Champions League: tris per Astana e Dinamo, Videoton ai supplementari, pazzo Steaua

Tris per la Dinamo Zagabria (www.facebook.com/dinamo)

Seconda giornata di match valevoli per il ritorno del secondo turno dei preliminari Champions. Dopo i verdetti di ieri, oggi hanno strappato il pass per il terzo turno i kazaki dell’Astana (affronteranno l’Helsinki), il Lech Poznan (troverà il Basilea), la Dinamo Zagabria (ci sarà il Molde), lo Steaua (contro il Partizan), il Videoton (contro il Bate Borisov) e il Qarabag (lo aspetta il Celtic).

ASTANA – MARIBOR 3-1 (12′ Dzolchiyev, 43′ Canas, 58′ Twumasi; 39′ Rajcevic) Rimonta riuscita all’Astana: i kazaki, sconfitti immeritatamente all’andata in Slovenia per 1 a 0, sul campo (sintetico) di casa riescono a battere il più esperto Maribor (l’anno scorso approdò alla fase a gironi di Champions, due anni fa a quella dell’Europa League). L’Astana passa dopo una decina di minuti grazie  all’esterno Dzholchiyev pronto a ribadire in rete dopo la respinta di Jasmin Handanovic (cugino dell’interista Samir) su tiro a giro dal limite del 20enne Zukhov (di proprietà dello Standard Liegi). I gialloviola trovano, letteralmente, il pareggio una mezz’ora dopo grazie ad una papera del portiere di casa Loginovski che smanaccia un corner di Ibrahimi (meteora del Cagliari) regalando il gol al centrale Rajcevic. L’Astana reagisce subito sfiorando il gol con un destro potente ma alto di Nuserbayev e trovandolo a pochi secondi dall’intervallo con un destro da fuori area, sporco e deviato, del colombiano Canas. Alla ricerca del gol qualificazione (col 2-1 passerebbero gli sloveni) l’Astana fa la partita grazie soprattutto al giovane ghanese Twumasi che segna il definitivo 3-1 deviando in rete con un delicato tocco di destro un cross dalla sinistra. Il Maribor si lancia all’attacco a cercare il gol qualificazione che, nonostante l’Astana rimanga in dieci per più di venti minuti per il doppio giallo a Canas, viene sventato da due interventi di Loginovski sui tentativi di Ibrahimi e Mendy.

FOLA – DINAMO ZAGABRIA 0-3 (29′ 40′ Pjaca, 75′ Rog) Dopo il sorprendente pareggio a Zagabria (1-1 passando in vantaggio per primi e in dieci nell’ultima mezz’ora di gioco), i lussemburghesi speravano nell’impresa di passare il turno. Un sogno spezzato dai croati che questa volta scendono in campo con 3 titolari dicersi rispetto ad una settimana fa (l’argentino Sigali e il rumeno Matel in difesa, il capitano Ademi in mediana) e senza sottovalutare gli avversari chiudendo il discorso già nel primo tempo con una doppietta di Marco Pjaca (primo gol con un destro di prima su punizion del portoghese Machado, secondo in proprio con un destro a giro sul secondo palo dopo doppia finta in area) successiva a diversi tentativi dell’algerino Soudani, in gran forma. Il Fola nella ripresa vorrebbe salvare l’onore evitando la sconfitta ma là davanti Sami Hadji (figlio dell’ex stella della nazionale marocchina Mustapha) è lasciato troppo solo e l’unico tentativo degno di nota è del numero dieci Dallevedove, sventato dall’ex Genoa Eduardo; arriva invece il tris croato col neoentrato Rog (classe ’95), su assist del coetaneo Pjaca (cercato da Milan e Bologna), man of the match.

STEAUA BUCAREST – TRENCIN 2-3 (57′ Muniru, 60′ rig. Tadè; 13′ 84′ Wesley, 21′ Bero) Dopo la sconfitta per 2 a 0 in Slovacchia lo Steaua sperava in una serata decisamente più tranquilla. E invece il primo tempo a Bucarest è un incubo per i rumeni, con le fattezze del 23enne brasiliano Jairo che mette in croce la difesa di casa propiziando i due gol slovacchi in sette minuti: prima scatta sulla sinistra e dal fondo serve nell’area piccola il connazionale (classe ’96) Wesley. Piove sul bagnato per i rumeni che perdono per infortunio Stanciu (entra l’algerino Hamroun, a segno all’andata), subiscono il raddoppio ancora a causa dello sgusciante Jairo (che sempre dalla sinistra salta Papp e mette in area dove questa volta insacca il 19enne Bero), e alla mezz’ora per infortunio devono fare a meno pure di capitan Varela (entra il terzino Rapa, l’ex Chievo Papp passa centrale). I rossoblù si riprendono solo nel finale di tempo con un colpo di testa di Hamroun fuori di poco e un salvataggio sulla linea di porta di Ramon che strozza in gola la gioia del tocco vincente a Tadè. Ad inizio ripresa gli slovacchi vanno vicini al tris (l’olandese Van Kessel impegna Cojocaru) ma a sorpresa in tre minuti lo Steaua ribalta tutto: il ghanese Muniru (fratello minore di Muntari) azzecca un gran destro da fuori area poi Hamroun si guadagna un rigore, trasformato da Tadè. Il Trencin è in ginocchio e pare al tappeto del tutto dopo il doppio giallo subito ad un quarto d’ora dalla fine del centrale Rundic; invece reagisce segnando il 2-3 a cinque minuti dalla fine con una copia del primo gol, Jairo dalla sinistra mette sul primo palo dove Wesley (questa volta di testa) colpisce. In chiara crisi di panico lo Steaua difende in maniera nervosa e regala una palla gol a Bero che solo davanti a Cojocaru tocca debolmente sfiorando la qualificazione.

VIDEOTON – THE NEW SAINTS 1-1 (107′ Gyurcso; 78′ Williams) The New Saints, club campione di Galles, sfiora davvero la santità (calcistica). Dopo l’onorevole sconfitta interna di una settimana fa, i gallesi si presentavano senza troppa fiducia in Ungheria per sfidare i campioni del Videoton (due anni fa approdò ai gruppi di Europa League). Primo tempo scontato con i gallesi sulle loro aspettando il varco per colpire gli avversari che invece attaccano con regolarità impegnando più volte il portiere inglese Harrison, decisivo nel tenere la porta inviolata fino all’intervallo. Col passare del tempo però gli ungheresi sembrano accontentarsi. Stesso copione ad inizio ripresa con i tentativi ripetuti del Videoton (il portoghese Oliveira su tutti) frustrati da un Harrison versione saracinesca. All’ora di gioco ecco i primi spazi lasciati dai padroni di casa e le prime occasioni per i gallese: prima Wilde (capocannoniere di tutti i tempi del club) vede un tiro a botta sicura respinto poi nel finale il neoentrato Matthew Williams (vivaio Manchester United) con un tocco facile sottoporta su assist di Mullan dalla destra ammutolisce lo stadio Sostoi e manda il match ai supplementari. L’extra time è un assedio ungherese all’area dei gallesi che hanno però un’occasione all’inizio del secondo supplementare (l’inglese Finley ci prova, para Danilovic); un minuto dopo fine dei sogni gallesi perchè segna, come all’andata, Gyurcso su assist di Oliveira.

RUDAR PLJEVLJA – QARABAG 0-1 (57′ Reynaldo) Dopo lo 0-0 dell’andata anche al ritorno gli azeri del Qarabag e i montenegrini del Rudar dimostrano di equivalersi. Primo tempo alla pari con occasioni da parte dei padroni di casa (Vlahovic e l’attaccante 19enne Vukovic) e da parte ospite (in avvio il brasiliano Reynaldo spreca un paio di buone chances). E’ ad inizio ripresa che si spezza l’equilibrio: un cross teso dalla sinistra dell’albanese Agolli è perfetto per l’accorrente Reynaldo che irrompe sul primo palo e con una zampata di destro insacca il vantaggio. Il fortino montenegrino si sfalda e l’insormontabile ostacolo di due gol da segnare immobilizza il Rudar che di fatto non va mai veramente vicino alla segnatura.

LECH POZNAN – SARAJEVO 1-0 (6′ Douglas) Ipotecata già all’andata a Sarajevo, il Lech Poznan (senza le giovani stelle Linetty e Kownacki) ratifica il passaggio al terzo turno con una vittoria di misura, col minimo sforzo, in casa. I bosniaci alla vigilia si erano attaccati ai precedenti dello scorso anno in cui passarono due turni grazie a due vittorie per 3-1 in trasferta. Sogni spezzati dal gol in avvio del terzino scozzese Douglas, una punizione perfetta sul primo palo. Barbaric e Benko impegnano un paio di volte il portiere dei polacchi Buric (bosniaco) ma il Lech controlla il vantaggio senza patemi e, tra una sostituzione e l’altra, passa il turno.

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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