Lo vogliamo dire? Diciamolo: Riyad Mahrez è il giocatore più decisivo di questa Premier League. Gli altri hanno Aguero, Özil, Rooney, Kane, ma il Leicester ha Mahrez e non è da meno, anzi.
Oggi la squadra di Ranieri, dopo il pari infrasettimanale con il West Brom, arrivava su un campo molto ostico. A Vicarage Road gli Hornets non perdevano da tre gare, ma va detto che due di queste sono finite 0-0.
La squadra di Quique Sanchez Flores infatti spicca per una buona organizzazione difensiva, che le permette spesso di chiudere col clean sheet, ma vive un momento di appannamento in avanti, con la premiata ditta Deeney-Ighalo bloccata e 0 reti segnate in 6 delle ultime 8 gare.
Il Leicester recupera Kanté in mezzo al campo e parte con gran ritmo. Il problema della squadra di Ranieri è che la sua conformazione tattica e le sue doti atletiche sembrano fatte apposta per praticare un gioco di rimessa. Tipicamente l’avversario prediletto delle Foxes sono le grandi squadre che tentano di fare la partita. Il pressing asfissiante, il recupero palla sulla tre quarti e le verticalizzazioni improvvise sono le armi migliori a disposizione del tecnico italiano.
Oggi tutto questo non è possibile, perché il Watford non ha la benché minima intenzione di tenere il pallone. Inizialmente la strategia, se di strategia si tratta, non sembra così brillante, perché gli ospiti accettano la sfida e dimostrano di saperci fare anche se costretti a fare la partita.
Vardy sfiora più volte il gol, in particolare con un tentativo di autoemulazione di sinistro provando lo stesso numero riuscito contro il Liverpool e poi con un tiro fuori a portiere battuto dopo una triangolazione con Mahrez.
Ranieri, però, non è soddisfatto, perché in tutto questo c’è stato spazio anche per un paio di ripartenze pericolose degli uomini di casa, fermati solo dalla scarsa cattiveria sotto porta di Deeney (strano a dirsi) o dalle uscite spericolate di Kasper Schmeichel.
Così nella ripresa Schlupp e King rilevano Albrighton e Okazaki, andando a rinforzare il centrocampo, rendendo più protetta la difesa e più fluido il possesso palla.
In effetti le occasioni gol si diradano e solo il colpo del campione sembra poter sbloccare la partita.
Il campione il Leicester ce l’ha, perché ormai la continuità di prestazioni di Mahrez conferiscono uno status superiore al giocatore franco-algerino.
Al 56′, quando prende palla al limite dell’area raccogliendo la respinta della difesa, gli Hornets tremano, in due tentano di tuffarsi alla disperata, ma Mahrez aveva già spostato il pallone mirando il primo palo. Sinistro chirurgico sotto l’incrocio dei pali e 3 punti in cassaforte.
Sì perché poi francamente il Watford non ha avuto proprio le forze per sostenere un’azione offensiva insistita alla ricerca del pari. Il maggior numero di tiri in porta nel secondo tempo li fa registrare Huth coi suoi colpi di testa su calcio piazzato ed abbiamo detto tutto.
Nella settimana da tre partite ed il passo falso col West Brom, in tanti avrebbero scommesso nell’aggancio del Tottenham o il riavvicinamento dell’Arsenal alla vetta, ma facendo due conti, gli unici a guadagnare punti sono stati gli uomini di Ranieri.
Il Leicester vola a +5 sugli Spurs, +8 sui Gunners, +10 sul City (che hanno però una partita in meno). Il treno dei sogni non si ferma più, la bella favola prosegue e quello di oggi difficilmente sarà l’ultimo atto, come dicono in Inghilterra: to be continued!