Bastano 45 minuti alla Lazio per superare l’ostacolo Galatasaray e approdare agli ottavi di finale. Dopo un’ottima gara d’andata, terminata sul risultato bugiardo di 1 a 1 (al netto di gioco espresso ed errori dell’arbitro Oliver i biancocelesti avrebbero meritato qualcosina in più) questa sera la formazione di Pioli chiude i conti con l’aggregato totale di 4 a 2 grazie al 3 a 1 conquistato in un Olimpico semivuoto. La doppia protesta dei supporters laziali, sia nei confronti del Prefetto Gabrielli per l’inserimento delle barriere nelle curve sia contro il presidente Lotito, non si è fermata, nemmeno davanti a un match importante come quello di questa sera: i poco più di 9 mila biglietti venduti rappresentano infatti un record negativo in ambito europeo in casa biancoceleste.
Dopo i tafferugli del pre-partita, che hanno visto i tifosi turchi mettere a ferro e fuoco la Capitale a poche ore dal fischio d’inizio, si passa finalmente al calcio giocato. Pioli conferma 10 su 11 della Turk Telekom Arena, con Bisevac che prende il posto di Hoedt; dal canto suo Denizli è costretto, in virtù del risultato dell’andata ad adottare uno schieramento più offensivo, con Yasin che viene schierato dal primo minuto al posto di Gunter.
La prima frazione di gioco vede le due squadre molto attente in fase di non possesso, regalando poche emozioni ai pochi intimi dello Stadio Olimpico. La Lazio tiene in mano le redini del gioco, ma non riesce mai ai impensierire seriamente Muslera se non con un tiro di Biglia dai 25 metri che viene deviato in corner dal portiere uruguaiano. Occasione molto simile anche per gli ospiti con l’ex Inter Wesley Sneijder, con Marchetti che è attento e blocca la conclusione dell’olandese dal limite dell’area.
Il match si anima della ripresa, con il Galatasaray che prova a sorprendere i padroni di casa partendo subito forte a caccia della rete del vantaggio. E’ Yasin a ravvivare la manovra offensiva degli ospiti con accelerazioni sulla fascia destra che molto spesso metto in difficoltà Radu. I suoi cross dal fondo non trovano però puntuali all’appuntamento Podolski, in netta difficoltà nel duello con un ottimo Bisevac. Ma la prima occasione degna di nota della ripresa capita ai biancocelesti al 52′ : al termine di una splendida azione personale, Biglia serve l’assist a Matri, che calcia a botta sicura sul palo alla destra di Muslera. Segnali incoraggianti della Lazio, che riesce a passare in vantaggio al 59′. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo da destra battuto da Biglia, Marco Parolo salta più in alto di tutti e con la testa firma la rete dell’1 a 0. Il Galatasaray accusa il colpo e dopo 3 minuti subisce il raddoppio con Felipe Anderson, che appoggia in porta il tap-in vincente sull’assist di Matri, generoso e intelligente nel scegliere il compagno meglio posizionato e non calciare in porta. Un uno-due che potrebbe micidiale per i turchi, che però si rianimano dopo meno di 60”: Hakan Balta fa partire un lungo lancio dalla linea di metà campo che trova la corsa di Yasin; Bisevac è distratto, con il turco che a tu-per-tu con Marchetti non sbaglia, riaprendo i giochi. Il gol gela apparentemente i tifosi biancocelesti, che però tornano a sorridere 10 minuti più tardi: Miroslav Klose, entrato da 2 minuti, sigla la sua prima rete stagionale sull’assist di Radu, chiudendo di fatto i giochi in chiave qualificazione. La formazione di Pioli abbassa il baricentro, sfruttando la velocità del brasiliano e di Candreva, autore di un match delizioso. L’ingresso del centrocampista di Tor de’ Cenci ha cambiato l’incontro, con il numero 87 a propiziare gran parte delle azioni offensive dei biancocelesti nella ripresa. Dall’altra parte, gli uomini di Denizli provano a impensierire Marchetti. Il tecnico turco inserisce Umut Bulut e Olcan per provare a dare la scossa, anche se i cambi non sortiscono l’effetto sperato. Al 84′ ci prova Selcuk Inan con un’ottima conclusione direttamente da calcio di punizione, ma il portiere dei biancocelesti è attento e devia in angolo. E’ l’ultima opportunità dei giallorossi: nel finale, Candreva viene servito in campo aperto da Klose ma, a tu-per-tu con Muslera, si fa ipnotizzare dal portiere avversario nel tentativo di dribblarlo. Il match finisce 3 a 1 per la Lazio. I biancocelesti conquistano meritatamente la qualificazione, provando a dare un senso alla stagione con il cammino europeo, alla luce dell’ottavo posto in campionato.
La squadra di Pioli dimostra di saper calcare palcoscenici europei, vincendo la quinta partita su 5 in stagione in casa (considerando anche il preliminare di Champions contro il Bayer Leverkusen). Non resta che attende il sorteggio di Nyon, per scoprire il prossimo ostacolo sulla strada dei biancocelesti verso la finale di Basilea.