BULGARIA-ITALIA 2-2 – Campionati fermi, le coppe danno appuntamento al mese prossimo con tre squadre in gioco tra Champion ed Europa League, segnali che fanno ben sperare. Stasera tocca all’Italia di Conte, trasferta in Bulgaria accompagnata da varie polemiche. Si è tanto parlato delle condizioni di Marchisio, meno gravi del previsto, altrettanto si è discusso degli oriundi. Due facce nuove stasera nelle fila azzurre. Vazquez ed Eder partono dalla panchina, Conte si affida al suo 3-5-2: Sirigu; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Candreva, Verratti, Bertolacci, Antonelli; Zaza, Immobile. Piove a Sofia, i padoni di casa fanno a meno di Bojinov: Mihaylov; Bodurov, Y. Minev, Manolev, A. Aleksandrov; Alexandrov, Gadzhev; Milanov, Popov, Dyakov; Micanski. Gli azzurri partono a mille all’ora, subito un errore di Immobile sotto porta (non sarà l’ultimo), Mihaylov si salva. L’appuntamento con il vantaggio è solo rimandato visto che al quarto minuto arriva l’autorete di Minev sul cross dalla mancina di Bertolacci.
Avvio incoraggiante dell’Italia, la reazione dei padoni di casa però non si fa attendere e – complice un mezzo buco di Bonucci – Popov traduce nel sacco il suggerimento di Manolev. Bene in avanti, male in difesa, Conte si è lamentato non poco nella prima fase e diventa una furia quando al minuto 17 arriva il sorpasso. Ancora Popov, splendida la gara del numro dieci, palla larga per Minev e poi in mezzo dove Micaski batte Sirigu. Terribile la serata di Immobile, che avrebbe quasi subito la palla per rimettere le cose in ordine da due passi. Giungiamo al ventesimo, la gara prosegue divertente ma ricca di sbagli, l’Italia sembra aver smarrito la verve di inizio gara dopo il tremendo uno-due avversario. Molto Male Immobile, come abbiamo detto, ma Zaza certamente non lo aiuta. Dall’altra parte invece è molto ispirato Popov, al 36esimo il fantasista del Kuban Krasnodar centra la travera con una punizione ben calciata. Il primo tempo di Sofia si chiude con la Bulgaria avanti, non la gara che Conte si sarebbe aspettato.
Decisamente meglio il secondo tempo azzurro, fioccano le occasioni e Immobile si riabilita parzialmente rendendosi pericoloso. Ci prova anche Verratti con una botta dal limite, il ct capisce il momento e manda dentro Eder. Dopo un forcing tremendo, l’Italia trova finalmente il pari e lo fa con il nuovo entrato. Gol che non dimenticherà facilmente, segnatura di classe, stop, controllo e tiro che finisce sul secondo palo. Splendido. Adesso l’inerzia è a favore degli azzurri, Gabbidini – entrato al posto di Antonelli – fallisce la palla del match strozzando al cospetto di Mihaylov. L’Italia non ha impressionato ma ha salvato la faccia grazie a uno degli uomini più discussi in questi giorni. Oriundi sì/oriundi no, l’Italia è divisa sulla falsa riga de “La Terra dei Cachi”. Ci è mancato poco però che andasse in scena un altro celebre pezzo di Elio e Le Storie Tese: il “Pippero”.