Manchester United-Real Madrid 1-2: passano le Merengues, l’arbitro ci mette lo zampino

La prima giornata del ritorno degli ottavi di finale vede la grande impresa del Real Madrid che riesce a sbancare Old Trafford, vittoria seppur viziata dall’esagerato rosso dell’arbitro turco Cakir ai danni di Nani che lascia lo United in inferiorità numerica sul punteggio di 1-0, episodio che ha largamente condizionato l’andamento del match agevolando la rimonta madridista.

Real che si presenta a questa partita in grande forma reduce dai due successi consecutivi sul Barcellona: Mourinho schiera la miglior formazione possibile, con Varane preferito a Pepe accanto a Sergio Ramos e Higuain al posto di Benzema come punta centrale accanto a Ronaldo. Sorprende tutti invece Ferguson, il quale lascia in panchina Rooney schierando Nani e Giggs (alla 1000 partita da professionista). Serve una vittoria a Mourinho per scacciare le sirene che lo vogliono lontano da Madrid e per dare un senso alla stagione madridista, essendo ormai tagliato fuori dalla lotta per la vittoria della Liga. United tranquillo invece in campionato, con i cugini del City a -15, libero quindi di dedicarsi alla sfida di Champions.


Primo tempo con un Real che gestisce il pallino del gioco e Red Devils più attendisti, favoriti dal gol in trasferta che li farebbe accedere al turno successivo in caso di 0-0. I più grandi pericoli li creano tuttavia i padroni di casa, che preferiscono agire in contropiede con le accelerazioni di Wellbeck e Nani. All’11esimo unica occasione del primo tempo per il Real – nonostante abbia mantenuto il possesso palla per lunghi tratti di gara – con un tiro largo di Higuain dopo una combinazione in velocità con Ozil; al’21’ sfiora il gol lo United:  angolo di Giggs e Vidic impatta di testa colpendo il palo con un Old Trafford già pronto a festeggiare. Primo tempo comunque gradevole, le due squadre manovrano in sicurezza e non rinunciano a giocate anche rischiose nei disimpegni. Ultima nota del primo tempo, al 44′ esce Di Maria per un infortunio muscolare, sostituito da Kakà che proprio qui visse una delle più grandi serate del Milan siglando una doppietta proprio contro i Red Devils.

Secondo tempo che si apre con il Manchester United  in vantaggio dopo tre minuti, cross basso dalla sinistra di Nani, sfiora Wellbeck mandando fuori tempo Sergio Ramos che deposita il pallone nella propria porta. Esplode di gioia l’Old Trafford, esaltato dall’illusorio vantaggio; dieci minuti più tardi l’episodio che decide la partita: fallo in gioco pericoloso di Nani che colpisce all’addome Arbeloa, l’arbitro estrae il cartellino rosso per il portoghese: cartellino rosso alquanto discutibile, poiché Nani non ha intravisto l’arrivo di Arbeloa e lo ha colpito involontariamente.

Ferguson invita tutto lo stadio a reagire con la squadra dopo la brutta botta, ma è il Real a beneficiare dell’uomo un più: prima pareggia al 66′ con una gran conclusione da fuori area di Modric, – subentrato  ad Arbeloa – successivamente trova il vantaggio al 70′ con Ronaldo, abile in spaccata a sfruttare un tiro-cross di Higuain. Tenta il tutto per tutto Ferguson, inserendo Rooney al posto di Cleverley; si copre invece Mourinho mandando in campo Pepe per Ozil.

Negli ultimi venti minuti dimostrano tutto il loro carattere gli inglesi cercando più volte il pareggio con Carrick (due volte di testa) e Van Persie, entrambi i tentativi neutralizzati da ottimi interventi di Diego Lopez, che ancora una volta non ha fatto rimpiangere Casillas.

Vittoria che proietta il Real Madrid ai quarti di finale e che conferma l’ottimo periodo di forma delle ultime settimane; Eliminati gli inglesi, gli spagnoli si candidano tra le favorite per la vittoria finale, attendendo in particolare il ritorno della sfida tra Milan e Barcellona. Esce a testa alta lo United, consapevole di aver lottato con cuore e orgoglio anche sotto di un uomo, c’è rammarico per una sconfitta maturata in larga parte a causa di un errore arbitrale.

 

 

 

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24 anni, appassionato di sport a tutto tondo (football americano, basket, golf e ovviamente calcio), letteratura, film e auto. Dopo aver conseguito la maturità linguistica, lavoro attualmente per una multinazionale metalmeccanica, mi occupo di calcio estero per passione ed amore per il rettangolo verde.