Chi fermerà il Celtic? Non certo il Dundee United. La corsa degli Hoops verso la corona di Scozia procede senza intoppi, anche oggi una vittoria, anche oggi una partita conquistata senza patemi nonostante le energie utilizzate contro il Malmo tre giorni fa. Passaggio di Stokes letto male da Durnan, Griffiths si conferma uomo per tutte le occasioni e al 17esimo porta avanti i suoi. Giornata di lavoro per Zwick, portiere di casa, almeno tre i grandi interventi. Protesta il Dundee United per un intervento su Muirhead in area, qualche imbarazzo per Logan Bailly, difensore esordiente nelle fila del Celtic: l’arbitro lascia correre. Prima della sosta il destro di Durnan batte il povero Zwick, Erskine al 46 trova il guizzo per accorciare la distanza, si va al riposo sul due a uno in favore dei Bhoys. Fuori Mulgrew, dentro Mcgregor, lo United è aggressivo in avvio di ripresa e si rende pericoloso con Paul Dixon. A un quarto d’ora dalla fine è proprio McGregor a trovare il tris, complice la sfortunata deviazione di Donaldson. Bailly fa buona guardia negli ultimi minuti di gioco, altri tre punti per il Celtic che vola a quota 13, quattro vittorie e un pareggio (quello con il Kilmarnock dieci giorni fa). Incredibile ma vero, la capolista non è però la squadra di Glasgow.
A guidare la classifica di Scottish Premier League c’è il sorprendente Hearts, che schianta il Partick e prosegue a punteggio pieno. Matricola sì ma con i sogni da grande, questa squadra è la grande sorpresa delle prime settimane. Gli ospiti impostano una gara di contenimento, l’Hearts martella e alla mezz’ora Sow segna da opportunista, pronto a infilare la ribattuta di Cerny su Ozturk. Squadra in salute, si vede dall’intensità che non calla nella ripresa. Arriva il raddoppio di Nicholson dal dischetto, nel giro di pochi secondi Juanma chiude la pratica. Occhio alla banda di Neilson, anima scozzese ma stranieri di valore come il già citato Juanma, il francese Gomis e lo svedese Sow. 4-4-2 solido, una pietra che trasforma in poltiglia tutto ciò che incontra. Che il Celtic abbia trovato una nuova avversaria?
Vittoria pure per l’Aberdeen, antagonista (se così possiamo dire) dei biancoverdi nella passata stagione. I Dons dominano contro il Dundee ma devono aspettare un bel po’ per rompere l’equilibrio. Adam Rooney sempre protagonista, l’irlandese ex Birmingham ne fa altri due e si conferma elemento imprescindibile per le ambizioni dell’Aberdeen. Quattro su quattro per i Dons, che hanno una partita in meno rispetto al duo di testa, il primo gol arriva su un cross di Johnny Hayes. Poi Hary Harkins stende in area lo scatenato Rooney buscandosi il rosso e causando il penalty trasformato dal bomber. Terza vittoria in campionato per l’Aberdeen sui Dark Blues al Pittodrie in 18 confronti, mai una partenza così buona dei Dons dalla stagione 1991/1992. Il Celtic deve stare in guardia.
Hamilton che viola il campo dell’Inverness, Morris al 18esimo e Longdridge allo scadere. I biancorossi, dopo aver massacrato il DundeeUnited lo scorso weekend, dimostrano a tutti che non sono vittima sacrificale, buon lavoro del tecnico Martin Canning. Altra vittoria in trasferta, rotondissima, quella del Ross County sul Kilmarnock. Due gol subiti nel giro di quattro minuti confermano lo stato di confusione dei Kille, fanalino di coda della Scottish Premier League. Con i quattro di oggi, son ben 14 i gol subiti, nessuna vittoria e giusto due pareggi. Partenza schock. A chiudere il successo di misura del St Johnstone sul Motherwell. Vittoria in rimonta dopo il gol in avvio realizzato da Moult. Poi si scatena MacLean, il 32enne ne fa due nella ripresa. Taylor nel finale incassa il secondo giallo per simulazione, vanificando le speranze di rimonta ospite.
Scottish Premier League, quinta giornata
Aberdeen-Dundee 2-0
Hearts-Partick 3-0
Inverness-Hamilton 0-2
Kilmarnock-Ross County 0-4
St Johnstone-Motherwell 2-1
Dundee United-Celtic 1-3
Scottish Premier League, la classifica