Il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League ha fatto vittime illustri, ma anche confermato molte squadre come possibili pretendenti al titolo. Andiamo a vedere nel dettaglio i risultati delle partite giocate alle 19, più l’anticipo delle 17. Partiamo proprio da Mosca, dove si gioca prima rispetto agli altri campi: serve un’impresa agli uomini di Cherevchenko, che dopo aver perso 3-1 devono giocare una partita perfetta per ribaltare il risultato: allo scadere del primo tempo i padroni di casa passano in vantaggio grazie a Samedov, che è bravo ad approfittare della respinta non perfetta di Fabiano sul tiro di Miranchuk e insacca per l’1-0 russo. La partita, per il resto, è molto equilibrata, e i padroni di casa non riescono a segnare il secondo gol decisivo per portare la partita almeno ai supplementari. All’83’ il Fenerbahce ferma le speranze di una possibile rimonta: su calcio d’angolo di Kaldirim, sul primo palo in anticipo arriva Topal, che da una traiettoria strana al pallone, il quale si infila in rete sul secondo palo, senza lasciare scampo a Guilherme. Rimonta che non riesce da parte del Lokomotiv, Fenerbahce avanti.
Alle 19 si giocano altre sei partite. Partiamo dal San Mames di Bilbao, dove l’Olympique Marsiglia deve ribaltare lo 0-1 dell’andata, siglato dal meraviglioso gol di Aduritz. Dopo aver preso una traversa con Nkodou, i francesi passano grazie al gol della stellina Batshuayi (futuro all’Arsenal per lui?): il suo colpo di testa, in un primo momento, rimbalza su Laporte, ma torna subito tra i piedi del belga classe ’93 che batte Herrerin per lo 0-1. L’OM continua a spingere, prende un’altra traversa con Mendy, ma non riesce a segnare il gol che vorrebbe dire qualificazione. All’ 81’ il neo entrato Sabin Merino assicura all’Athletic il passaggio del turno grazie a un colpo di testa che non da scampo a Mandanda, bravo già in precedenza a deviare in angolo su punizione di Susaeta. I ragazzi di Valverde continuano la loro avventura in Europa League, mentre Michel e i suoi escono a testa alta dalla manifestazione.
Ad Anfield, il Liverpool riesce a vincere contro un Augsburg molto propositivo, salito in Inghilterra con la voglia di provare a fare il miracolo. Dopo 5’, però, la partita è subito in discesa per gli uomini di Klopp: fallo di mano ingenuo di Klavan e Milner segna l’1-0, risultato che si manterrà fino alla fine. Il Liverpool, una delle favorite alla vittoria finale, non sorprende per il gioco espresso, ma non rischia troppo e Mignolet si sta ritrovando nella forma migliore. I Reds sono da tenere d’occhio attentamente.
A Vienna, dopo il 6-0 casalingo, nessun problema per il Valencia di Neville, che dopo un periodo terribile sta trovando la propria dimensione: dopo un primo tempo privo di emozioni, nel secondo tempo gli spagnoli si scatenano: al 59’ segna Moreno, bravo a sfruttare l’assist di Danilo. 5 minuti più tardi, altro assist di Danilo e gol di Feghouli. L’obiettivo di mercato dell’Inter tira un bel destro a incrociare che non dà scampo a Strebinger. Al 72’ il terzo gol degli uomini di Gary Neville: contropiede 5 contro 3 e Piatti, solo davanti al portiere, non sbaglia. Il quarto gol della partita, decimo tra andata e ritorno, porta la firma di Vezo, che colpisce di testa indisturbato sul corner di Pablo Piatti. Valencia che torna quindi prepotentemente tra le favorite per arrivare alla finale di Basilea.
Crolla clamorosamente lo Schalke 04, che perde in casa 0-3 contro lo Shaktar Donetsk. Le reti, per gli ucraini, portano le firme di Marlos, Facundo Ferreyra e Kovalenko. Il primo gol è un tacco splendido dell’attaccante di Lucescu. Servito perfettamente da Facundo Ferreyra,colpisce di tacco in virata e batte per la prima volta Fahrmann. Il secondo gol nasce da un errore di Matip, che si fa recuperare palla da Taison, il quale a sua volta serve Ferreyra per lo 0-2 degli ucraini. Al 77’ la chiude definitivamente Kovalenko, che fulmina Farhmann dopo il secondo assist di Taison.
A Leverkusen, il Bayer legittima il risultato dell’andata, battendo per 3-1 lo Sporting. Al 30’ la sblocca Bellarabi, bravo a sfruttare l’assist del Chicharito Hernandez. Passano soltanto otto minuti e i portoghesi pareggiano con Joao Mario, che insacca a porta vuota dopo la parata di Leno su Mane. Nel secondo tempo tornano in vantaggio i tedeschi con Bellarabi, che segna un gol fantastico da 25 metri. La chiude Calhanoglu, che segna un gol pazzesco: lascia rimbalzare la palla al limite dell’area, e scarica un missile sotto la traversa. Schmidt e i suoi avanzano nella competizione, grazie a un’altra prestazione importante dopo lo stop in campionato contro il Borussia Dortmund.
Si chiude a Krasnodar, dove si ripare dall’1-0 per lo Sparta Praga: nel primo tempo regna l’equlibrio, con poche emozioni. Tra il 51’ e il 57’ si chiude il discorso qualificazione a favore dei cechi. Macerek porta avanti gli ospiti, colpendo in mezzo all’area dopo l’assist di Zahustel. Al 57’, cross di Borek Dokal e colpo di testa perfetto di Frydek. Partita chiusa, ma c’è spazio ancora per un gol: al 70’ Fatai chiude la partita, dopo che il Krasnodar era rimasto in 10 per l’espulsione di Kabore, con il secondo giallo che arriva dopo una manata data a Marecek.