Fenerbahce “made in Italy”: Terraneo nuovo direttore sportivo

Dopo Mancini e Prandelli, esperienze in chiaroscuro sulla panchina del Galatasaray, un altro italiano riprova a cercare fortuna nella Super Lig turca. Questa volta è il Fenerbahce a puntare sull’italianità, non in panchina bensì a livello dirigenziale: i gialloblù hanno ufficializzato oggi l’accordo con Giuliano Terraneo che ricoprirà la carica di direttore sportivo, contratto triennale. Questo il comunicato ufficiale del club: “L’italiano Giuliano Terraneo sarà il direttore sportivo del nostro club: auguriamo a Terraneo, che in precedenza aveva lavorato per l’Inter come direttore sportivo per numerosi anni, un grande successo per il suo nuovo impiego”.

Terraneo non è un nome altisonante nel calcio italiano degli ultimi tempi, ma è senza dubbio un competente addetto ai lavori. 61enne brianzolo è stato uno dei migliori portieri italiani degli anni ’80: una decina di stagioni in serie A con le maglie di Torino, Milan e Lecce in mezzo alle quali rifiuta addirittura, per motivi familiari, un’offerta del Manchester United di Alex Ferguson (a cui fu segnalato dall’ex compagno in rossonero Wilkins).

La carriera di direttore sportivo comincia a Monza, dove iniziò a giocare, poi nel ’98 approda alla Lazio voluto dall’allora direttore generale Velasco; nel 2000 è all’Inter “braccio destro” di Lele Oriali e svolge un ruolo importante nel rapporto col Galatasaray per l’approdo in neroazzurro di Emre (che ritroverà in squadra) e Okan Buruk. Ora il ritorno al Fenerbahce; sì ritorno, perchè Terraneo era già stato collaboratore dell’allora tecnico (2006-2008) del Fenerbahce Zico; lo stesso brasiliano, proprio oggi ospite dell'”Istanbul Bilgi University”, ha sottolineato come lui non abbia nulla a che vedere con questo accordo: “Non sento Terraneo dal 2007, era un mio collaboratore, io non c’entro nulla, è un caso che io sia qui oggi perchè questo invito mi è arrivato 2-3 mesi fa”.

A Terraneo ora il delicato compito di ricostruire una squadra che ha fallito la conferma del titolo vinto l’anno scorso; difficile la riconferma di Kartal, iniziano già a girare i nomi dei successori tra cui gli italiani Roberto Di Matteo e Luciano Spalletti. Queste le prime parole del nuovo ds: “Ringrazio il presidente dell’offerta che ho accettato per l‘enorme potenziale che vedo qui; penso che qui si possa fare un buon lavoro portando a questo club un’organizzazione come quella presente nei club più importanti. Dobbiamo tornare subito a vincere e rappresentare al meglio il nostro club nel mondo, a testa alta. Il mio lavoro? Sono stato un giocatore, il direttore sportivo è un bel ruolo di costruttore di ponti tra la squadra e la dirigenza. Cercherò di farlo con l’esperienza, la conoscenza del calcio e manageriale che ho raccolto in questi anni”.

[foto da www.haberturk.com]

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(Ar)redattore per Tce dal marzo 2014, seguo in particolare i campionati dell'Est europeo come Polonia, Turchia e Grecia. Genovese, esterofilo, aspirante osservatore, sospirante milanista.
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