Russia: Zenit, il titolo è a sei punti. Krasnodar sogna la Champions

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RUSSIA– Quattro giornate alla fine della RPL, e lo Zenit è ancora saldamente al comando del campionato, con sei punti di vantaggio sul Krasnodar inseguitore. Un vantaggio che prima della ventiseiesima giornata ammontava ad otto punti, ma che si è ridotto dopo i rispettivi match. In quello che è il derby di Russia, i piteriani hanno impattato sull’1-1 alla Oktrytie Arena contro lo Spartak. Al vantaggio dei biancorossi allenati da Yakin, messo a segno dal brasiliano Romulo con un bel colpo di testa (48′), ha risposto l’uomo della provvidenza, Hulk, che nel recupero vince un duello fisico con Joao Carlos, e di sinistro fulmina capitan Rebrov per il pareggio. Vince invece il Krasnodar, che piega l’Arsenal Tula con un secco 0-3: dopo un inizio più sofferto del previsto, i neroverdi sbloccano la sfida con un goal di Shirokov, che poi nella ripresa dà il via all’azione che porta al raddoppio di Ari. Nel finale, poi, succede di tutto: l’Arsenal sbaglia il rigore che avrebbe riaperto la sfida (bravo Dykan a parare la conclusione di Korytko), quindi Laborde cala il tris, sempre su rigore.

Prova a stare in scia al secondo posto il CSKA, che si sbarazza per 3-1 dell’Ural tra le mura amiche. Ad aprire la sfida è Natcho, che trasforma l’ennesimo calcio di rigore della stagione e sale a quota undici centri. Nella ripresa, tra il 62′ ed il 64′ i moscoviti vanno a segno due volte, prima con il prodotto della casa Dzagoev e poi con il bulgaro Milanov. Solo per le statistiche il goal della bandiera di Sapeta all’86’. I soldati salgono a 54 punti, a -4  dal secondo posto che permetterebbe di accedere ai preliminari di Champions League. Seconda piazza cui potrebbe aver detto addio la Dinamo: la sconfitta per 2-0 nel recupero di mercoledì contro l’Amkar potrebbe essere pesantissima, ed aver vanificato il successo in rimonta dei poliziotti ottenuto contro il Kuban: i cosacchi vanno in vantaggio intorno al venticinquesimo minuto con il portoghese Hugo Almeida (secondo goal consecutivo, dopo quello segnato in semifinale di Coppa di Russia), conducono la gara per circa un’ora, ma poi crollano subendo il pareggio di Douglas, e poi passando in svantaggio con lo sfortunato autogoal di Xandao. Dinamo a quota 47, Kuban fermo a 32, senza più nulla da chiedere al campionato.

Si stacca dal quarto posto (l’ultimo che permette l’accesso in Europa League) il Rubin Kazan, che allo Streltsov di Mosca lascia incredibilmente due punti per strada contro la Torpedo fanalino di coda. E dire che tutto sembrava andare per il verso giusto per i tatari, che fino al 78′ conducevano di due reti, grazie a Kverkvelia e Ozdoev. Poi il blackout clamoroso, e i bianconeri pervenivano al pareggio grazie a Kirill Kombarov (78′) e all’islandese Smarason (89′), al secondo goal decisivo dopo quello siglato allo Zenit.

Nelle zone basse della classifica, sorprendente successo del già salvo Terek all’Olimp-2 di Rostov-na-Donu contro la compagine locale. Finisce 1-0 per i ceceni, con rete all’83’ del senegalese Ablaye Mbengue, arrivato in Russia a gennaio dal Gabon e che festeggia nel migliore dei modi il proprio esordio in RPL. Infine, da segnalare il successo in rimonta del Mordovia in Baschiria contro l’Ufa (vantaggio dei padroni di casa con il brasiliano Marcinho, il club di Saransk ribalta il tutto con un colpo di testa di Perendija e una rete in mischia di Ebecilio), e l’ennesima prova deludente della Lokomotiv, ormai lontana dalle zone europee, che solo nel finale raggiunge il pareggio contro l’Amkar quartultimo: al rigore di Peev ha risposto Samedov.

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Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.
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