Chissà se Francesco Guidolin, fino a qualche mese fa, abbia mai pensato alla possibilità di cogliere il suo secondo pareggio in carriera contro Antonio Conte in un’amena località della costa sud del Galles? Sì, perché nelle altre sei sfide fra i due coach aveva sempre vinto l’ex C.T. della nazionale italiana, per cui magari il buon Francesco aveva una certa voglia di riscatto, ma… in Galles? Gli imprevedibili sentieri del destino hanno fatto incrociare i due proprio quest’oggi con Antonio Conte che si presentava al Liberty Stadium con la possibilità di raggiungere il City in testa alla Premier con 12 punti in quattro partite e Francesco Guidolin che invece doveva cercare di far quadrato ed evitare la terza sconfitta consecutiva in campionato.
Ad onor del vero il primo tempo esprimeva un ennesimo verdetto impietoso per la squadra di casa, surclassata in tutto e per tutto dai Blues. Al 42′ la situazione era questa: il Chelsea spadroneggiava in lungo ed in largo, il risultato era di 1-0 grazie ad una rete di Diego Costa, abile a sfruttare un assist di Oscar dopo il disimpegno sbagliato di Federico Fernandez in area di rigore, ma soprattutto lo Swansea, con il solo Llorente davanti supportato da Sigurdsson e la difesa a tre dietro con due terzini puri ai lati dei tre centrali di centrocampo, non dava segni di vita. Troppo chiusi dietro, gli Swans riuscivano raramente a partire in contropiede dato che l’unica opzione che rimaneva a Llorente per le sue poche sponde era inevitabilmente Sigurdsson, cosa più che prevedibile per la retroguardia dei Blues. L’assenza di un qualsiasi altro incursore rendeva la manovra della squadra gallese completamente sterile.
42 minuti sono abbastanza, Guidolin non aspetta l’intervallo e sostituisce Neil Taylor con Barrow, cambiando l’assetto dei suoi in campo da 3-5-1-1 a 4-3-3. Ora Llorente può giostrare la palla a destra o a sinistra per il nuovo entrato o il solito Sigurdsson, mentre Fer a centrocampo inizia a giganteggiare, trascinando con sé il reparto. Il Chelsea, reso forse troppo sicuro dall’andamento del primo tempo, non si avvede del drastico cambiamento in corsa ed incappa in un inizio di secondo tempo sottotono che conduce clamorosamente ad una serie di errori che sembra compromettere la partita. Al 59′ imbarca un contropiede che raramente una squadra di Conte si permette di concedere e Courtois, nel disperato tentativo di fermare Sigurdsson solo in area, si allunga per prendere la palla, ma tocca l’avversario beccandosi giallo e rigore contro. L’islandese trasforma ed è 1-1. Palla al centro, errore di Cahill sul pressing di Fer che si invola verso la porta ed al 62′ lo Swansea passa a condurre 2-1.
La reazione del Chelsea è veemente, forse a qualcuno fa paura dover rientrare negli spogliatoi e subire i rimbrotti di Conte senza prima cercare di recuperare la doppia frittata, ma i Blues usano più i muscoli che la testa ed in campo ora lo Swansea è un avversario tosto, che non arretra e ribatte colpo su colpo. Fabregas entra per dare un po’ più di genio alla manovra ed in effetti alcuni suoi lanci riescono finalmente a produrre pericoli dalle parti di Fabianski, ma solamente un uomo può uscire vincente dalla continua serie di battaglie in area di rigore: Diego Costa. All’81’ è lui a raccogliere la ribattuta sul tiro di Ivanovich coordinandosi in rovesciata in mezzo a tre difensori e trovando il pari. L’intensità del finale rende merito ancora al campionato inglese, forse l’unico ad esprimere tali livelli di atletismo esasperato fino all’ultimo secondo. Il 2-2 resta fisso sul tabellone anche dopo il triplice fischio, per la gioia dei tifosi locali ed il disappunto non troppo velato di quelli ospiti.
Il Chelsea dopo aver vinto un paio di volte nei minuti finali e riuscendo veramente a convincere in un’unica occasione (il 3-0 al Burnley), oggi si blocca di fronte ad un impegno in trasferta decisamente ostico, ma anche alla portata degli uomini di Conte, soprattutto se l’ambizione è quella di sfidare sul serio i club di Manchester per la lotta al titolo. Adesso il City prende i suoi primi due punti di vantaggio sul Chelsea, che ad ogni modo sfrutta il risultato del derby di ieri per scavalcare di un punto lo United. La prossima partita sarà contro il Liverpool di Klopp e sembrano esserci tutte le premesse per un grande spettacolo, considerato anche che sarà l’anticipo del venerdì e dunque permetterà all’eventuale vincente di mettere pressione a chi giocherà dopo.
Lo Swansea risponde finalmente presente dopo due passaggi a vuoto ed iniziano ad arrivare le prime conferme dall’organico costruito da Guidolin per questa stagione. Llorente lotta come un leone ed è un punto di riferimento per i compagni, ma ha bisogno di gente rapida ad entrare negli spazi a fianco. Leroy Fer è veramente un re a centrocampo: oggi ha sfoderato una prova magistrale e non è la prima volta quest’anno. Se il ragazzo trova con continuità questo tipo di prestazioni lo Swansea può dire di avere in squadra uno dei migliori centrocampisti della Premier. Il punto odierno è il quarto in quattro partite per gli Swans, nulla di eclatante, ma quanto meno per ora per salvarsi non serve una rimonta disperata come quella che si è resa necessaria nella seconda parte della scorsa stagione.