Barcellona-Granada 4-0: Messi d’Oro allontana i veleni post-derby

Barcellona

Troppi veleni dopo il derby con l’Espanyol, il Barcellona proprio non aveva bisogno di questo codazzo. In casa Real Madrid se la passano sicuramente peggio, l’esonero di Benitez testimonia una certa confusione, ma i blaugrana rischiano di farsi male da soli. “Siamo oggetti utilizzati dalla stampa per vendere i giornali, non si parla più di calcio. E’ solo immondizia”, così si è espresso Dani Alves su facebook. Pronta la presa di distanze da parte della società. Al di là dei problemi relativi al modo corrente di intendere il giornalismo, noi vorremmo proprio dare ragione al brasiliano concentrandoci su aspetti calcistici. Una squadra però vive anche di equilibri non squisitamente tattici e il nervosismo in casa Barcellona è palpabile. I valori tecnici sono sotto gli occhi di tutti e ora sono ancora più elevati, gli inserimenti di Arda Turan e Vidal non sono poca roba, soprattutto se innestati sulla macchina perfetta che ha conquistato il triplete. Luis Enrique ha materiale a non finire per inventare nuove soluzioni, oggi ad esempio Sergi Roberto è andato ad occupare il pezzo di campo solitamente calcato da Busquets. Turan, nuovo arrivato, cambia fascia rispetto a mercoledì in coppa: ora va a sinistra. Meglio.

Il Granada scende in campo con il 3-5-2, modulo che dalle nostre parti negli ultimi anni ha ottenuto buone fortune, ma che espone al costante uno contro uno al cospetto di un tridente sontuoso come l’MSN. Un invito a nozze per i cannibiali di blaugrana vestiti, due a zero già dopo un quarto d’ora, il Barcellona si permette pure un lusso di sprecare occasioni a profusione. Messi gioca bene, Turan e Suarez lo mandano in gol due volte. L’uruguayano giogioneggia e spara guori dallo specchio a porta vuota. Il Granada è rassegnato al ruolo di comprimario, al 13esimo della ripresa Leo Messi prenota il pallone chiudendo la tripletta. Battute conclusive rese meno noiose dal centro di Neymar che porta a 62 le segnature del tridente delle meraviglie. Messi conferma al mondo intero la sua forza, quinto pallone d’oro in arrivo. Un punto di vantaggio sull’Atletico, ben cinque le lunghezze sopra il Real. Il Barcellona è fortissimo e, se gioca come sa, non ha rivali. L’importante è non auto-sabotarsi, starà a Luis Enrique cercare di tenere tranquillo e compatto lo spogliatoio.

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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.