Terremoto in seno alla nazionale olandese: Guus Hiddink si è dimesso da allenatore degli Oranje. La brutta annata trascorsa sulla panchina dell’Olanda, la stessa con la quale ottenne un ottimo quarto posto a Francia’98, lo hanno indotto ad abbandonare l’incarico. La permanenza di Hiddink era stata già messa in serio dubbio prima del match – poi vinto – contro la Lettonia dello scorso 12 giugno: nel caso non fossero arrivati i tre punti, l’ex allenatore del PSV Eindhoven sarebbe stato molto probabilmente esonerato.
Il cammino fin qui compiuto sulla strada verso Francia’16, d’altronde, mette Hiddink con le spalle al muro. Ereditata la squadra da Van Gaal dopo l’ottimo bronzo colto ai recenti mondiali brasiliani, Guus ha chiuso la prima parte del girone di qualificazione all’Europeo transalpino con un misero terzo posto – piazzamento che non consentirebbe l’accesso diretto alla fase finale del torneo – senza riuscire a dare un’identità ad una squadra che, ad onor del vero, sembra non averlo mai seguito.
La panchina dell’Olanda è stata affidata ora a Danny Blind, vice-allenatore degli Oranje negli ultimi tre anni, alla prima esperienza da head-coach. La federazione olandese, quindi, ha operato una scelta coraggiosa ma all’insegna della continuità, visto che l’ex terzino dell’Ajax (padre di Daley, nazionale olandese in forza al Manchester United) ha affiancato Van Gaal durante il fruttuoso biennio che ha portato alla conquista del terzo posto a Brasile’14.