Il Chelsea esce a testa alta dalla Champions League a causa della sconfitta patita nella difficile sfida odierna di Stamford Bridge contro il PSG, finita 2-1 per la compagine transalpina, stesso risultato della sfida d’andata. I Blues giocano una buona partita fin quando Diego Costa resta sul terreno di gioco poi alzano bandiera bianca e permettono ad Ibrahimovic & compagni di centrare la qualificazione ai quarti di finale.
La squadra londinese non ha giocato male, anzi è stata assai pericolosa con un pressing altissimo, guidato da Diego Costa, che ha spesso mandato in crisi il Paris Saint-Germain. In difesa però ci sono alcune cose da rivedere, innanzitutto gli interpreti: Ivanovic (5.5) non è un difensore centrale e ancor di più Kenedy (5) non è, attualmente, in grado di fare il terzino e questo pesa molto sul primo gol della squadra francese. Azpilicueta e Cahill (6) fanno il loro ma senza dare mai l’impressione di essere i leader della difesa.
Fabregas (6) sembra in ripresa ma non è sicuramente il centrocampista che ha illuminato la mediana del Chelsea nella passata stagione, al suo fianco Obi Mikel (5.5) pensa più ad interrompere le trame di gioco avversarie che non ad aiutare la squadra in fase offensiva. La trequarti è ancora una volta guidata da uno splendido Willian (6.5), il miglior giocatore della stagione negativa dei Blues: bravo ad accelerare quando serve ed a tenere in costante difficoltà la difesa avversaria. In ripresa anche Hazard e Pedro (6) che, nonostante, non siano stati in grado di replicare le loro migliori prestazioni sono stati attivi durante la manovra.
La differenza, però, la fa ancora una volta il terminale offensivo del Chelsea, Diego Costa (7): vi sfido a trovare un singolo allenatore che non vorrebbe un attaccante del genere. Uomo squadra, aggressivo, carismatico e finalizzatore, miscela perfetta. Non a caso all’interno della stessa partita possiamo ammirare due squadre diverse: la prima, con lo spagnolo in campo, aggressiva ed unita; la seconda, senza il centravanti, puntava a giocate e singoli ed ha abbassato nettamente il pressing. L’anno prossimo, al 99%, il Chelsea non parteciperà all’ex-Coppa campioni e per il nuovo allenatore (probabilmente Conte) sarà difficile trattenere questo giocatore.