Il Villarreal torna a sorridere nel segno di Roberto Soldado. L’attaccante amarillo in 157 minuti ha già realizzato due reti e due assist prendendo parte a tutte le reti siglate dal Sottomarino giallo in campionato. Anche oggi, in una gara in cui il Villarreal ha faticato a creare gioco, i suoi tocchi sono stati determinanti per battere un Espanyol timido e rinunciatario. Nonostante il vantaggio iniziale i pericos non hanno saputo chiudere il match e hanno subito la rimonta di una squadra dal tasso tecnico superiore.
Rubén Uriá, che sostituisce lo squalificato Marcelino, conferma l’undici del Benito Villamarín sostituendo il solo Bruno Soriano, anch’egli sanzionato con due giornate dopo il rosso diretto, con Trigueros al fianco di Tomás Pina, quindi Castillejo e Nahuel Leiva sulle fasce e Soldado-Léo Baptistão coppia d’attacco. Sergio González risponde con un 4-4-2 retto dalla mediana Javi López-Víctor Sánchez, con Montañés e Víctor Álvarez larghi e in avanti Felipe Caicedo e Gerard Moreno, fresco di trasferimento. E sono proprio gli ospiti a rompere il ghiaccio dopo pochi minuti, sfruttando la superiorità numerica causata dall’allontanamento temporaneo di Víctor Ruiz, costretto a farsi medicare una ferita a bordocampo. Tomás Pina si abbassa al centro della difesa, ma non è il suo ruolo e Caicedo se ne accorge subito: scatta in verticale e lo semina con un filtrante verticale che lo manda in porta. Proprio come l’anno scorso l’attaccante perico gonfia la rete al Madrigal, portando in vantaggio i suoi compagni.
È comunque una partita con ben pochi spunti tattici. Il Villarreal detiene il possesso del pallone ma si limita a sterili fraseggi per vie orizzontali, mentre gli ospiti si limitano a serrare le fila: non è un caso che l’unico tiro in porta della prima frazione di gara sarà proprio quello del vantaggio. Ma i padroni di casa non fanno di meglio, incapaci di costruire una qualsivoglia occasione da rete, non hanno idee per scavalcare il muro blanquiazul né un gioco che gli permetta di creare situazioni interessanti. Mentre il pallone circola i movimenti senza palla si limitano a lenti scambi di posizione tra gli esterni e i terzini o le punte. Castillejo è fuori fase, Nahuel si limita a far girare la palla, mentre Léo Baptistão non entra mai nel vivo. Di fatto l’azione s’infiamma solo quando la sfera entra nell’orbita di Soldado, variabile impazzita in grado di saltare l’uomo, ma inefficace senza aiuti.
Nella ripresa è tutta un’altra musica. Il Sottomarino giallo torna in campo rivitalizzato, ma l’Espanyol non è più disposto a guardare e inizia la vera partita. La squadra di Rubén Uriá preme ma lascia più spazi e proprio in quei pertugi si incuneano le ripartenze catalane: dopo pochi minuti solo uno strepitoso Areola impedisce a Gerard Moreno di insaccare il gol dell’ex. E sugli sviluppi del successivo calcio d’angolo Víctor Álvarez colpisce l’esterno della traversa. Arrivano così le mosse dei due allenatori ma sarà Uriá ad azzeccarli inserendo prima Samu García e Bakambu e poi un altro metronomo come Jonathan dos Santos vicino a Trigueros. Ma a riportare il risultato in pareggio non può che essere il solito Soldado. Samu García impenna un pallone vagante dentro l’area e Soldado ci si avventa come un rapace con una girata fendente: è a uno a uno. Due reti in due presenze, come lui solo Craioveanu, Víctor e Giovani.
Nel finale il Villarreal torna ad essere spumeggiante come quello di qualche mese fa. Il doppio regista e un avversario stanco (ma soprattutto impacciato da sei ammonizioni) apre le porte alle frecce amarillas che creano varie situazioni interessanti. A pochi giri di lancette dal termine Soldado imbecca Bakambu in profondità e l’attaccante francese la butta lì dove non era riuscito a fare la settimana scorsa, portando in vantaggio il Villarreal. Poi nel recupero il colpo di grazia. Ancora Soldado, raccoglie un pallone disobbediente e trova di nuovo Bakambu libero di ribadire in rete la vittoria finale. Alla fine il Submarino amarillo non convince per oltre un’ora di gioco salvo ritrovare il bando della matassa quando la situazione si faceva ardua: c’è ancora tempo per lavorarci su. Mentre l’Espanyol è parso troppo povero, tecnicamente parlando, per poter sperare di strappare i tre punti con un episodio e novanta minuti di rendita.
Tabellino:
Villarreal (4-4-2): Areola 6,5; Mario 5,5, Eric Bailly 6,5, Víctor Ruiz 7, Jaume Costa 6; Nahuel Leiva 6,5, Tomás Pina 5 (76′ Jonathan dos Santos 6), Trigueros 6,5, Castillejo 5 (63′ Samu García 6); Léo Baptistão 5 (63′ Bakambu 7,5), Soldado 8. All. Rubén Uriá.
Espanyol (4-4-2): Pau López; Arbilla, Álvaro, Raíllo, Duarte; Montañés (56′ Hernán Pérez), Javi López, Víctor Sánchez, Víctor Álvarez (85′ Burgui); Gerard Moreno, F. Caicedo (72′ Cañas). All. Sergio González.
Gol: 0-1. 6′ F. Caicedo (E), 67′ Soldado, 87′, 92′ Bakambu (V).
Arbitro: Velasco Carballo. Ammoniti: Pau López, Montañés, Javi López, Caicedo, Raíllo e Arbilla (E), e Bailly (V).