Sei partite di Champions League disputate dalle inglesi fino a questo momento: ben cinque sconfitte e una sola vittoria, quella del Chelsea contro il modesto Maccabi Tel Aviv. Numeri impietosi se paragonati alla fase a gironi dello scorso anno, dove le inglesi, di ventiquattro match disputati ne hanno persi solamente sei.
Nella seconda giornata di Champions League, Chelsea e Arsenal hanno subito due clamorose sconfitte, rispettivamente per mano del Porto (2-1) e dell’Olympiacos (3-2).
La banda di Mourinho sta attraversando un momento critico anche in campionato: 8 punti in sette partite e solamente due vittorie conseguite. La sconfitta a Oporto è la quinta stagionale, più di quelle subite nella scorsa stagione in tutte le competizioni.
Al momentaneo vantaggio di Andrè risponde Willian nel secondo tempo, passano solo cinque minuti e il Porto sigla la rete del definitivo 2-1 con il brasiliano Maicon. “Un gol ridicolo” come lo ha definito lo Special One “La partita era equilibrata, due nostre distrazioni ci hanno punito. La squadra ha reagito bene e abbiamo pure avuto l’occasione per pareggiare. Tutto in questo periodo gioca a nostro sfavore”.
Il punto debole di questo Chelsea è infatti il reparto difensivo che ha concesso ben 14 gol in campionato, esattamente due a partita. Frutto di una campagna acquisti non propriamente esaltante, con Terry sempre più in difficoltà fisica era necessario l’ingaggio di un difensore di forte personalità, invece i Blues si sono assoggettati al volere di Mendes prendendo Falcao in prestito. Ad aggravare la situazione l’infortunio di Courtis e l’opacità di Hazard: il talento belga, assoluto protagonista della scorsa stagione sta vivendo attimi di grande difficoltà, senza la sua inventiva sulla trequarti, il Chelsea perde gran parte del proprio valore offensivo.
Ancora più deprimente la sconfitta dell’Arsenal per 2-3 in casa contro l’Olympiacos. E’ il secondo tonfo nel girone e il turno di andata potrebbe facilmente chiudersi a zero punti dato che il prossimo avversario è il Bayern Monaco, con il forte rischio di non prendere parte agli ottavi di finale. E’ la prima volta che l’Arsenal perde le due gare di apertura in Champions League, eppure in campionato le cose sono diverse: quarto posto a tre punti dalla vetta occupata dal Manchester United, i gunners a differenza del Chelsea sta vivendo alti e bassi in questa stagione, con il salto di qualità da parte della squadra che rischia di non compiersi nemmeno in questa stagione che potrebbe addirittura essere la peggiore della gestione Wenger. Anche in questo caso le colpe sono del mercato, è arrivato solo Peter Cech dal Chelsea (ieri infortunato), troppo poco per colmare delle evidenti lacune difensive.
Questa sera sarà la volta delle due squadre di Manchester, che avranno il difficile compito di invertire la rotta.
Nella scorsa stagione di Champions nessuna squadra inglese è giunta ai quarti di finale, così come nel 2013, un trand che potrebbe ripetersi pure quest’anno.
Non ci ritroviamo di fronte a un calo della qualità delle squadre di Premier League, in quanto i giocatori fondamentali per le varie squadre di vertice non sono stati ceduti all’stero. I club si sono rafforzati con ingenti investimenti, anche le squadre di media classifica: basti pensare all’ingaggio di Shaqiri (Stoke City) e la faraonica campagna acquisti di City e United, ma non tutti i colpi stanno portando a risultati sperati: emblematico è il caso del Liverpool che ha puntato tutto su Benteke e Firmino senza trovare un riscontro in punti.
La Premier è un campionato che attrae notevolmente, ma non è giunto quest’anno in Inghilterra nessun giocatore fra i primi al mondo. Si sono susseguite voci di mercato attorno Sergio Ramos, Hummels, Robben e addirittura Cristiano Ronaldo e Bale, ma nessun colpo è andato in porto, si è quindi puntato fondamentalmente sulla qualità di medio profilo, spesso pagata esageratamente.
Le conseguenze possono essere deleterie per la Premier che rischia di vedersi sorpassare nel ranking UEFA dall’Italia che si sta facendo sempre più vicina, perdendo così il quarto posto in Champions League.