Turchia-Croazia 0-1 – Nel combattutissimo Gruppo D si affrontano Turchia e Croazia. Le due compagini, all’esordio in questo campionato europeo, si giocano un’ingente parte della qualificazione. Le altre due contendenti sono la Repubblica Ceca e la Spagna per un girone che si preannuncia come uno di quelli più spettacolari di questa edizione. La Turchia è arrivata a questo europeo in maniera rocambolesca, ottenendo una terza posizione nel proprio girone di qualificazione che le ha consentito di staccare il biglietto per questo campionato europeo. La Croazia si è posizionata alle spalle dell’Italia di Antonio Conte nel proprio girone ed arriva a questa competizione con diverse aspettative e promesse di spettacolo. Il Parco dei Principi è il teatro di questo entusiasmante match.
La Turchia di Fatih Terim scende in campo con il consueto 4-3-3: la retroguardia è guidata dal navigato ed adattato Topal, davanti alla difesa agisce Selçuk İnan e l’attaccante di riferimento è Tosun. I grattacapi per la Croazia potrebbero arrivare dalle fasce, sugli esterni gli uomini di Terim sprigionano tutto il potenziale offensivo con Arda Turan e Hakan Çalhanoğlu. La Croazia di Cacic si schiera con un 4-2-3-1 equilibrato: Mario Mandzukic è il totem d’attacco, gli interisti Perisic e Brozovic sulle fasce offensive e Modric a dirigere la manovra a livello di centrocampo. Strinic è il terzino di sinistra, il calciatore del Napoli non ha avuto molto minutaggio in questa stagione e bisognerà monitorare la sua condizione, poiché Çalhanoğlu potrebbe metterlo in grossa difficoltà. Il match si preannuncia molto equilibrato, soprattutto perché la Turchia è in crescita e sembra aver trovato la quadratura del cerchio. La Croazia potrebbe rivelarsi l’outsider di questo campionato europeo e la partita di oggi è un massiccio banco di prova da affrontare.
Nella prima frazione di gioco la Croazia prende in mano le redini della partita. I balcanici sfiorano il vantaggio con Rakitic ad inizio gara. Le combinazioni della squadra di Cacic si rivelano molto efficaci ed il neo interista Erkin si trova in difficoltà contro Brozovic e Srna sul proprio out di competenza. Mandzukic arriva alla conclusione, ma Babacan ha vita facile sui tentativi dello juventino. La Croazia abbassa il ritmo e la Turchia esce dal guscio: Tufan sfrutta un ottimo assist di Gonul e impegna Subasic. L’estremo difensore effettua un intervento goffo, ma efficace, per mantenere la propria porta inviolata. La svolta del primo tempo arriva al 41′: Selçuk İnan rinvia un pallone a campanile, Modric va alla battuta al volo dai venti metri ed infila Babacan. Il gesto tecnico del calciatore del Real Madrid è straordinario, ma l’estremo difensore turco ha qualche responsabilità sul vantaggio croato. I croati terminano la prima frazione di gioco sul risultato di 1-0.
Nella ripresa la Croazia non modifica l’andamento della propria partita, anzi si riversa ancor più ferocemente in avanti. Srna e Perisic sfiorano il raddoppio, ma la traversa li inchioda sul più bello. Un attivissimo Brozovic è ad un passo dalla gioia personale della rete, ma il tap-in non trova fortuna. La Turchia non riesce ad arginare le scorribande dei balcanici e, soprattutto, non è in grado di organizzare una controffensiva efficace. Il forcing finale degli uomini di Terim non porta al pareggio. La prima partita del gruppo D si conclude 1-0 in favore della Croazia.
Commento: La Croazia ha ampiamente meritato di conquistare i tre punti quest’oggi. Ogni reparto ha agito in maniera eccellente: Vida e Corluka in difesa hanno disputato un match assolutamente di livello. Nella fattispecie Corluka, che ha disputato un’ampia porzione di gara con una fastidiosa ferita sul capo. L’ex difensore del Tottenham è stato insuperabile sulle palle aeree e Tosun è stato completamente annullato. Il dialogo sulla fascia destra è stato delizioso: Brozovic e Srna si sono presentati diverse volte sul fondo ed hanno offerto giocate chiave nell’arco del match. Le sponde ed il lavoro di Mandzukic ha sortito l’effetto sperato: Perisic e Rakitic hanno beneficiato più volte dell’opera del centravanti juventino. Il migliore è in campo è un titolo da attribuire a Modric per la prestazione offerta, anche al di là delle rete decisiva messa a segno. Il centrocampista del Real Madrid si è dimostrato determinante in fase di copertura, oltre che il solito grande contributo in impostazione. Modric ha giocato a tutto campo, toccando una serie innumerevole di palloni e si è dimostrato sempre in lucido in qualsiasi zona del rettangolo di gioco.
In generale la Croazia si è dimostrata solida, atleticamente prestante e, soprattutto, dispensatrice di un calcio propositivo e divertente. L’unica pecca possiamo ritrovarla nel fatto di non esser stati in grado di capitalizzare le numerose occasioni create, con avversari più blasonati questo può rappresentare una problematica annosa ed invalidante. La Turchia non ha rispettato le attese: la rete subita al termine della prima frazione di gioco ha tagliato le gambe alla selezione di Terim. I giocatori di spicco: Arda Turan e Çalhanoğlu non si sono rivelati in forma e non sono riusciti ad effettuare giocate di rilievo per i propri compagni. Non ha sortito effetto l’inserimento di Burak Yilmaz in corso d’opera. Terim ha provato a giocarsi la carta Emre Mor, talento del 1997, che è diventato il calciatore più giovane a giocare una gara di un campionato europeo. Nel complesso la Turchia è apparsa un po’ rinunciataria una volta subita la rete del vantaggio e ha denunciato delle carenze difensive. Il tecnico dovrà recuperare al più presto il morale dei propri ragazzi poiché il prossimo turno si disputerà contro i campioni in carica della Spagna. La Croazia invece affronterà la squadra più modesta del girone: la Repubblica Ceca.
(Fonte foto: http://www.focus.de/)