Al termine di una partita durissima, a spuntarla è il Barcellona, che vince 2-1 sull’Atletico Madrid, e lo fa grazie a Suarez(7,5) che oggi sembrava avulso dalla manovra…e ha fatto due gol. Nato con la pistola. Chi ha provato a sparare tra i blaugrana vestiti di giallorosso è stato anche un Neymar(6,5) che specie nel secondo tempo nel quale ha preso una traversa, ha creato non pochi grattacapi al suo opposto Juanfran(6) che gioca una partita onesta, e in generale alla difesa colchonera.
E pensare che prima dell’espulsione di Torres(4,5 ), che dopo il gol, rovina la partita sua e dell’Atletico con due gialli di una stupidità pazzesca, il Barcelona era decisamente sottotono, soprattutto in difesa, con Piquè(5) e Mascherano(5) posizionati come le acque del Mar Rosso al passaggio di Mosè, in occasione del gol colchonero. Un gol ispirato da un grande passaggio di Koke(6 +), che dopo l’espulsione è stato costretto a giocare in ripiegamento, come successo a un Griezmann(6 +) sembrato decisamente in palla nel primo tempo, in cui per poco non segnava lo 0-2, non fosse stato per Ter Stegen(6 +) che con un riflesso felino salva di fatto i suoi, riscattando il brutto tuffo in occasione del gol di Torres.
Chi non riscatta il suo errore è invece Godin(5) che rovina una partita che sarebbe stata altrimenti perfetta, con una sbavatura in marcatura su Suarez sul vantaggio blaugrana, che al massimo ti aspetteresti da un Lucas(5,5 ) che gioca con personalità, ma sta troppo schiacciato in occasione del pareggio un po’ fortunoso degli avversari, non particolarmente brillanti nemmeno a centrocampo. Rakitic(5,5) si è proposto tanto ma senza costrutto, mentre Iniesta(5,5) si è visto davvero poco, se non in qualche sparuta zingarata, non illuminando il gioco catalano.
Un altro che si è visto poco è Ferreira-Carrasco(6-), di cui però si apprezza la generosità nella costante fase di ripiegamento al quale è stato costretto l’Atletico. In questo senso va dato un piccolo riconoscimento a Filipe Luis(6 +) che da il massimo dal lato in cui attaccano un Dani Alves(6 +) che spinge sempre e serve l’assist in occasione del secondo gol, e Messi(6 -), che si rifugia in posizione centrale facendosi vedere solo in due occasioni, provando anche a spingere nelle blande sortite offensive dei colchoneros, alle quali prova a partecipare anche un Saùl(6-) che prova a dare qualcosina in più, senza ottenere però grandi risultati.
Si limitano invece a fare il loro, Jordi Alba(6), che come sempre spinge, e un Busquets(6) ordinato come il suo opposto Gabi(6) bravo fino a quando la sua squadra si è potuta premurare di gestire il pallone, prima dell’assedio dalle parti di un Oblak(6) incolpevole sui due gol. Non straordinario da un lato e dall’altro l’impatto dei subentrati. Augusto Fernandez(5,5) entra per far legna, ma non si nota granchè in fase di contenimento, Rafinha(6-) al rientro dopo il lungo stop, si da da fare ma non da particolari quid, mentre Sergi Roberto(s.v), il grande ex Arda Turan(s.v.) e Correa(s.v) giocano troppo poco. Unico promosso del gruppo è Thomas(6), di cui si apprezza il piglio con il quale è entrato in gara. Alla fine a sorridere è Luis Enrique(6) che però risultato a parte, non ha granchè da stare allegro, visto che la spensieratezza difensiva già vista nel “Clasico” si è rivista oggi, mentre Simeone(6,5) può avere più di qualche rimpianto per una partita preparata bene, che, senza l’espulsione del “Nino”, sarebbe potuta andare in modo decisamente diverso. Se le premesse son comunque queste, i giochi per la gara di ritorno restano ancora aperti.