo C in vetta e sogna di ripetere almeno la semifinale di due anni fa.