FRANCIA . Con la finale di Coppa di Francia, è definitivamente calato il sipario sulla stagione del calcio francese. Una stagione che ha premiato il PSG in tutte le competizioni ed ha riservato, come di consueto, sorprese e delusioni. Andiamo a dare i voti.
PSG 8,5. In Francia ha vinto tutto, pur senza entusiasmare come in passato. Merita un voto alto, benchè ai parigini la Champions League sia sempre indigesta e questo vada ad influire sul giudizio finale.
LIONE 8. Considerate le aspettative, quello del Lione è stato un campionato strepitoso che gli ha permesso di combattere con il PSG fino alla fine. Da dimenticare le Coppe, in particolare l’eliminazione in Europa League ad opera dell’Astra Giurgiu.
MONACO 7,5. Stagione a due facce, ma comunque positiva. Terzo posto finale, semifinale di Coppa di Lega e quarti di Champions League dove a fermarlo sono stati più gli arbitri che i bianconeri.
MARSIGLIA 7. Una media tra il 9 per la prima parte di stagione ed il 5 per la seconda. Resta in corsa fino al 90′ dell’ultima giornata per il podio, ma rimane con un pugno di mosche in mano (Coppe comprese).
SAINT-ETIENNE 7. Un risultato finale in linea con le ambizioni di inizio stagione e una qualificazione per la prossima Europa League che, una volta ogni tanto, andrebbe affrontata con la massima concentrazione.
BORDEAUX 6,5. Un “Marsiglia” in tono minore. Nelle prime settimane, in Francia, si parlava dei girondini come dei principali rivali del Psg. Dopo nove mesi, si qualfiicano per l’Europa League esclusivamente grazie al triplete di Ibra e compagni.
MONTPELLIER 6,5. Alla prima stagione “piena” dopo il suo ritorno in panchina, Courbis ha svolto un lavoro dignitoso, mollando solo nelle ultime giornate. La sua avventura a Montpellier, però, potrebbe finire qui.
LILLE 5. Reduce dal terzo posto dello scorso anno, il Lille aveva ben altri obiettivi. Chiude a metà classifica una stagione insipida, con l’unico sussulto della semifinale di Coppa di Lega.
RENNES 5. Montanier deve ancora dimostrare in Bretagna quanto di buono fatto in Spagna. Con l’arrivo dell’inverno, il Rennes si è sciolto, disputando una stagione anonima.
GUINGAMP 7,5. I rossoneri chiudono con due rammarici: l’eliminazione in Europa League contro la Dinamo Kiev ed il ko nella semifinale di Coppa di Francia contro l’Auxerre. Avesse superato questi due scogli, sarebbe stata una stagione strepitosa.
NIZZA 6. Il piazzamento finale è in linea con le previsioni di inizio stagione, tuttavia la squadra di Puel (contestatissimo dalla tifoseria) ha sempre dato l’impressione di giocare al di sotto delle proprie potenzialità.
BASTIA 7. Salvezza conquistata con largo anticipo e finale di Coppa di Lega. La stagione dei corsi può dirsi positiva sotto tutti gli aspetti. E il prossimo anno arriva il derby contro il Gazelec.
CAEN 6,5. Partiti con l’obiettivo della salvezza, i rossoblu hanno passato un autunno da incubo, con la scure di un eventuale retrocessione a tavolino che incombeva sulla testa. Nonostante ciò, salvezza facile e anticipata.
NANTES 5,5. Una squadra dal blasone dei canarini non può accontentarsi di una stagione così anonima. Troppo pochi 45 punti per strappare una suffcienza.
REIMS 6. Il Reims il 6 lo strappa per la salvezza, unico obiettivo di inizio campionato, ma per i suoi tifosi è stata una stagione veramente sofferta.
LORIENT 6. C’era grande attesa per la prima stagione post-Gourcuff. Alla resa dei conti, il Lorient può tirare un sospiro di sollievo.
TOULOUSE 5. Nonostante la permanenza in Ligue 1, una rosa come quella del Toulouse non può ritrovarsi a combattere fino alle ultimissime giornata per la salvezza. Toccato (quasi) il fondo, ora i violets possono ripartire.
EVIAN 5. La scorsa estate, tutti i media avevani pronosticato la retrocessione, tuttavia fino agli ulitmi due mesi di campionato l’Evian sembrava in grado si salvarsi. Lo sciagurato finale, però, priverà la Ligue 1 di un big delle conferenze stampa come il tecnico Dupraz.
METZ 4,5. Continua l’ascensore del Metz, tornato in Ligue 2 dopo il doppio salto dal National. Malouda e compagni sono finiti presto nella zona rossa e non sono più riusciti ad uscirne.
LENS 4,5. Le incertezze societarie non potevano non ripercuotersi sulla formazione di Kombouaré, troppo giovane ed inesperta per strappare una salvezza che sarebbe stata paragonabile ad un miracolo sportivo.