Dopo sette vittorie consecutive, il Barcellona non strappa i tre punti nel derby contro l’Espanyol. E stasera, se l’Atletico Madrid centra il bottino pieno contro il fanalino di coda Levante, abbandonerà – seppur con una gara ancora da recuperare – la vetta della classifica. Non è stato un pomeriggio entusiasmante per i blaugrana, scesi in campo con la miglior formazione possibile e col vento in poppa dopo la vittoria del Mondiale per Club e il netto 4-0 rifilato al Betis, risultato, quest’ultimo, finanche stretto per la mole di gioco e occasioni create dagli uomini di Luis Enrique. L’Espanyol, infatti, ha reso la vita complicata ai più blasonati cugini, esibendo una grinta e un ardore agonistico d’altri tempi, talvolta troppo tollerato da Jose Gonzalez, direttore di gara non sempre all’altezza della situazione.
Già in avvio di partita si capisce che se il Barcellona vuole uscire dalla Cornella con i tre punti, dovrà sudare le proverbiali sette camicie. L‘Espanyol, infatti, gioca un calcio aggressivo e pressa alto i blaugrana, che nei primi quattro minuti di partita non riescono, di fatto, a superare la propria metà campo. Il Barcellona prova a reagire, ma al di là di due traversoni che non trovano le deviazioni vincenti di Jordi Alba e Suarez, la porta di Pau Lopez non corre alcun rischio. Intorno alla mezz’ora, la partita diventa una vera e propria corrida: falli, spintoni e arbitro decisamente nel pallone; a pagarne le conseguenze, con due cartellini gialli, sono Alvaro e Mascherano, quest’ultimo, poco dopo, graziato dal direttore di gara, che segnala un suo fallo di mano al limite dell’area ma non estrae un sacrosanto cartellino rosso. Nel finale di frazione, sale in cattedra Messi, che colpisce l’incrocio dei pali su calcio di punizione.
L’avvio di ripresa è di marca blaugrana. I giocatori di Luis Enrique costringono l’Espanyol a rintanarsi nella propria metà campo. Ma sono proprio i padroni di casa, al settimo, ad essere pericolosi in contropiede; la conclusione finale di Hernan Perez, però, si spegne di poco a lato. Passano solo tre giri di lancette ed è il Barcellona a fallire un’incredibile palla-gol con Suarez, che mette a sedere il portiere ma colpisce il palo. L’Espanyol barcolla ma non molla, nonostante la pressione del Barcellona si sia trasformata in un vero e proprio assedio. Ma per vedere una nitida palla-gol per gli ospiti, bisogna aspettare l’ultima parte del match, quando Pau Lopez vanifica una bella rovesciata di Neymar. Negli ultimi minuti prosegue l’assalto del Barça, con l’Espanyol che, di tanto in tanto, prova a rendersi pericoloso con delle ficcanti ripartenze. L’ultima emozione la regala, al novantesimo, Leo Messi, autore di un calcio di punizione che non inquadra lo specchio della porta. Finisce 0-0. E ad esultare, dopo sette sconfitte consecutive nella stracittadina, sono i tifosi dell’Espanyol.
ESPANYOL-BARCELLONA 0-0
ESPANYOL: Pau López; Javi López, Roco, Victor Alvarez, Álvaro Gonzalez; Diop, Jordan (79′ Abraham); Hernán Pérez, Burgui (60′ Gerard Moreno), Asensio; Caicedo
BARCELLONA: Bravo, Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Busquets, Rakitic (71′ Sergi Roberto), Iniesta; Neymar, Suárez, Messi