Finiscono con lo stesso risultato le due gare del Gruppo D nella terza giornata di UEFA Europa League, permettendo ai russi dello Zenit di attestarsi in prima posizione a punteggio pieno.
Dundalk – Zenit San Pietroburgo 1-2
Al Tallaght Stadium di Dublino la tifoseria irlandese mostra la stessa passione ed entusiasmo che abbiamo potuto ammirare a Euro 2016: non è difficile riempire i seimila posti dello stadio che in campionato ospita lo Shamrock Rovers, in attesa che venga completata l’espansione dell’Oriel Park. I campioni in carica della League of Ireland Premier Division mettono in difficoltà lo Zenit – allenato da Mircea Lucescu, vecchia conoscenza della Serie A – facendo leva su un gioco molto fisico che fa terminare il primo tempo a reti inviolate. Nella ripresa i Lilywhites irlandesi infiammano i loro sostenitori andando in vantaggio con un potente sinistro da fuori area di Robbie Benson sul quale nulla può fare Yuri Lodigin. La squadra di Stephen Kenny ha l’occasione per chiudere la partita dopo un’ora di gioco, quando i colpo di testa di Dane Massey si stampa sulla traversa. A questo punto è la maggiore esperienza dei russi nelle coppe europee a fare la differenza, oltre all’ingresso di Kokorin al posto di Shatov: al 71′ l’estremo difensore del Dundalk ribatte a campanile un retropassaggio difensivo, la palla finisce sul piede di Mimmo Criscito che serve Robert Mak per il pareggio dello Zenit. Lucescu non festeggia il goal, ma spedisce in campo Mauricio al posto del capitano Javi Garcia; la rimonta è servita qualche minuti più tardi con la combinazione vincente tra Axel Witsel e Giuliano, e il brasiliano trafigge Sava. Nel finale il portiere del Dundalk si riscatta dall’errore che ha portato all’1-1, parando un rigore a Mauricio.
AZ Alkmaar – Maccabi Tel Aviv 1-2
La gara è stata precedeuta da settimane di polemiche nei Paesi Bassi, a seguito del comunicato ufficiale con il quale l’AZ annunciava sul proprio sito la mancata convocazione di Alireza Jahanbakhsh: l’ala iraniana è stata dispensata dalla doppia sfida contro il Maccabi (il 3 novembre si gioca a Tel Aviv) a causa della situazione politica tra Iran e Israele. Sul piano tecnico l’assenza del golden boy dell’AZ e del capitano Ron Vlaar hanno inciso su un match vinto a sorpresa dagli ospiti israeliani, andati in vantaggio al 24′ con Ezequiel Scarione: il centrocampista argentino è stato bravo ad evitare il fuorigioco, agganciando il lancio di Haris Medunjanin per poi battere Rochet.
Mister van den Brom decide di inserire Guus Til e Levi Garcia al posto di Ben Rienstra e Joris van Overeem, facendo salire il club di Alkmaar dalle parti della porta difesa da Rajkovic. La rete dell’1-1 arriva con una inzuccata di Robert Mühren, pescato solo davanti al portiere israeliano da un cross di Bel Hasani: quest’ultimo tenta poco dopo di sorprendere Rajkovic, che si salva in corner. Ma a dieci minuti dalla fine il Maccabi fa il colpaccio, e – ironia della sorte – è Eyal Golasa a realizzare un “golazo”: il mediano israeliano tira di sinistro da fuori area, il pallone viaggia in mezzo a due difensori avversari e termina in rete sotto l’incrocio dei pali.
Europa League, Gruppo D – Terza giornata
Dundalk – Zenit San Pietroburgo 1-2 [52′ Benson (D), 71′ Mak (Z), 77′ Giuliano (Z)]
AZ Alkmaar – Maccabi Tel Aviv 1-2 [24′ Scarione (M), 72′ Mühren (A), 82′ Golasa (M)]
Classifica: Zenit San Pietroburgo 9 punti, Dundalk 4, Maccabi Tel Aviv 3, AZ Alkmaar 1