Copa Sudamericana: buona la prima per Club Nacional ed Universitario de Deportes

Club Nacional
Fonte foto: noticias.sumadiario.com

Stanotte ha avuto finalmente inizio la 14esima edizione della Copa Sudamericana (equivalente della nostra Europa League), che ha visto gli uruguaiani del Club Nacional e i Peruviani dell’Universitario de Deportes assicurarsi quasi il passaggio del turno, mentre ai cileni dell’Universidad Catolica basta un guizzo di Gonzalez per avere la meglio degli urugaiani del Danubio.

Buonissima la prima per gli Uruguaiani del Club Nacional (miglior club della propria nazione tra il 2001 e il 2012), che mette quasi in cassaforte la qualificazione con un sontuoso 0-3 in casa dei Boliviani dell’Oriente Petrolero (miglior risultato nella Copa Sudamericana è il secondo round raggiunto nel 2010). La partita si sblocca al 38esimo minuto di gioco, quando il difensore José Aja (prodotto della cantera dei Bolsos”) raccoglie una palla vagante sugli sviluppi di un calcio d’angolo e la mette in fondo al sacco con un comodo tap-in da due passi. La rete del raddoppio, invece, porta la firma di Leandro Barcia (centravanti classe ’92 cresciuto nel River Plate de Florida), bravo nell’approfittare di un grossolano errore del portiere avversario Marcos Arguello (34enne portiere argentino visto in Spagna tra le fila dell’Orihuela tra il 2009 e il 2010), il quale non riesce a trattenere un pallone spiovente e permette al centravanti di infilare il pallone in fondo al sacco senza problemi. A chiudere il match è uno sfortunato autogol del capitano boliviano Ronald Raldes (anche lui passato in Europa vestendo la maglia degli Israeliani del Maccabi Tel-Aviv), che devia nella propria porta in maniera molto goffa un cross di Nacho Gonzalez (ex Valencia, Monaco e Newcastle). Successo importante anche per i Peruviani dell’Universitario de Deportes (primo club peruviano a raggiungere la finale della Copa Libertadores, datata 1972 e persa contro gli Argentini dell’Estudiantes), che fanno loro il primo round contro i Venezuelani del Deportivo Anzoategui (prima squadra venezuelana a partecipare alle due coppe internazionali nel 2009) con il punteggio di 3-1. Il match si sblocca già dopo 12 minuti di gioco, quando Henry Gimenez (passato in Italia tra le fila di Bologna e Grosseto) si fa trovare al posto giusto nel momento giusto su un cross di Edison Flores (visto in Europa con la maglia del Villareal B per due stagioni) e batte il 36enne portiere avversario Geancarlos Martinez con un “cabezazo” chirurgico. Il secondo squillo, invece, porta la firma del centrocampista peruviano Angel Romero (arrivato nel 2010 dall’America Cochahuayco, club satellite dell’U. de Deportes) che batte l’estremo difensore avversario con un bolide dal limite dell’area di rigore (decisiva la deviazione di un difensore venezuelano), culmine di un duetto (tutto di prima) tra Flores e Gimenez. La terza rete arriva ad inizio ripresa, precisamente al 57esimo minuto di gioco, con un guizzo dell’attaccante argentino German Alemanno (lanciato nel calcio professionistico dal Rosario Central), il quale anticipa tutti sugli sviluppi di un cross dello scatenato Henry Gimenez ed infila il pallone nel sacco in estirada. Il terzo gol fa un pò sedere sugli allori i padroni di casa, che provano a gestire il match ma subiscono la rete della bandiera venezuelana, che garantirebbe al Deportivo Anzoategui il passaggio del turno con un’eventuale vittoria con il punteggio di 2-0: l’uomo della possibile provvidenza è il panamense Edwin Aguilar (passato in Europa tra le fila degli Ucraini del Karpaty Lviv nel 2008), il quale batte il portiere avversario Raul Fernandez (ex OGC Nice) con una bella girata mancina su assist del compagno di squadra Charlis Ortiz (proveniente dal Deportivo La Guaira, vincitore del coppa nazionale nel 2014 e presente in questa edizione della Copa Sudamericana).

Universidad Catolica
Esultanza dei giocatori dell’Universidad Catolica (Cile) al gol di Roberto Gutierrez. Fonte foto: ElUniverso.com

Vincono il primo round anche i cileni dell’Universidad Catolica (ultima squadra cilena ad aver disputato una finale di Copa Libertadores), che hanno la meglio sugli uruguaiani del Danubio (massimo risultato internazionale è la semifinale della Copa Libertadores del 1989) con il punteggio di 1-0 racimolando un piccolo vantaggio in vista della gara di ritorno. A decidere il match è un guizzo del centravanti cileno Roberto Gutierrez (visto in Premier League con la maglia dell’Everton), il quale sfrutta al meglio un ottimo assist di Mark Gonzalez (visto anche lui in Inghilterra con la maglia del Liverpool nella stagione 2006-07) e piazza il pallone in fondo al sacco con un preciso diagonale mancino. Termina con un pareggio per 1-1, invece, il match tra l’Universidad Catolica dell’Ecuador (al top del calcio nazionale ecuadoregno tra gli anni ’70 e ’80) e i Venezuelani del Deportivo La Guaira. Ad aprire le danze sono proprio i padroni di casa, che passano in vantaggio grazie al calcio di rigore realizzato dal capitano Facundo Martinez (centrocampista argentino ex River Plate) e assegnato per un fischio molto generoso del direttore di gara per un presunto fallo ai danni di Bruno Vides (centravanti albiceleste in prestito dal Lanus), mentre la rete del definitivo pari arriva all’82esimo minuto di gioco, quando il difensore Daniel Benitez (ex Deportivo Tachira) finalizza al meglio un’ottima sponda di un compagno di squadra sugli sviluppi di un calcio piazzato. Infine termina con un pareggio a reti inviolate la partita tra i Venezuelani del Carabobo (club nato nel 1997 ma già arrivato sul palcoscenico internazionale) e i Colombiani del Deportes Tolima (vincitore della coppa nazionale nel 2014), risultato che rinvia il verdetto finale ai prossimi novanta minuti.

Universidad Catolica (Ecu)-Deportivo La Guaira (Ven) 1-1 (Martinez; Benitez)

Universidad Catolica (Cile)-Danubio (Uru) 1-0 (Gutierrez)

Carabobo (Ven)-Deportes Tolima (Col) 0-0

Oriente Petrolero (Bol)-Club Nacional (Uru) 0-3 (Aja, Barcia, Raldes (ag))

Universitario de Deportes (Perù)-Deportivo Anzoategui 3-1 (Gimenez, Romero, Alemanno; Ortiz)

 

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Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.