Mentre in Europa la pausa dei campionati ha visto scendere in campo le nazionali in diversi scontri amichevoli, in Nord America si è giocata la terza giornata della quarta fase delle qualificazioni mondiali a Russia 2018.
La nazionale americana guidata da Jürgen Klinssman è impegnata all’Estadio Mateo Flores di Guatemala City contro la seleccion guatemalteca. Dopo il pareggio a reti bianche contro Trinidad e Tobago, gli Stati Uniti sono chiamati alla vittoria in un match sulla carta più che abbordabile. In quindici minuti però i pronostici vengono sovvertiti: corner dalla destra, Mixerud perde contatto con Rafael Morales che schiaccia il cabeçaco e fa 1-0. La serata no dei ragazzi a stelle e strisce è tutta nel raddoppio di Carlos Ruiz quando il rilancio del portiere Paulo Motta viene ciccato dalla mediana e, superata la retroguardia totalmente assopita, finisce sul destro dell’attaccante che fredda Tim Howard in uscita aprendo il piatto destro. Gli USA provano a recuperare la partita ma le sortite di Bedoya e Dempsey trovano sempre un attentissimo Motta a negare il gol agli ospiti. L’estremo difensore del Guatemala, a fine contesa, risulterà essere l’ “hombre del partido“, sinonimo che gli States hanno comunque cercato di giocarsela nonostante la scoppola iniziale. Nel finale una traversa del solito Morales nel finale evita il k.o. tecnico agli statunitensi. In sintesi, troppe le lacune dalla metacampo in giù. Klinssman dovrà lavorare in fretta sulla testa dei propri ragazzi perchè il tempo stringe e la qualificazione a Russia 2018 è imprescindibile per la sua permanenza sulla panchina americana. Martedì a Columbus, sempre contro il Guatemala, ne sapremo di più.
Nello stesso girone degli USA, rocambolesca vittoria in esterna per Trinidad e Tobago che batte 3-2 Saint Vincent e Grenadine e si porta in testa al Gruppo C.
Nel pandemonio rosso del BC Place di Vancouver il Canada esce sconfitto 3-0 da un Messico che ipoteca così l’accesso alla quinta fase. I quasi 55000 assiepati sulle gradinate dell’impianto possono poco contro la netta superiorità tecnica dei messicani ma hanno il pregio di non smettere mai di incitare i propri colori nonostante il risultato. Il 4-5-1 disegnato da Benito Floro regge mezz’ora fino all’incornata del Chicharito Hernandez che sfrutta al meglio la pennellata di Layun saltando fra Jakovic ed Henry (la diagonale difensiva l’hanno lasciata negli spogliatoi?) e ammutolendo i tifosi Reds. Otto minuti più tardi Hirving Lozan, 20enne stella del Pachuca, continua il suo record personale di marcature contro il Canada portando i suoi al doppio vantaggio: emorragico pallone perso a centrocampo dai canadesi, ripartenza lampo con Hernandez che imbecca sulla corsa il proprio compagno di reparto, pallone sul primo palo e Milan Borjan che, poco dopo, può solo recuperare la sfera in fondo al sacco. All’appello manca il terzo attaccante del Messico, Jesus Corona. Il suo “presente” arriva” nella ripresa quando un destro a giro del centravanti del Porto, piega i guantoni di Borjan e si infila sotto l’incrocio. Un match davvero mai in discussione ma è grande festa in Canada perchè quello di stanotte è diventato il più grande evento dal vivo della storia di una nazionale sportiva canadese. El Tricolor rimane la miglior squadra del Nord America e si cristallizza in vetta al Gruppo A con 9 punti, 8 gol fatti e 0 subiti, in tre gare.
La nazionale della foglia d’acero con 4 punti resta al secondo posto della graduatoria dopo la reciproca annichilazione di El Salvador e Honduras che terminano sul 2-2 il loro match.
Due pareggi e distanze invariate nel Gruppo B: la Giamaica ferma in casa la capolista Costa Rica sull’1-1 mentre Panama perde l’occasione di agganciare la testa del girone pareggiando 0-0 contro la squadra materasso Haiti.