Termina dopo sole 9 giornate l’avventura cinese di Zaccheroni. Fatale la sconfitta di ieri in casa contro l’Hebei Fortune di Gervinho e Lavezzi per 0-2. Per il Beijing Guoan solo 9 punti in 9 partite, troppo poco per una squadra che a inizio stagione puntava ai primi posti in classifica, mentre ora si ritrova a un solo punto dalla zona retrocessione.
Ennesima delusione allo Stadio dei Lavoratori che è costata carissimo a Zaccheroni, nel recupero della seconda giornata di campionato (non disputato a causa del congresso nazionale del PCC a Pechino), l’Hebei Fortune ha letteralmente dominato sul Beijing Guoan, anche questa volta incapace di esprimere un gioco concreto, se non lanci lunghi per gli attaccanti braccati da un’ottima difesa. Non vi sono bolidi dalla distanza a salvare le sorti delle Imperial Guards, come è stato nella scorsa partita incredibilmente vinta contro lo Shanghai SIPG. Questa volta vi è sofferenza e frustrazione nel non riuscire a giocare un calcio efficace. L’Hebei Fortune crea le migliori occasioni e si porta in vantaggio alla fine del primo tempo con l’attaccante Dong Xueshang, che arriva così al sesto contro personale in campionato (capocannoniere con Demba Ba). Nella ripresa una magistrale giocata di Gervinho chiude la partita, l’ivoriano con uno scatto bruciante lascia sul posto Krimets e batte il portiere avversario con un tiro in diagonale.
Finisce così l’avventura cinese di Zaccheroni, un’amara delusione per l’ex ct della nazionale giapponese, fortemente contestato dai tifosi al termine della partita, i quali si sono radunato fuori dallo stadio per protestare contro guida tecnica e proprietà. Già, perché l’ambiente nel quale si è ritrovato a lavorare Zac non è stato dei più semplici.
Sin dalle prime uscite il Beijing Guoan ha dovuto fare i conti con numerose assenze, con gli attaccanti Yilmaz e Kleber quasi mai pervenuti in questo inizio di stagione, e una difesa spesso improvvisata dato che spesso i titolari erano anche loro fermi ai box. Questo sicuramente ha influenzato l’andamento e l’amalgama della squadra, che mai è riuscita a esprimere un gioco collettivo come si vedeva con Manzano. Il Beijing Guoan non è mai stato di imprimere o cambiare ritmo a una partita e spesso le azioni più pericolose erano dettate da iniziative individuali come quelle intraprese da Xizhe e Renato Augusto, la cui fiamma e creatività si è assopita ben presto.
Zaccheroni inoltre ha dovuto fare i conti con un ambiente societario non idilliaco. Da quest’anno al Beijing Guoan si è aggiunta anche la LeTv, fra gli altri official broadcaster della Chinese Super League, che ha acquistato i diritti del nome della squadra di Pechino per 30 milioni di dollari, rinominandola Beijing Guoan LeTv. Cifre che però non sono state ancora versate nelle casse delle Imperial Guards. Tesa anche la situazione negli uffici della Citic Bank di Shenzhen (sponsor e proprietaria del club), con il responsabile della Citic, Li Shilin (lo stesso che voleva acquistare il Milan tramite Mr: Bee) che ha apertamente criticato l’operato del presidente onorario Luo Ning per le dispendiose (e finora inutile) spese di mercato e per la questione LeTv.
A risollevare le difficili sorti della squadra ci dovrà pensare Xie Feng, che fu un giocatore del Beijing Guoan dal 1988 al 1998, per poi concludere la carriera a Shenzhen. Dal 2011 è nello staff degli allenatori del Beijing Guoan, ed è stato il vice di Manzano. Una vera incognita per il futuro.