L’Amburgo si aggiudica di Nordderby schiantando il Werder Brema nella quattordicesima giornata di Bundesliga, grazie ai gol di Ilicevic, Gregoritsch e Muller
Il derby del nord è stato per anni una sfida storica e ricca di fascino, importante anche per le zone alte della classifica, una realtà differente da quella odierna che vede entrambe le squadre aleggiare nella parte bassa della classifica. In particolar modo il Werder sta vivendo il peggior momento della sua storia recente con quattro sconfitte consecutive in casa, risultati equiparabili al disastroso avvio di stagione nel 1975.
Entrambe le compagini si sono affrontate 147 volte fra campionati e coppe, il computo totale è sostanzialmente equilibrato, con 51 successi per l’Amburgo (compreso quello odierno) e 55 per il Werder Brema. La sfida più prestigiosa è stata la semifinale di Europa League nella stagione 2008/2009, che si risolse in favore del Werder di Diego, che poi perse la finale contro gli ucraini dello Shaktar Donetsk.
Per l’Amburgo si tratta di una rivalità decisamente più accesa rispetto a quella con i concittadini del St Pauli, in quanto quest’ultimi sono spesso stati relegati nelle serie inferiori, mentre l’SV non è mai retrocesso nel corso della sua storia. Assoluto protagonista di questa sfida è Claudio Pizarro, il quale ha proprio nell’Amburgo la sua vittima preferita, con 21 gol segnati fra Bayern Monaco e Werder Brema, è il top scorer del Nordderby assieme Horst Hrubesch (Amburgo 1978-1983) con 8 centri.
Il Cileno non è stato però il protagonista quest’oggi, spesso non servito dai compagni, non ha influito minimamente sull’andamento della partita.
Il grandissimo gol di Ilicevic dopo soli due minuti porta in vantaggio l’Amburgo, cambio di gioco di Lasogga e tiro a giro imparabile che sblocca la partita. La difesa del Werder Brema fa acqua da tutte le parti e viene salvata da Wiedwald che al quarto d’ora compie il miracolo sul tiro di Gregoritsch. Ma le prodezze del portiere non bastano e Gregor rimedia all’errore precedente segnando da calcio di punizione, complice la deviazione della barriera che disorienta Wiedwald.
Dopo un primo tempo giocato a infimi livelli, il Werder Brema prova a spingere al massimo, supportato anche da un pubblico che non smette di incitare la propria squadra, una massa di persone che saltano all’unisono e ispirano le giocate di Junuzovic.
Adler non è da meno e al 50′ salva la propria porta sul tiro sotto l’incrocio dei pali di Bartels, passano pochi secondi e lo stesso centrocampista spreca una grande occasione dopo aver eluso la marcatura di Djorou in area con una finta, il tiro a giro però finisce in curva. La partita si riapre al 62′ con Ujah che approfitta di una disattenzione di Djorou che sale troppo rapidamente sul lancio in area di Bargrfrede, il nigeriano si presenta a tu per tu con Adler e non sbaglia facendo esplodere lo stadio.
Nel miglior momento del Werder, arriva il contropiede decisivo dell’Amburgo, con Muller che riceve un lancio lungo e senza trovare opposizione firma il gol dell’1-3 che spezza le residue speranze dei padroni di casa.
L’Amburgo con questa vittoria da uno slancio alla propria classifica, ma perde per infortunio un elemento fondamentale come Lasogga, costretto a lasciare il campo dopo ventiquattro minuti. Il Werder Brema viene inglobato nella lotta salvezza con otto sconfitte nelle ultime diecipartite, ora Skripnik rischia fortemente l’esonero.