Barcellona è una città che vi consigliamo di visitare, chi ci è stato ve lo confermerà. Chi scrive non vede l’ora di ammirare dal vivo le opere di Antoni Gaudì e le atmosfere della Ramblas dopo averne tanto sentito parlare? Perché vi sto parlando dei fatti miei? Perché parlare del Barcellona, inteso come squadra di calcio, è troppo facile – o troppo difficile, a seconda dei casi – chiedete informazioni alla Roma. I blaugrana, dopo il triplete dello scorso anno, non sono stanchi di camminare sopra gli avversari, dopo 13 incontri l’andazzo è questo. Un Clasico senza storia, la delegazione di TuttoCalcioEstero.it l’ha visto scorrere sullo schermo degli studi Fox insieme ad altri blogger e i commenti sono unanimi: non c’è storia.
Nel calcio tutto può cambiare in un istante, chi oggi è genio domani può essere considerato un fesso, però il dato al 28 novembre 2015 è inequivocabile: in Spagna e in Europa il Barcellona non ha rivali. Forse solo il Bayern Monaco, che non a caso ha già asfaltato la concorrenza in Bundesliga. Figuriamoci se la Real Sociedad poteva sperare di tornare dal Camp Nou con qualche punto come souvenir. Quattro gol, equamente distributi tra primo e secondo tempo, Luis Enrique dà respiro a Sergi Roberto, uno che gli piace tanto, riposo pure per Jordi Alba. In questo momento cambiando i tasselli il puzzle non ne risente e Iniesta colpisce subito un palo, tanto per far capire al povero Rulli che aria tira. Al minuto 22 Neymar brucia il marcatore e schiaffa il primo nel sacco. I baschi ormai sono lì e provano a dare un senso al proprio pomeriggio, peccato che Suarez neghi loro qualsiasi speranza di rimonta. Staordinario Iniesta, il lancio con il quale innesca l’azio del gol è da applausi.
La ripresa conta poco, Iniesta trova il meritatissimo gol, c’è voglia di farne fare uno pure a Messi ma tocca aspettare il recupero per vederlo. Neymar che cerca di far segnare Leo, come se ne avesse davvero bisogno, è lo schiaffo morale che chiude un discorso mai aperto. Il Barcellona di oggi non ha fatto niente di eccezionale, eppure basta a finire le gare in goleada. La settimana prossima in programma c’è trasferta a Valencia, poi Deportivo in casa, viaggetto a Gijon e di nuovo al Camp Nou per chiudere l’anno contro il Betis. Un 2015 da urlo per i blaugrana, viene difficile pensare che possano essere persi punti da qui a capodanno. E’ tempo di feste, Luis Enrique gioca già a poker.