Per l’Irlanda del Nord questa è la prima partecipazione assoluta ad una fase finale di un Europeo, infatti nel corso della sua lunga storia la selezione nordirlandese non è mai riuscita a conquistare il pass per il gran galà europeo. Una qualificazione totalmente inaspettata e che è arrivata grazie al primo posto conquistato nel girone di qualificazione, dove la Green & White Army è riuscita a mettersi alle spalle sia Romania che Ungheria. Un percorso discreto quello della squadra nordirlandese, che ha chiuso a quota 21 punti (6 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta) perdendo solo in terra rumena sotto i colpi di Papp (autore di una doppietta).
Come detto a livello europeo l’Irlanda del Nord non ha mai avuto l’onore di difendere i propri colori in una fase finale della massima competizione continentale, ma nonostante ciò vanta ben 3 partecipazioni a quella di un mondiale. Il miglior risultato è arrivato alla Coppa del Mondo del 1958 (svoltasi in Svezia), dove ha chiuso il proprio cammino ai quarti di finale al cospetto della Francia, vittoriosa con il punteggio di 4-0 e con doppietta di Fontaine (poi capocannoniere della competizione con ben 13 reti messe a segno). I due altri gettoni di presenza risalgono al Mondiale del 1982 (che noi italiani ricordiamo particolarmente bene), dove ancora la Francia estromise dalla competizione i nordirlandesi con un poker (doppiette di Giresse e Rocheteau), e a quello del 1986 in Messico, dove tutto finì direttamente alla fase a gironi (un solo punto raccolto grazie al pari contro l’Algeria). Una piccola curiosità riguarda il decennio a cavallo tra gli anni 60 e gli anni 70, infatti nonostante tra le fila dell’armata biancoverde ci fosse un certo George Best non arrivò mai la qualificazione ad una manifestazione importante.
ANALISI TECNICO-TATTICA
In occasione di questa storica presenza agli europei il ct Martin O’Neill (autore di un altro capolavoro dopo aver portato in europa lo Shamrock Rovers) potrebbe utilizzare o un classico 4-4-2 o un 4-5-1 (mascherato da 4-1-4-1) difensivo, che ha già provato più volte nel corso delle qualificazioni. Il punto di forza di questa squadra è senza dubbio la fase difensiva particolarmente rodata, infatti il successo della selezione nordirlandese parte da una difesa solida e che ha subito appena 8 reti nell’arco di tutta la fase di qualificazione. Molto ordinata nel mantenere le varie posizioni in campo, il suo stile di gioco è parecchio fisico (tipico delle squadre made in UK) e incentrato molto sulle ripartenze, dove l’ex Palermo Lafferty ha il compito di finalizzare le folate offensive della sua squadra. La colonna portante è formata da giocatori particolarmente esperti e rodati, tra cui spiccano i nomi del portiere Carroll, il duo difensivo Hughes-McAuley e il capitano Davis. Proprio a quest’ultimo sono affidare le chiavi della mediana, infatti è il grande capitano 31enne del Southampton l’anima e il cuore della squadra, il primo a scendere in campo e l’ultimo a mollare sino al triplice fischio. Ma l’anima caparbia è il sintomo di tutta la squadra nordirlandese, che farà di cuore-grintà e corsa i punti forti per strappare una clamorosa qualificazione agli ottavi di finale.
LA STELLA
Senza dubbio l’uomo simbolo di questa squadra è il centravanti ex-Palermo Kyle Lafferty, che ha trascinato la sua nazionale all’europeo francese con ben sette reti. Tipico centravanti di classe britannica dal fisico imponente e dal discreto repertorio tecnico, da segnalare anche le sue ottime doti balistiche grazie alle quali si rende pericoloso non appena vede la porta. L’unica pecca è il carattere troppo irrequieto, infatti nel corso della sua carriera calcistica è stato protagonista di alcuni errori dettati dal troppo nervosismo e dalla troppa carica agonistica. Un esempio si può ricavare dalle qualificazione europee, precisamente dal penultimo match contro l’Ungheria, dove il centravanti si fece ammonire essendo diffidato e fu costretto a saltare la partita decisiva contro la Grecia (poi fortunatamente vinta dai suoi compagni comunque). In questi europei dovrà stare attento a questi tipi di errori, infatti in una fase finale si tende a pagare ogni piccolo errore.
LA SORPRESA
Un elemento interessante è il 21enne Paddy McNair, difensore centrale di proprietà del Manchester United. Calcisticamente cresciuto nel settore giovanile del Ballyclare Colts, nel 2011 arriva la prestigiosa chiamata dei Red Devils, che lo portano nel proprio vivaio per fargli completare la propria formazione calcistica. Il suo percorso di crescita si conclude il 27 settembre 2014, quando esordisce in Premier League con la maglia del Manchester Utd giocando titolare nel match contro il West Ham Utd, partita poi vinta per 2 a 1 dai Red Devils. Da qui in poi continua ad alternarsi tra seconda squadra (U21) e prima, mettendosi in mostra anche in Premier League. Quest’anno da segnalare la grande partita fatta contro il Leicester, dove formò un ottimo trio difensivo insieme a Smalling e Blind. A livello di nazionali ha effettuato tutta la gavetta con le varie selezioni nordirlandesi prima di arrivare in quella maggiore, dove ha già raccolto la bellezza di circa nove presenze. Nel corso di questo europeo potrebbe non trovare spazio in favore di elementi più esperti, nonostante ciò non è detta l’ultima parola.
PROSPETTIVE-
Come detto più volte la selezione nordirlandese arriva al gran ballo europeo da cenerentola assoluta. Il suo obiettivo è quello di fare sicuramente bella figura nel girone eliminatorio ed eventualmente staccare il pass per la fase ad eliminazione diretta. Gli ostacoli tra quest’ultimo obiettivo e l’armata Green & White sono però parecchio ostici, infatti i monti da scalare sono lo schiacciasassi Germania e il duo esplosivo formato da Ucraina e Polonia. Proprio con queste due nazionali la selezione di O’Neill si giocherà l’impresa secondo posto e una grande fetta della propria immagine in questo debutto nell’Europa che conta. Il risultato sembra scontato ma “mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco” (Leicester docet)…
ROSA-
Pos. | Giocatore | Data Nascita | Squadra |
P | Michael McGovern | 12 luglio 1984 | Hamilton Academical (Scozia) |
P | Roy Carroll | 30 settembre 1977 | Notts County (Inghilterra) |
P | Alan Mannus | 19 maggio 1982 | St Johnstone (Scozia) |
D | Conor McLaughlin | 26 Luglio 1991 | Fleetwood Town (Inghilterra) |
D | Gareth McAuley | 5 dicembre 1979 | West Bromwich Albion (Inghilterra) |
D | Jonny Evans | 3 gennaio 1988 | West Bromwich Albion (Inghilterra) |
D | Chris Baird | 25 febbraio 1982 | Fulham (Inghilterra) |
D | Luke McCullough | 15 febbraio 1994 | Doncaster Rovers (Inghilterra) |
D | Paddy McNair | 27 aprile 1995 | Manchester United (Inghilterra) |
D | Aaron Hughes | 8 novembre 1979 | Melbourne City (Australia) |
D | Craig Cathcart | 6 febbraio 1989 | Watford (Inghilterra) |
D | Lee Hodson | 2 ottobre 1991 | Milton Keynes Dons (Inghilterra) |
C | Shane Ferguson | 12 luglio 1991 | Milwall (Inghilterra) |
C | Niall McGinn | 20 luglio 1987 | Aberdeen (Scozia) |
C | Steven Davis | 1 gennaio 1985 | Southampton (Inghilterra) |
C | Corry Evans | 17 luglio 1990 | Blackburn Rovers (Inghilterra) |
C | Stuart Dallas | 19 aprile 1991 | Leeds United (Inghilterra) |
C | Oliver Norwood | 12 aprile 1991 | Reading (Inghilterra) |
C | Jamie Ward | 12 maggio 1986 | Nottingham Forest (Inghilterra) |
A | Will Grigg | 3 luglio 1991 | Wigan Athletic (Inghilterra) |
A | Kyle Lafferty | 16 settembre 1987 | Birmingham City (Inghilterra) |
A | Conor Washington | 18 maggio 1992 | QPR (Inghilterra) |
A | Josh Magennis | 15 maggio 1990 | Kilmarnock (Scozia) |