Tanti anni in Serie A e un magico scudetto a Roma: si ritira a soli 29 anni | Oggi è dipendente dall’alcool

La Roma campione d'Italia del 2001 - Ansa - Tuttocalcioestero.it
Questa è la storia di un ex protagonista del calcio italiano che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha intrapreso nuove attività
I tifosi e gli appassionati di calcio si domandano spesso che fine facciano o abbiano fatto i grandi protagonisti del passato, quelli che hanno lasciato a vario titolo un segno profondo nel mondo del calcio.
L’obiettivo di molti ex calciatori consiste nel riuscire a rimanere, ovviamente con altri ruoli, in un ambiente che conoscono alla perfezione e di cui custodiscono qualche segreto o inediti retroscena.
Qualcuno si reinventa commentatore televisivo, oppure opinionista a bordo campo. Altri, la stragrande maggioranza, tentano la carriera di allenatore mentre in percentuale minore puntano ad entrare nei club con dei compiti dirigenziali.
Esiste però una folta schiera di ex calciatori che dopo aver appeso gli scarpini al chiodo del pallone non hanno voluto più sentir parlare scegliendo di dedicarsi ad attività commerciali o di natura più strettamente imprenditoriale.
Ex Roma, l’addio al calcio è definitivo: tifosi spiazzati
Nella stagione 2000-2001 la Roma allenata da Fabio Capello e guidata dal presidente Franco Sensi conquistò il terzo e per ora ultimo scudetto della sua storia. Molti dei protagonisti di quella impresa sono rimasti legati al club capitolino.
Dal capitano Francesco Totti a Vincent Candela passando per Marco Delvecchio e Marcos Cafu, quasi tutti seguono ancora con grande interesse le vicende della squadra giallorossa. Uno di loro ha invece cambiato radicalmente abitudini e ambiente.

Ex Roma, la scelta controcorrente: una scelta rivoluzionaria
Stiamo parlando dell’ex centrocampista giapponese Hidetoshi Nakata, che in quella stagione magica diede un contributo importante alla conquista dello scudetto realizzando un gol di vitale importanza nella sfida tricolore contro la Juventus. Ritiratosi a soli 29 anni, Nakata è tornato in Giappone e lì è diventato un affermatissimo imprenditore nella diffusione del sakè, la bevanda tradizionale del Sol Levante.
Nel 2015 ha creato Sakenomy, un’app per sakè. “L’applicazione aiuta i consumatori ad approfondire il loro interesse per il sakè“, ha dichiarato ai microfoni di Fanpage.it. Nakata però non ha guadagnato molto da questa sua iniziativa, anche perché l’obiettivo non era quello: “Ho dedicato più di 10 anni a trovare differenti modi per sostenere l’industria del sakè e non ho guadagnato niente. Lo faccio solamente perché mi piace farlo. Semplicemente non mi sembra giusto fare qualcosa semplicemente per fare soldi o per la reputazione“.