Nella prima giornata del final round dell’East Asian Cup (competizione riservata alle nazionali dell’est asiatico) partono bene le due Coree, che cominciano la loro avventura nel final round subito con i tre punti.
Successo inaspettato per la Corea del Nord, che conferma le ottime cose fatte vedere nel corso del secondo turno di qualificazione (clicca qui per rivivere le emozioni delle tre giornate) sconfiggendo all’esordio il più quotato Giappone con il punteggio di 2-1. Nonostante ciò la partita si mette subito in salita per la selezione nordcoreana che va subito sotto al minuto 3, quando Yuki Muto (centravanti degli Urawa Red Diamonds) raccoglie un ottimo cross del compagno di squadra Wataru Endo (terzino dello Shonan Bellmare), brucia sul tempo il diretto avversario ed infila il pallone in fondo al sacco con una zampata. Nella ripresa, però, il copione cambia radicalmente, infatti la Corea del Nord prende coraggio e comincia ad impensierire gli avversari mentre il Giappone si vede costretto il baricentro. Risultato? i “Chollimas” prima riescono a riequilibrare il match con un ottimo diagonale di Ri Hyok-Chol, bravo nel raccogliere una preziosa sponda di testa di Pak Hyon Il (21enne centravanti dell’Amrokgang) e freddare il portiere avversario Nishikawa Shusaku (portiere del Urawa Reds e che ha preso parte alla spedizione giapponese alle Olimpiadi del 2008), e poi effettuano il sorpasso con la specialità della casa di Pak Hyon Il, che veste i panni di goleador ed infila il pallone in fondo al sacco con un maestoso colpo di testa.
Nell’altro match in programma comincia bene la sua avventura anche la Corea del Sud, che risolve la pratica Cina con un tranquillo 0-2. Dopo un primo tempo praticamente dominato, i “Reds” finalizzano la grande mole di gioco prodotta a cavallo tra fine primo tempo e l’inizio della ripresa: prima arriva la rete del vantaggio firmata da Kim Seung-Dae (centravanti di proprietà dei Pohang Steelers), il quale raccoglie un ottimo passaggio filtrante di Lee Jae Sung (mediano dei Jeonbuk Hyundai Motors e prodotto della Korea University) ed infila il portiere avversario con un comodo tiro da due passi, e poi quella del definitivo raddoppio che porta la firma di Lee Jong-Ho (soprannominato “Gwangyang Rooney”), bravo nel superare il portiere avversario con una sorta di scavetto ed ad appoggiare successivamente il pallone in rete in estirada.
Corea del Nord-Giappone 2-1 (Ri Hyok-Chol, Pak Hyon Il; Muto)
Cina-Corea del Sud 0-2 (Kim Seung-Dae, Lee Jong-Ho)
Classifica: Corea del Sud e Corea del Nord 3, Giappone e Cina 0.