PSG-OM va oltre il campo, insulti pesantisssimi sugli striscioni dedicati a Rabiot e a sua madre

striscione contro Rabiot

striscione contro Rabiot

La vittoria per 3-1 del Paris Saint-Germain contro l’Olympique Marsiglia non lascia spazio a dubbi: la Ligue 1 è ormai nelle mani della squadra di Luis Enrique. Con 19 punti di vantaggio, la corsa al titolo sembra già decisa. Ma mentre in campo il PSG imponeva la sua superiorità, sugli spalti si consumava un episodio che nulla aveva a che fare con il calcio giocato.

A catalizzare l’attenzione della tifoseria parigina non è stato il successo della squadra, ma il ritorno di Adrien Rabiot, ex enfant prodige del club ora in forza all’OM. Il suo trasferimento estivo al grande rivale non è stato dimenticato, e il pubblico del Parco dei Principi ha colto l’occasione per farglielo pesare. Il centrocampista francese ha trovato un’accoglienza ostile, ma ciò che ha lasciato il segno è stato il contenuto dei messaggi esposti dalla frangia più estrema dei tifosi.

Mamma Veronique nel mirino dei tifosi

Slogan e insulti hanno colorato gli striscioni rivolti a Rabiot e a sua madre, Veronique, storicamente coinvolta nelle decisioni di carriera del figlio. Uno dei messaggi più riprovevoli recitava: “La promiscuità si trasmette di madre in figlio”, accompagnato da un disegno dei due. Un altro, ben più esplicito e visibile nella parte alta dello stadio, dichiarava: “Lealtà per gli uomini, tradimento per le p….e”.

Rabiot striscione psg contro la madre

Il rapporto tra il PSG e la famiglia Rabiot si era incrinato già nel 2019, quando il centrocampista lasciò il club per trasferirsi alla Juventus. La frustrazione dei tifosi, che lo consideravano una bandiera in potenza, si è riaccesa con il suo approdo a Marsiglia. Ma la rivalità sportiva ha lasciato spazio a una violenza verbale che ha oltrepassato i limiti del tifo organizzato.

Dalla società parigina, al momento, nessuna presa di posizione ufficiale. Sul campo, il PSG ha fatto il suo dovere, ma fuori dal rettangolo di gioco la serata ha lasciato un’ombra difficile da ignorare. Il calcio francese si trova ancora una volta di fronte a una domanda scomoda: dove finisce la passione e dove inizia l’odio?