Il campionato cinese si è concluso il 31 ottobre con la vittoria del Guangzhou Evergrande, che ha messo in bacheca il quinto titolo consecutivo. La Chinese Super League riprenderà i primi di marzo, ma già da ora le istituzioni si stanno muovendo per potenziare ulteriormente il calcio del colosso asiatico.
L’emittente di stato CCTV ha perso i diritti per la trasmissione delle partite del campionato cinese, acquistati dalla Ti’ao Power nel mese di ottobre per 1,2 miliardi di euro in cinque anni, un record assoluto per le leghe asiatiche, il che andrà inevitabilmente ad influire sulla prossima sessione di mercato. Negli ultimi due anni la Chinese Super League è stata la seconda per capitali immessi nella sessione invernale, solamente dietro alla Premier League. La Ti’ao Power non possiede però un proprio canale televisivo o una web-tv, per cui l’ipotesi principale è quella di appoggiarsi alle emittenti regionali come Beijing Tv. Alla pioggia di soldi derivanti dai diritti tv si devono aggiungere gli 80 milioni di euro annui della Ping As Insurance, main sponsor fino al 2018 e la Nike, che versa 30 milioni ripartiti fra quindici squadre (escluso il Beijing Guoan sponsorizzato da Adidas).
Il maggior influsso di soldi potrebbe rendere nel breve periodo le squadre più indipendenti dall’andamento delle aziende proprietarie o dei governi locali.
Non solo la Ti’ao Power, il calcio cinese cerca i migliori partner disponibili sulla piazza. Quello di gennaio potrebbe diventare il calciomercato più ricco al mondo con l’approdo di Jorge Mendes e della Gestifute. L’agente portoghese ha firmato un accordo con la Fosun International Limited, un conglomerato che opera in svariati settori. Nato come attore specializzato in ricerche e analisi di mercato, Fosun ha progressivamente esteso il raggio d’azione ai settori della salute, dell’immobiliare, del turismo, della moda e bancario. Recentemente si è introdotto nella realtà italiana con l’acquisto dell’ex sede di Unicredit a Milano, in piazza Cordusio, per 345 milioni. Fosun è attualmente coinvolto con il consorzio CMC (China Media Capital) nell’acquisizione del pacchetto azionario della Formula 1, l’offerta iniziale è di 8,5 miliardi di dollari per il 35.5%. Fosun ha provato recentemente ad entrare nel settore calcistico con l’acquisto dell’Espanyol, poi finito in mano alla compagnia cinese Rastar.
Secondo quanto riportato da Pippo Russo, Jorge Mendes ha trattato direttamente con Guo Guangchang, uno dei quattro leader fondatori della Fosun. La missione principale della Gestifute sarà quella di portare nuovi giocatori nel campionato cinese per innalzarne ulteriormente il livello. Jorge Mendes è il terzo attore dedito al rafforzamento del calcio in Cina, prima d’allora con ottimi risultati vi hanno lavorato Eduardo Uram e la Kirin Soccer di Joseph Lee.
Ultimo dettaglio emerso in questi giorni sul versante Cina, è il probabile approdo di Wayne Rooney nell’estate del 2016. L’attaccante della nazionale inglese secondo i tabloid è stato scelto dal governo come uomo immagine per una nuova era ricca di successi. Non sappiamo quanto vi sia di vero in tutto questo, Rooney ha ancora un contratto di due anni con il Manchester United e continua ad essere un titolare fisso nello scacchiere di Van Gaal. Lo Shanghai SIPG sembra essere la squadra più accreditata ad ingaggiare il capocannoniere della nazionale inglese, in quanto Rooney ritroverebbe alla guida tecnica Sven Goran Eriksson, che lo fece esordire con la maglia della nazionale. “Abbiamo già giocatori famosi come Robinho, Asamoah Gyan e Demba Ba” Ha dichiarato l’allenatore al Sun. “Ma naturalmente Rooney è di un altro livello, nella stessa categoria di Messi e Cristiano Ronaldo. Tutti in Cina lo conoscono, e innalzerebbe questo campionato ad un altro livello. Non ho dubbi su questo”.
Operazione forse utopistica, ma neanche troppo. Le squadre cinesi, supportate da fortissimi gruppi industriali possono permettersi qualsiasi tipo di spesa. Il SIPG infatti fra le proprie fila annovera Dario Conca e Asamoah Gyan, i due percepiscono insieme la bellezza di 24 milioni di euro. Dovessero rendersi concrete le basi per portare Rooney in Cina, il gruppo portuale di Shanghai non baderà a spese.