A distanza di un anno dalla partecipazione per invito della precedente edizione, la Giamaica torna, in virtù del successo nella Coppa dei Caraibi del 2014, a disputare la Coppa America. Da quando siede sulla panchina il tedesco Winfried Schaefer, già c.t. del Camerun ai mondiali del 2002, i “Reggae Boyz” dopo anni di fortune relative e circoscritte all’ambito caraibico, si sono rilanciati a livello continentale, come testimoniato dalla finale di Gold Cup persa, sempre lo scorso anno, contro il Messico. La selezione caraibica si è decisamente avvicinata ai livelli raggiunti negli anni ’90, quando la nazionale giamaicana era una delle realtà più interessanti del panorama CONCACAF e arrivò persino a qualificarsi per i Mondiali del 1998, nei quali vinse l’ultima partita del girone H contro il Giappone, grazie a una doppietta di Whitmore, raggiungendo così il punto più alto della sua storia.
Attualmente terza nel girone che qualifica alla fase finale delle eliminatorie CONCACAF per i mondiali 2018, il 2016 della nazionale Giamaicana è iniziato con un doppio giro non particolarmente fruttifero contro la corazzata Costa Rica, nel quale ha conquistato un solo punto. A settembre i “Reggae Boyz” saranno chiamato all’impegno esterno contro Panama(seconda a 3 punti di vantaggio e con lo scontro diretto a favore) ultima chiamata per continuare a sperare nel sogno mondiale. L’edizione del Centenario, può essere un buon banco di prova per misurare le forze, in vista dell’impegno trascendentale che li attende tra quattro mesi.
ANALISI TECNICO-TATTICA
Nelle ultime uscite, Schaefer è passato dal 4-4-2 visto in Gold Cup, ad un 4-2-3-1 più camaleontico, che in fase difensiva, con la presenza a centrocampo di Hector, stopper del Reading di proprietà del Chelsea, può trasformarsi in un 5-3-2, ed è abbastanza probabile che sia questo il modulo con il quale i vice campioni del Nordamerica affronteranno la competizione. Ciò sembra essere avvalorato dalle convocazioni, abbastanza sorprendenti, del tecnico tedesco, che ha deciso di escludere Darren Mattocks, attaccante dei Portland Timbers(nei quali gioca un altro grande escluso, il terzino destro Powell) tra i maggiori protagonisti della cavalcata in Gold Cup. Non è comunque da escludere che la selezione caraibica, possa giocare direttamente con la difesa a 3, tenendo anche conto dello spessore della retroguardia, nomi alla mano il reparto migliore. La squadra, composta, al netto di qualche eccezione, da giocatori provenienti dalla Football League inglese e dalla MLS, non avendo uno standard qualitativo eccelso, in campo punta molto sulla fisicità e sull’atletismo dei suoi interpreti. In fase di possesso il gioco viene sviluppato quasi sempre sulle corsie laterali, da dove partono i rifornimenti per la punta(verosimilmente Donaldson, attaccante del Birmingham City, che si gioca il posto con Barnes) o per gli incursori di centrocampo, che attaccano spesso l’area di rigore avversaria, ma essendo una squadra più di scattisti che non di palleggiatori, l’arma migliore dei giamaicani è senza dubbio il contropiede, condotto sempre a grandissima velocità. In fase difensiva, la Giamaica gioca in modo aggressivo ma non sempre ordinato, cercando di far valere la propria fisicità andando ad aggredire il portatore di palla avversario già a metà campo.
LA STELLA
Non può che essere Wes Morgan. “The great captain” entrato nel giro della nazionale giamaicana nel 2013 in virtù delle origini dei genitori, è diventato in poco tempo un leader dei “Reggae Boyz”, indossandone anche la fascia di capitano, che, probabilmente, vestirà anche durante la manifestazione. Dopo aver vinto da protagonista il titolo con il Leicester City, Morgan, giocatore di grande esperienza, è chiamato a guidare la retroguardia della sua nazionale. Retroguardia nella quale giocherà assieme ad un altro giocatore della Premier League, ovvero Adrian Mariappa del Crystal Palace, la cui storia è, al netto del grande trionfo, non tanto dissimile dalla sua, anche per quanto riguarda l’approdo in una nazionale, che ha nel roccioso Rudolph Austin, mediano del Brondby con un passato nel Leeds già capitano della nazionale, e nello stopper Jermaine Taylor dei Portland Timbers, i giocatori dalla maggior anzianità di servizio.
LA SORPRESA
Più conosciuto dagli appassionati della MLS che non dal grande pubblico, Kemar Lawrence è uno dei giocatori più interessanti della nazionale caraibica. Classe ‘92, Lawrence gioca nei New York Red Bulls ed è un terzino sinistro di spinta, dotato di una grande accelerazione e bravo ad andare sul fondo per crossare col mancino. Apprezzabile, pur essendo un po’ grezzo, anche in fase di copertura per la sua abnegazione, Lawrence rappresenta uno dei giocatori più interessanti del panorama calcistico giamaicano e questa Copa Amèrica può essere per lui una vetrina importante.
PROSPETTIVE
Inserita nel girone C assieme ai colossi Messico e Uruguay e con un Venezuela che non è più quello di una decina d’anni fa, la Giamaica non parte certo con i favori del pronostico, ma questo non significa che i “Reggae Boyz” siano da sottovalutare. I risultati degli ultimi anni testimoniano che il movimento calcistico giamaicano è in netta ripresa e che la squadra ha molto più da dire di quel che può sembrare. Per quanto questo 2016 sia un anno di miracoli calcistici(chiedere a Wes Morgan) che i giamaicani riescano ad ottenere uno dei due pass per i quarti di finale è francamente difficile, ma ciò non toglie che cercheranno di rendere la vita complicata ai loro avversari, e non è necessariamente detto che, nonostante i valori tecnici non eccelsi, non riescano nell’intento.
CONVOCATI
Pos. | Giocatore | Data Nascita | Squadra |
P | Andre Blake | 21 Novembre 1990 | Philadelphia Union(USA) |
P | Duwayne Kerr | 16 Febbraio 1987 | Sarpsborg 08(Norvegia) |
P | Ryan Thompson | 7 Gennaio 1985 | Saint Louis FC(USA) |
D | Rosario Harriott | 26 Settembre 1989 | Harbour View(Giamaica) |
D | Michael Hector | 19 Luglio 1992 | Chelsea(Inghilterra) |
D | Kemar Lawrence | 17 Settembre 1992 | New York Red Bulls(USA) |
D | Adrian Mariappa | 3 Ottobre 1986 | Crystal Palace(Inghilterra) |
D | Wes Morgan | 21 Gennaio 1984 | Leicester City(Inghilterra) |
D | Damano Solomon | 13 Ottobre 1994 | Portmore United(Giamaica) |
D | Jermaine Taylor | 14 Gennaio 1985 | Portland Timbers(USA) |
C | Rodolph Austin | 1 Giugno 1985 | Brøndby IF(Danimarca) |
C | Michael Binns | 12 Agosto 1988 | Portmore United(Giamaica) |
C | Chevone Marsh | 25 Febbraio 1994 | Cavalier(Giamaica) |
C | Jobi McAnuff | 3 Novembre 1981 | Leyton Orient(Inghilterra) |
C | Garath McCleary | 15 Maggio 1987 | Reading(Inghilterra) |
C | Andrew Vanzie | 26 Novembre 1990 | Humble Lions(Giamaica) |
C | Je-Vaughn Watson | 22 Ottobre 1983 | New England Revolution(USA) |
A | Lee Williamson | 7 Giugno 1982 | Blackburn Rovers(Inghilterra) |
A | Giles Barnes | 5 Agosto 1988 | Houston Dynamo(USA) |
A | Dever Orgill | 8 Marzo 1990 | IFK Mariehamn(Finlandia) |
A | Clayton Donaldson | 7 Febbraio 1984 | Birmingham City(Inghilterra) |
A | Allan Ottey | 18 Dicembre 1992 | Montego Bay United(Giamaica) |
A | Simon Dawkins | 1 Dicembre 1987 | San Jose Earthquakes(USA) |