Ottavi di finale della AFC Champions League, East Zone. Rimangono in lizza solo squadre coreane e cinesi. Le sfide di ritorno in questo turno sono state combattute e perennemente in bilico, risolte con giocate magistrali a ridosso del triplice fischio, ecco come sono andate
SHANGHAI SIPG-TOKYO 1-0 (2-2)
Sembrava andata la qualificazione, allo Shanghai Stadium il muro eretto dai giapponesi stava resistendo alla grande, le scorribande offensive delle Metal Eagles non erano riuscite nell’intento di capovolgere il risultato dell’andata, con il Tokyo che aveva trionfato per 2-1 grazie alla doppietta di Mizunuma. Al 90′ sull’ennesimo disperato tentativo di Elkeson, il portiere nipponico Akimoto si prodiga in uno dei suoi numerosi interventi di giornata, ma questa volta sulla respinta dell’estremo difensore arriva Wu Lei che ribadisce in rete regalando vittoria e qualificazione allo Shanghai.
E’ il numero 7 il grande eroe di questa squadra, più di Elkeson e Dariò Conca. Vi milita da quando aveva solo 14 anni e esordiva in china League Two. Il suo è stato un grande percorso che lo ha portato ad essere senza ombra di dubbio il miglior giocatore cinese e a rendersi decisivo alla sua prima partecipazione in AFC Champions League. Questo è stato il grande salto di qualità nella stagione di Wu Lei, la capacità di misurarsi nel grande palcoscenico asiatico e di segnare gol pesantissimi.
Lo Shanghai Sipg alla sua prima partecipazione in Champions trova meritatamente l’accesso ai quarti di finale, dopo aver dominato la fase a gironi e aver surclassato il Tokyo in questa sfida di ritorno. I giapponesi hanno giocato solamente di rimessa, tentando di difendere il vantaggio acquisito all’andata e creando una sola vera occasione nel secondo tempo sull’asse Maeda Hanyu. Il risultato è stato salvato più volte nel corso della partita dal portiere Akimoto, ma infine, le Metal Eagles sono riuscite ad avere ragione di un avversario inferiore sulla carta.
JEONBUK-MELBOURNE VICTORY 2-1 (3-2)
Dopo 1-1 in Australia, è il Jeonbuk campione in carica della K-League a prevalere e accedere al turno successivo. I marcatori sono gli stessi della sfida d’andata, solo che questa volta Leonardo ha segnato un gol in più rispetto a Berisha. Il brasiliano del Jeonbuk sblocca le marcature su calcio di punizione, da posizione estremamente defilata. La palla si infila sul secondo palo, ma il tentativo non era quello di andare in rete, bensì un cross sul quale Thomas ha clamorosamente sbagliato l’uscita.
I coreani continuano a spingere durante tutto il corso della partita e trovano un raddoppio in sala brasiliana con il subentrato Lopes che serve a rimorchio Leonardo, il quale segna il terzo gol in questa fase a eliminazione diretta.
Troppo tardi arriva la reazione del Melbourne Victory, Berisha accorcia le distanze all’84’, anticipando Lim sul primo palo e deviando in rete il cross di ingham.
SIDNEY-SHANDONG LUNENG 2-2 (3-3)
Difficile spiegare come una squadra che presenta delle lacune così evidenti, soprattutto dal punto di vista mentale, come lo Shandong Luneng, sia riuscita a giungere ai quarti di finale della AFC Champions League. Gli uomini di Mano Menezes infatti stanno attraversando un momento di profonda crisi in campionato, dato che non vincono da cinque partite e si trovano a un solo punto dalla zona retrocessione.
Problemi di testa più che di talento in campo, dato che quello non manca sicuramente fra le fila degli Orange Fighters a differenza dell’attenzione, elemento che costa subito caro: gli australiani sbloccano le marcature dopo soli 2′, con il calcio piazzato battuto da O’Neill in area per i compagni. Le maglie azzurre non sono reattive, ma nemmeno i cinesi, e il cross fra lo stupore generale si infila in rete senza che nessuno tocchi la sfera.
Subito pronta la reazione della compagine cinese, con Diego Tardelli che si invola sulla sinistra e mette un pallone a rimorchio per la corsa dell’argentino Montillo che infila in rete con un tocco di prima.
Si va agli spogliatoi con un risultato di assoluta parità, ma a confermare le lievi attitudini mentali dello Shandong, il Sidney sblocca le marcature dopo 40 secondi dall’inizio della ripresa, con un’azione corale che libera Grant sulla destra, il quale tenta il tiro della vita da posizione estremamente defilata, eppure gli riesce. Wang tong, assolutamente fuori fase, non arriva sul pallone e il Sidney si porta così sul 2-1.
Lo Shandong si riversa in avanti alla ricerca di un pareggio che vale la qualificazione, ma un super Janjetovic si mostra insuperabile in mezzo ai pali. Al 75′ l’occasione della vita: Anderson viene espulso per aver toccato con la mano il pallone sulla linea di porta e l’arbitro sancisce il calcio di rigore. Tardelli si presenta sul dischetto, ma il suo tentativo viene respinto e sulla ribattuta il brasiliano centra la traversa.
Come per lo Shanghai SIPG, anche in questo caso il gol della qualificazione arriva al 90′, con il subentrato Hao Junming che spara un bolide dalla distanza che si infila sotto l’incrocio dei pali.
SEOUL-URAWA 10-8 dcr (10-9)
Spettacolo in Corea nel big match di questi ottavi di finale, con il Seoul che batte l’Urawa solamente ai calci di rigore. Il match dell’andata si era concluso per 1-0 in favore dei giapponesi, ed è lo stesso punteggio che sancisce la fine dei tempi regolamentari della sfida a Seoul, con i padroni di casa che pareggiano i conti con Damjanovic nel corso del primo tempo regolamentare.
Si va dunque ai supplementari, dove non vige la regola del gol fuori casa. Il Seoul trova il raddoppio grazie al solito Adriano (11 gol nella competizione) portandosi sul complessivo 2-1, ma nel corso della ripresa, l’Urawa si fa avanti e ribalta il risultato grazie alla doppietta messa a segno dall’ala destra Tadanari Lee. Il raggiungimento dei quarti di finale dopo otto edizioni dall’ultima volta sembrava vicinissimo per i giapponesi, ma al 120′, la zampata di Yo Gan Ho manda la sfida ai calci di rigore.
Si va a oltranza, dato che Nishikawa sbaglia per l’Urawa il quinto e decisivo rigore che avrebbe sancito la vittoria. All’ottavo tentativo, un altro errore da parte dei nipponici che porta la firma di Komai, mentre Kim Dong Woo non sbaglia e manda il Seoul ai quarti di finale.
Squadre qualificate ai quarti di finale (East Zone)
Shandong Luneng e Shanghai Sipg (Cina)
Jeonbuk e Seoul (Sud Corea)