Portogallo, Rui Vitoria imita Allegri: il Benfica fa sua la Superliga

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Sembrava l’anno giusto, quello che poteva interrompere il duopolio Benfica – Porto dopo quattordici anni di ininterrotti successi Aguias e Dragoes. E invece, il campionato portoghese ha visto trionfare ancora una volta la squadra del da Luz, al terzo titolo consecutivo in patria dopo aver ottenuto un solo successo nelle otto annate precedenti. Grazie al 4-1 rifilato fra le mura amiche al Nacional, la squadra di Rui Vitoria ha portato a casa il trentacinquesimo titolo di “Campione del Portogallo” sovvertendo i pronostici di inizio stagione, che vedevano Porto e Sporting Lisbona maggiormente attrezzate per vincere il campionato.

LA BATOSTA NEL DERBY: E’ SVOLTA! – Ma il Benfica, nonostante la rivoluzione estiva che ha portato al clamoroso addio in panchina di Jorge Jesus, ha dimostrato che la calma è la virtù dei forti, replicando – in  formato mignon – quanto fatto dalla Juventus in Italia. Dopo una partenza di stagione tutt’altro che esaltante, che lo ha visto lontano dalla zone di vertice, il Benfica ha saputo ritrovarsi ed ha approfittato anche dall’annata disastrosa del Porto, che ha esonerato Lopetegui all’indomani del mancato accesso agli ottavi di finale di Champions. La svolta della stagione è coincisa  col derby d’andata, perso malamente – al da Luz – contro lo Sporting, uno 0-3 che non aveva abbattuto il morale dei tifosi, autori di una splendida sciarpata a fine partita nonostante la batosta subita contro gli odiati cugini.

LA GRANDE RIMONTA: 76 PUNTI SU 81 DISPONIBILI! – Da quel momento, il Benfica ha perso un solo match (in casa contro il Porto) e pareggiato un altro (0-0 contro il Madeira) nelle restanti ventisette partite, dove ha collezionato la bellezza di 76 punti su 81 disponibili, vincendo gli ultimi dodici match della Superliga. Un ritmo forsennato, al quale il Porto non ha retto ed ha presto abbandonato la corsa per competere alla conquista del primo posto. Cruciale, a dir poco, il derby di ritorno giocato all’Alvalede e deciso da una rete di Mitroglu: grazie a quei tre punti, infatti, il Benfica ha scalzato dal primo posto i Leoes, ai quali non è bastato un filotto di undici vittorie consecutive per ritrovare il vertice. Una stagione, quella del Benfica, resa ancor più magica dal raggiungimento dei quarti di finale in Champions League, dove per poco non combinava un brutto scherzetto al Bayern Monaco di Pep Guardiola, e che potrebbe assumere un sapore ancora più dolce se venerdì prossimo, nella finale che lo opporrà al Maritimo, conquisterà la Coppa di Lega portoghese.

LE ALTRE: APPLAUSI ALLO SPORTING, FISCHI PER IL PORTO – Un applauso, comunque, va anche allo Sporting Lisbona, tornato finalmente competitivo ai massimi livelli dopo alcune stagioni deludenti, che, precedentemente, lo avevano visto addirittura lottare per non retrocedere in qualche annata storta. La dirigenza biancoverde aveva effettuato un mercato estivo particolarmente dispendioso, con la ciliegina sulla torta dell’arrivo in panchina di Jorge Jesus, clamorosamente strappato agli odiati cugini del Benfica. E i risultati, nonostante il titolo sfumato per solo due punti, si sono visti. Se la squadra non verrà smantellata in estate, la prossima potrebbe essere la stagione del definitivo salto di qualità dei Leoes, che torneranno a respirare l’aria salubre e prestigiosa della Champions League. Decisamente negativa, invece, la stagione del Porto, uscito troppo presto dalla lotta per il titolo ed estromesso dalla Champions nella fase a gironi. I Dragoni, però, possono parzialmente riscattare un’annata a dir poco insoddisfacente domenica prossima, quando contenderanno al Braga dell’ex Fonseca (tecnico col dente decisamente avvelenato col Porto dopo l’esonero di due stagioni fa) la conquista della Coppa del Portogallo. Un “contentino”, per un club che ad inizio stagione puntava decisamente in alto.

SUPERLIGA PORTOGHESE, CLASSIFICA FINALE

BENFICA  88 (Campione portoghese)

Sporting Lisbona 86 (qualificato alla fase a gironi della Champions)

Porto 73 (qualificato ai preliminari di Champions)

Braga 58 (qualificato all’Europa League)

Arouca 54 (qualificato all’Europa League)

Rio Ave 50

Paços 49

Estoril 47

Belenenses 41

Vitoria Guimares 40

Nacional 38

Moreirense 36

Maritimo 35

Boavista 33

Tondela 30

Vitoria Setubal 30

Madeira 29 (retrocesso in Liga de Honra)

Academica 25 (retrocesso in Liga de Honra)