RAYO VALLECANO-REAL MADRID 0-2. Era segnata col cerchietto rosso la trasferta di Vallecas sul calendario di Carlo Ancelotti. Una delle squadre più in forma della Liga, tre vittorie di fila (quattro nelle ultime cinque), il Rayo Vallecano, poteva costituire un ostacolo pericoloso per il Real Madrid, ancora convalescente nonostante l’abbuffata di gol contro il Granada nella domenica di Pasqua. Alla fine i campioni d’Europa hanno sofferto un tempo per poi dilagare nella ripresa: 0-2 il finale che, visto il numero di palle gol, poteva essere anche più rotondo. Il Barcellona resta lontano quattro punti in classifica, ma si rivede la luce al Bernabeu, soprattutto in ottica Champions League.
Resta superbo il primo tempo disputato dal Rayo, al gran completo fatta eccezione per Baptistao: Trashorras lucidissimo in cabina di regia, Bueno pericolosissimo tra le linee, Embarba devastante a sinistra, Kakuta che sfornava giocate da campionissimo, Amaya e Ze Castro a mantenere la linea del pressing altissima con calma olimpica. Uno spot del gioco che ormai da anni Paco Jemez ha regalato all’undici di Vallecas, il 61% di possesso palla (non fine a se stesso visti i numerosi pericoli creati dalle parti di Casillas) contro il Real Madrid dopo i primi 45 minuti sarà qualcosa di difficilmente superabile.
Alla lunga, però, è venuto fuori il potenziale offensivo “illegale” del Madrid. Sono bastati pochi minuti del secondo tempo per capire che la musica era cambiata in modo quasi brusco. Le occasioni sono fioccate copiose, in mezzo anche un clamoroso torto arbitrale: Amaya stende Ronaldo dopo un dribbling a rientrare del portoghese (che si sarebbe trovato solo davanti a Cobeno) per l’arbitro è simulazione di CR7. Non aspettava altro il pubblico di Vallecas che, dal primo minuto, ha sbeffeggiato Cristiano con ululati e imitazioni, anche simpatiche, del suo celeberrimo “Sii”. Non aspettava altro anche il Pallone d’Oro che, di solito, in queste situazioni ambientali si esalta.
Così, Cristiano Ronaldo ha scelto Vallecas per siglare il gol numero 300 con la maglia del Real Madrid, il numero 37 in questo campionato: colpo di testa in tuffo sull’assist di Carvajal (che risponde sul campo all’ingaggio di Danilo, uno che da molti è dato come il futuro titolare a destra) ed esultanza provocatoria. Nulla di nuovo, conosciamo la personalità e il carattere dell’ex United. Ancelotti, insolitamente parecchio nervoso nei confronti dell’arbitro, il sospiro di sollievo definitivo lo ha poi tirato al 73′: ancora Ronaldo protagonista, stavolta in versione assist-man dopo un grande spunto sulla destra. James Rodriguez, che ha vinto oggi il ballottaggio con Isco ma domenica con l’Eibar sarà squalificato, celebra il suo ritorno in campo con un gran sinistro piazzato sul palo opposto.
Tra giocate pregevoli di Bale (che ha giocato nonostante un problema a un dito del piede destro), una gran parata di Casillas su Manucho (il capitano si accomoderà in panchina sabato al Bernabeu), e le magie di Kroos e Modric gli ultimi minuti scorrono via quasi piacevoli, grazie anche al solito grande spettacolo riservato dai bukaneros, il gruppo più conosciuto dei tifosi di casa. Ancelotti se lo gode, Jemez raglia in panchina ma non può proprio pretendere di più dai suoi ragazzi.
RAYO VALLECANO-REAL MADRID 0-2: 68′ Ronaldo, 73′ James Rodriguez