Continua il nostro percorso di avvicinamento alla Coppa del Mondo per Club, che avrà luogo in Giappone (precisamente tra il Nagai Stadium di Osaka e l’International Stadium di Yokohama) dal 10 al 20 Dicembre. Oggi andremo a conoscere più da vicino i Cinesi del Guangzhou Evergrande Taobao, ex squadra di Fabio Cannavaro e campione asiatica in carica.
STORIA- Questa per le “Southern China Tigers” è solo la seconda partecipazione alla Fifa Club World Cup. L’esordio assoluto risale al mondiale marocchino del 2013, quando Marcello Lippi portò i Cinesi a rappresentare il continente asiatico dopo la vittoria della prima storica AFC Champions League. Nel primo match assoluto arrivò una convincente vittoria per 2-0 ai danni degli Egiziani dell’Al Ahly (campioni d’Africa in carica), i quali si dovettero arrendere davanti ai guizzi del brasiliano Elkeson (uno dei fari della squadra cinese) e di Dario Conca (99 gare, 54 gol e 33 assist nella sua esperienza con le tigri). Ma il sogno cinese si interrompe bruscamente in semifinale, dove il primo Bayern Monaco di mister Pep Guardiola sconfigge la squadra di Marcello Lippi con un netto 3-0; le reti dei bavaresi arrivano a cavallo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, dove Ribery, Mandzukic e Gotze chiudono il match nel giro di sette minuti. Nonostante ciò per le “Southern China Tigers” ci sarebbe l’opportunità di rifarsi nella finale per il 3-4 posto contro i brasiliani dell’Atletico Mineiro, ma anche qui arriva una cocente delusione per i ragazzi di Lippi. In una partita dal primo tempo pazzesco (prima arriva il vantaggio brasiliano con Diego Tardelli, poi la rimonta cinese firmata da Muriqui e Conda ed infine il pareggio di Ronaldinho nei minuti di recupero), a decidere il match è un guizzo di Luan che evita in extremis i tempi supplementari concretizzando una grande giocata del solito Diego Tardelli.
[2013] Guangzhou Evergrande-Al Ahly 2-0 (Elkeson, Conca)
Guangzhou Evergrande-Bayern Monaco 0-3 (Ribery, Mandzukic, Gotze)
Guangzhou Evergrande-Atletico Mineiro 2-3 (Muriqui, Conca; Diego Tardelli, Ronaldinho, Luan)
PRESENTE- Quest’anno il Guangzhou Evergrande si è laureato campione d’Asia per la seconda volta nella propria storia (il primo titolo era arrivato nel 2013 con Marcello Lippi, come precedentemente detto) superando la concorrenza dell’Al Ahli (campione della massima serie calcistica degli Emirati Arabi Uniti) in finale. Nella fase a gironi le “Southern China Tigers” chiudono in vetta al proprio girone a quota 10 punti e superando la difficile concorrenza di Fc Seoul, Western Sydney Wanderers e Kashima Antlers. Le tre vittorie arrivano tutte nel corso del girone d’andata, al termine del quale i Cinesi si trovano già con più di un piede al turno successivo: dopo il successo di misura all’esordio contro i Sudcoreani del Seoul firmato da un guizzo di Goulart, le altre due vittorie arrivano sul campo degli Australiani del Sidney Wanderers (2-3 con tripletta di uno scatenato Ricardo Goulart) e in casa contro i Giapponesi del Kashima Antlers (4-3 con gol decisivo nell’extra-time di Zhao Xuri). Nel girone di ritorno, complice anche la vetta solitaria, il Guangzhou si rilassa e vive un piccolo periodo di crisi, il quale però non compromette nè il passaggio del turno nè il primo posto in classifica. Nelle restanti tre partite, infatti, gli uomini di mister Felipao Scolari collezionano un solo punto sui 9 disponibili grazie al pareggio a reti bianche sul difficile campo del Fc Seoul (poi seconda classificata); per il resto arrivano la sconfitta sul campo del Kashima, che si vendica dopo la beffa del match d’andata con il gol vittoria siglato al 93esimo da Takasaki, e quella casalinga contro i Sidney Wanderers con il punteggio di 2-0 (decisive le reti di Bridge e Juric).
Agli ottavi al cospetto della truppa cinese si presentano i sudcoreani del Seongnam, vincitori della coppa sudcoreana e arrivati secondi nel proprio girone alle spalle dei Giapponesi del Gamba Osaka. All’andata continua il difficile periodo della squadra di Scolari, che viene sconfitta con in trasferta con il punteggio di 2-1; a decidere il match, dopo il botta e risposta della prima frazione tra Jorginho e Huang Bowen (detentore del record di marcatore più giovane nel campionato cinese alla tenera età di 16 anni e 317 giorni), è un rigore realizzato da Kim Do-Heon (visto in Inghilterra con la maglia del West Bromwich Albion). Al ritorno, però, i Cinesi fanno valere il fattore campo e, grazie ad una rete per tempo, riescono a strappare la qualificazione: ovviamente le due marcature portano sempre la firma del solito, implacabile Ricardo Goulart. Ai quarti le “Southern China Tigers” si trovano davanti i Giapponesi del Kashiwa Reysol, capaci di eliminare i Sudcoreani del Suwon Samsung Bluewings solo grazie alla regola dei gol in trasferta. Qui i patemi della squadra cinese sono molto meno, infatti gli uomini di Scolari chiudono già la pratica nella gara d’andata, dove espugnano l’Hitachi Kashiwa Soccer Stadium con il punteggio di 1-3. Una partita dominata in lungo e largo dalla squadra ospite, che addirittura riesce ad andare in vantaggio sullo 0-3 dopo 58 minuti di gioco grazie alle reti di Suzuki, Paulinho e Gao Lin; all’89esimo minuto di gioco, invece, arriva la rete della bandiera della squadra sudcoreana con un guizzo di Kudo, il quale alimenta la flebile fiammella della qualificazione per i suoi. Il ritorno, complice anche il risultato della prima gara, si trasforma in una vera e propria passeggiata per il Guangzhou che si “accontenta” di un comodo pareggio per 1-1 per archiviare la pratica: prima arriva la rete del vantaggio ospite firmata dal brasiliano Cristiano, mentre al 30esimo è Huang Bowen a tranquillizzare l’ambiente con la rete del definitivo 1-1. In semifinale la squadra di Scolari incontra un’altra compagine giapponese, ovvero il Gamba Osaka (ancora in corsa per partecipare al Mondiale per Club), reduce dalla qualificazione in extremis ottenuta contro i Sudcoreani dello Jeonbuk Hyundai Motors. Anche in questo caso il discorso qualificazione si risolve già nel corso del primo match, dove i Cinesi conquistano il round con una bella vittoria per 2-1 ed in rimonta: infatti dopo il vantaggio ospite arrivato con una sfortunata autorete di Feng Xiaoting, i padroni di casa prima riequilibrano il tutto con la rete del solito Huang Bowen e poi effettuano il sorpasso Zheng Zhi (visto in Inghilterra tra le fila del Charlton e in Scozia con la maglia del Celtic) al 57esimo minuto di gioco. Nella gara di ritorno, invece, il Guangzhou si “limita” a gestire il match e conquista la qualificazione fermando gli avversari sul punteggio di 0-0.
Nella finale continentale, infine, l’ultimo ostacolo tra le Tigri cinesi ed il titolo sono i campioni in carica degli Emirati Arabi Uniti dell’Al Ahli, capaci di eliminare i sauditi dell’Al Hilal solo grazie alla vittoria al cardiopalma della gara di ritorno arrivata grazie al guizzo di Kwon Kyung-won al 95esimo minuto di gioco. Dopo il pareggio a reti bianche della gara di andata, in quella di ritorno a chiudere il discorso e a regalare il trofeo ai cinesi è una magia del bomber brasiliano Elkeson al 54esimo minuto di gioco, il quale fa fuori il diretto avversario con un tocco a seguire strepitoso e mette a segno uno (se non IL) dei gol più belli della storia dell’AFC Champions League.
Guangzhou Evergrande-FC Seoul 1-0 (Goulart)
Western Sidney Wanderers-Guangzhou Evergrande 2-3 (La Rocca, Castelen; 3 Goulart)
Guangzhou Evergrande-Kashima Antlers 4-3 (2 Goulart, Elkeson, Zhao Xuri; Takasaki, Doi, Shibasaki)
Kashima Antlers-Guangzhou Evergrande 2-1 (Endo, Takasaki; Elkeson)
FC Seoul-Guangzhou Evergrande 0-0
Guangzhou Evergrande-Western Sidney Wanderers 0-2 (Bridge, Juric)
CLASSIFICA: Guangzhou Evergrande 10, FC Seoul 9, Western Sidney Wanderers 8, Kashima Antlers 6.
Seongnam FC-Guangzhou Evergrande 2-1 (Jorginho, Kim Do-Heon; Huang Bowen)
Guangzhou Evergrande-Seongnam FC 2-0 (2 Goulart)
Kashiwa Reysol-Guangzhou Evergrande 1-3 (Kudo; Suzuki, Paulinho, Gao Lin)
Guangzhou Evergrande-Kashiwa Reysol 1-1 (Huang Bowen; Cristiano)
Guangzhou Evergrande-Gamba Osaka 2-1 (Huang Bowen, Zheng Zhi; Feng Xiaoting)
Gamba Osaka-Guangzhou Evergrande 0-0
Al Ahli-Guangzhou Evergrande 0-0
Guangzhou Evergrande-Al Ahli 1-0 (Elkeson)
ROSA- Dopo l’avvicendamento in panchina tra l’ex campione del mondo Fabio Cannavaro e Felipe Scolari, avvenuto nel mese di Giugno, il Guangzhou ha dato inizio ad un periodo pazzesco, dove non solo ha concretizzato il double campionato cinese-l’AFC Champions League ma ha anche mantenuto la sua imbattibilità (in pratica da quando c’è Scolari sulla panchina le Tigri cinesi non hanno mai perso). Dopo la partenza eccellente del duo italiano formato da Alessandro Diamanti (accasatosi al Watford con la formula del prestito) e Alberto Gilardino (ritornato a Palermo), i cinesi hanno deciso di puntare forte sul calcio brasiliano e hanno rafforzato la colonia verdeoro con tre acquisti di grande peso. Infatti al già presente Elkeson si sono uniti l’ex punta di Real Madrid e Milan Robinho, l’ex Tottenham Paulinho (riunitosi a Scolari dopo la Confederations Cup del 2013 e pagato la bellezza di 14 milioni) e Ricardo Goulart (altro acquisto di spessore e reduce dalla grandissima annata con il Cruzeiro, dove non solo aveva conquistato il titolo nazionale ma aveva anche vinto il titolo di capocannoniere). A centrocampo, invece, occhio al mix di talento ed esperienza del duo Huang Bowen-Zheng Zhi, il quale è uno dei perni principali dei meccanismi della compagine cinese. Una squadra in continua crescita, che con l’avvento di Scolari sembra aver trovato il giusto equilibrio tra la fase difensiva e quella offensiva, dove le bocche da fuoco brasiliane regalano sempre spettacolo e parecchi gol.
GIOCATORI CHIAVE-
Huang Bowen: Uno dei migliori centrocampisti dell’intero panorama calcistico cinese (mentre a livello continentale è sicuramente nella Top 5), Huang Bowen è reduce da un’annata giocata ad altissimi livelli. Uno dei pilastri della mediana della compagine allenata da Felipe Scolari, il centrocampista classe ’89 non si occupa solo di “fare legna” ma sa farsi valere anche quando c’è da gonfiare la rete. In possesso di un reperto tecnico e balistico davvero strabiliante, Bowen sin dai suoi esordi ha sempre dimostrato di avere uno spiccato senso del gol: non a caso è il detentore del record di marcatore più giovane del campionato cinese grazie alla rete messa a segno nel match tra Beijing Guoan e Shenyang Ginde (terminato con una vittoria della prima compagine, nonchè proprietaria del cartellino di Bowen, per 4-1) alla tenera età di 16 anni e 317 giorni. Ma il suo senso del gol si è andato affinando con il passare degli anni sino a diventare uno dei suoi punti di forza nell’ultima stagione, dove il centrocampista cinese ha messo a segno non solo dei gol pesantissimi (vedi quello contro il Gamba Osaka nell’andata della semifinale) ma anche di pregevole fattura, visto che lo stesso gol è molto simile a quello messo a segno da un certo Zinedine Zidane nella finale di Champions League contro il Bayer Leverkusen. Insomma un centrocampista tuttofare, che potrebbe essere uno dei giocatori più interessanti dell’intera competizione, la quale potrebbe lanciarlo nel calcio che conta.
Elkeson: Uomo del destino per il Guangzhou Evergrande, l’attaccante verdeoro è stato uno dei principali protagonisti del doppio successo in AFC Champions League della compagine cinese. Nato come trequartista nelle giovanili del Vitoria, con il passare degli anni è andato sempre più avanzando la propria posizione sino a diventare una vera e propria punta tra le fila del Botafogo, dove si mette subito in mostra mettendo a segno ben tre reti nelle sue prime uscite nel Brasilerao. Ma la vera svolta della sua carriera arriva nel Dicembre del 2012, quando il Guangzhou Evergrande decide di puntare su di lui e lo acquista a titolo definitivo versando 5.7 milioni nelle casse del club brasiliano. Nel calcio cinese Elkeson trova la sua terra promessa, infatti Lippi dopo un primo periodo di integrazione tra i confini nazionali lo lancia a livello continentale nel Luglio del 2013, quando la punta verdeoro prende il posto del ceco Lucas Barrios (tornato a giocare in Europa con la maglia dello Spartak Mosca). Da qui in poi comincia la parabola ascendente del talento brasiliano, il quale colleziona in totale 76 reti in 108 presenze (dati ancora in aggiornamento) e si rende protagonista dei due storici trionfi continentali della sua squadra. Infatti nel 2013 mette a segno due reti pesantissime (tra andata e ritorno) nella doppia finale contro i sudcoreani del FC Seoul, mentre quest’anno ha deciso il confronto contro l’Al Ahli con un gol da antologia (clicca qui per rivedere la rete). Centravanti dall’indiscusso repertorio tecnico da brasiliano doc, la sua forza sta nel fatto di poter essere letale tutte le volte che si trova nei pressi dell’area di rigore: infatti sia dall’interno dell’area sia dalla lunga distanza i suoi piedi raffinati sono sempre capaci di trovare lo specchio della porta. Il prossimo obiettivo è sicuramente quello di conquistare anche un palcoscenico importante come quello del Mondiale per Club (già assaporato nel 2013), impresa che potrebbe risultare appetibile grazie anche alla grande affinità con i suoi colleghi verdeoro del reparto offensivo.
https://www.youtube.com/watch?v=GbyVqFOinIE
Ricardo Goulart: Altra principale bocca da fuoco del Guangzhou verdeoro targato Felipe Scolari, il centravanti ex Cruzeiro ha continuato in Cina ciò che aveva dato inizio in Brasile con la maglia della Celeste. Reduce da un Brasilerao stravinto mettendo a segno 15 reti in 26 partite, Goulart ha avuto il merito anche di confermarsi alla sua prima avventura professionistica fuori dai confini verdeoro: infatti il “Rambo Azul” ha contribuito al double del Guangzhou con uno score di 27 reti e 16 assist nel corso di 42 partite totali. Numeri accompagnati anche dal prestigioso riconoscimento di MVP dell’ultima edizione di AFC Champions League, dove ha contribuito con ben 6 reti al raggiungimento del secondo titolo continentale della sua squadra (memorabile la tripletta messa a segno nella vittoria esterna contro il Western Sidney Wanderers nella fase a gironi). Vero e proprio animale da area di rigore, è il principale terminale offensivo della squadra di Scolari, che fa girare intorno a lui quasi tutte le trame offensive della sua squadra. Letale anche quando gli si concede un minimo vantaggio, il suo punto di forza è la sua grande abilità nell’attaccare la profondità, la quale viene sicuramente messa in risalto anche dal grande affiatamento con i compagni del reparto offensivo. Infine da sottolineare anche la sua importanza nel fare da apriscatole contro le difese più ostiche, infatti di solito è grazie al suo lavoro tra le linee e alle sue sponde che partono parecchie delle azioni vincenti della squadra cinese. Anche per lui questa è una grande occasione, qualora ce ne fosse ancora bisogno, per mettere in mostra le sue grandi qualità e per portare il Guangzhou nell’olimpo del calcio mondiale.