Con un fatturato annuo di 750 milioni di dollari, MP & Silva è il leader mondiale nella distribuzione di diritti televisivi. Riccardo Silva è fondatore e presidente di MP & Silva, milanese di 45 anni, la famiglia paterna è nota nell’industria italiana essendo proprietaria da più di cento anni di Italsilva – Gruppo Desa, uno dei principali gruppi chimici nostrani operanti nella produzione e distribuzione di detersivi e saponi.
Dopo aver fondato nel 1998 MP Web (società internet specializzata nello streaming di eventi sportivi), nel 2001 Silva acquista i diritti di gestione di Milan Channel, diventandone amministratore delegato. Fra le altre società di spicco, lavora con Juventus, Borussia Dortmund e Arsenal. Nel club londinese ricopre il ruolo di consulente media. Nel 2004 a Singapore fonda MP&Silva, azienda specializzata nella distribuzione di diritti televisivi sportivi a canali di tutto il mondo.
Dopo i primi uffici in Oriente, a Dublino e Londra, negli anni successivi l’azienda si espande nei cinque continenti e diventa l’impresa di maggior successo nel settore media a livello internazionale. Più di 60 organismi sportivi internazionali hanno scelto MP & Silva come partner per la distribuzione dei loro diritti televisivi, tra cui NBA (National Basketball Association), NFL (National Football League), English Premier League, Liga Spagnola e la Formula 1. Inoltre nel 2013 MP & Silva ha anche lanciato cinque canali televisivi in Asia. MP & Silva fornisce ogni anno oltre 10.000 ore di programmazione a oltre 200 emittenti in 215 Paesi. I clienti di MP & Silva comprendono tutti i principali canali televisivi e le emittenti di tutto il mondo.
LA TRATTATIVA CON I CINESI E L’AMERICAN CHAMPIONS LEAGUE
L’affare da 1.4 miliardi con un fondo cinese, la cui identità rimane avvolta nel mistero, potrebbe chiudersi in settimana. Riccardo Silva si concentrerà così sui propri affari negli Stati Uniti, dove oltre ad essere proprietarie dei Miami FC con Maldini, ha diverse attività, come il settore immobiliare e quello della ristorazione. In passato MP&Silva ha tentato di creare una nuova competizione continentale in America, una sorta di superlega che includa oltre ai club sudamericani e messicani, anche quelli della MLS.
Come dichiarato in un’intervista rilasciata a Repubblica nel febbraio 2016:
“Io voglio fare la American Champions League, un torneo a 64 squadre tra i grandi club del nord e del sud del continente. Pensi al fascino di una finale New York-Flamengo o Los Angeles- Boca Juniors. Ho già l’accordo con i 5 maggiori team sudamericani. Sarebbe un business da 400 milioni l’anno e potrebbe partire nel 2018 se troviamo le ultime intese e lo spazio per il calendario “.
IL SISTEMA INFRONT
Come sappiamo, anche Infront è cinese, in quanto acquistata nel gennaio 2015 dalla Dalian Wanda di Wang Jianling, araldo della colonizzazione del calcio europeo. MP&Silva è accusato di far parte del sistema Infront. La società infatti, secondo l’indagine dei Pm di Milano, terrebbe in vita i club indebitati della Serie A attraverso iniezioni di contanti veicolati dalla Svizzera. In cambio, i presidenti consegnano a Bogarelli la gestione della politica societaria. Nello specifico, Silva ha acquistati i diritti della Serie A per 185 milioni di dollari, rivendendoli sei volte tanto all’estero. Con il margine di guadagno (che Silva dichiara essere del 10-15%), l’MP&Silva avrebbe amplificato il “sistema Infront”, nello specifico l’accusa è quella di aver versato nelle casse del Genoa 15 milioni di euro per accordi commerciali “non specificati”.
Intanto a Infront è pronto il cambio di guardia, con Marco Bogarelli che si trasferiràà nella sede di Infront di londra, mentre quella di Milano verrà occupata da un uomo di sua fiducia, il manager ex Rai Luigi di Servio.