Era il futuro di Inter e Nazionale: oggi vive con 15 euro al giorno | La sua carriera non è andata come previsto

Inter/ fonte Facebook- tuttocalcioestero.it
Da gioiellino interista e della nazionale azzurra, alla vita con appena 15 euro al giorno: una carriera che non è andata come previsto.
Nel mondo del calcio, non è raro vedere giovani talenti etichettati come dei fuoriclasse assoluti sin dai primi passi nel professionismo. Tuttavia, non tutti riescono a mantenere le altissime aspettative. Alcuni calciatori, pur avendo talento, non riescono a trasformarlo in una carriera all’altezza del potenziale mostrato in gioventù. Le cause possono essere molteplici: infortuni, scelte sbagliate, pressioni psicologiche, ambienti poco favorevoli o semplicemente mancanza di continuità.
E’ ovvio dunque che oltre al talento e alle doti tecniche, è fondamentale anche mentalità, gestione e fortuna. Il calcio, spesso crudele, non aspetta nessuno, e trasformare il potenziale in successo concreto resta una sfida riservata a pochi. Per ogni campione affermato, ci sono decine di promesse mai sbocciate.
Una di queste ad esempio è stata questa vecchia conoscenza interista. Etichettata da tutti come il futuro del club meneghino e della nazionale azzurra, la sua carriera non è andata come previsto, non riuscendo dunque mai a sbocciare del tutto. Oggi vive con 15 euro al giorno, in un posto dove la vita non costa molto.
Un talento mai sbocciato
Qualche anno fa uno dei prospetti più importanti del calcio italiano era senza dubbio Samuele Longo. Cresciuto nelle giovanili interiste, fin da subito tifosi e addetti ai lavori pensavano di essere di fronte ad un potenziale fuoriclasse.
E invece la sua carriera non ha mai spiccato il volo, come spiegato proprio dal diretto interessato di recente ai microfoni di tuttosport. ”Non sono mai riuscito ad avere continuità. Non mi ha aiutato nemmeno ogni anno essere spostato quando non avrei voluto”.

Un’esperienza… economica
Longo ha raccontato poi di una delle esperienze della sua carriera, quella in Grecia, dove sportivamente le cose non andavano al meglio, ma dal punto di vista economico il tutto era molto soddisfacente. Di seguito le sue parole.
”A livello di stadi e strutture, togliendo le top, tutto è lasciato un po’ andare, anche l’organizzazione non era il massimo. Se ti adatti in Grecia, fai la bella vita. Le persone si godono la compagnia e i momenti del giorno, in più è una nazione molto economica. Con 15 euro, ricordo perfettamente, cenava tutta la famiglia“.