Premier League

Il Newcastle spezza la maledizione: batte il Liverpool e vince un trofeo nazionale dopo 70 anni!

Un’attesa lunga settant’anni. Il Newcastle riscrive la storia, piega il Liverpool e conquista la Carabao Cup, riportando un trofeo domestico a St. James’ Park per la prima volta dal 1955. Wembley si tinge di bianco e nero, mentre il Liverpool, campione uscente, incassa la seconda delusione in pochi giorni dopo l’eliminazione in Champions League. L’effetto del k.o. contro il PSG pesa come un macigno sulle gambe e sulle menti dei ‘reds’, incapaci di reagire all’intensità e alla determinazione della squadra di Eddie Howe.

Il dominio del Newcastle e il crollo del Liverpool

L’inizio della gara lascia subito intendere quale sarà la trama del match. Il Newcastle impone il ritmo, costringe il Liverpool sulla difensiva e mette alla prova i riflessi di Caoimhin Kelleher, costretto a un lavoro extra già nei primi minuti. La retroguardia dei ‘reds’ vacilla, ma resiste fino al 45’, quando Dan Burn svetta più in alto di tutti su un corner battuto da Kieran Trippier e insacca di testa.

La reazione del Liverpool? Un’illusione fugace. Sei minuti dopo l’intervallo, il Newcastle trova il raddoppio con Alexander Isak, rapido a girare in rete un’azione orchestrata da Tino Livramento e perfezionata da Jacob Murphy. Il VAR si prende il suo tempo, valuta la posizione di Bruno Guimarães, ma alla fine il verdetto è chiaro: gol valido. Il sogno del Newcastle si avvicina alla realtà.

Slot cambia, ma il destino è segnato

Arne Slot, chiamato a gestire la transizione post-Klopp, prova a scuotere i suoi. Fuori Luis Díaz, dentro Darwin Núñez. Spazio anche a Curtis Jones, che sfiora subito il gol, fermato solo da un Nick Pope in stato di grazia. Il Liverpool non si arrende, ma manca lucidità e cinismo. Mohamed Salah, ancora una volta sottotono, non trova il guizzo decisivo. La fiammata arriva troppo tardi, nel recupero: Federico Chiesa accorcia al 94’, ma il VAR verifica a lungo prima di convalidare la rete. Non basta.

Kelleher si supera su Isak per evitare il tracollo definitivo, ma ormai la sorte è segnata. Il triplice fischio sancisce la fine dell’attesa: il Newcastle torna campione.

Il volto della vittoria, le lacrime della sconfitta

In tribuna, una leggenda danza. Alan Shearer, massimo marcatore della storia della Premier League, festeggia con i tifosi come non aveva mai potuto fare in campo. L’icona dei ‘magpies’ assapora il trionfo che la sua generazione non ha mai vissuto. Dall’altra parte, invece, il vuoto. Steven Gerrard e Ian Rush, simboli eterni del Liverpool, assistono impotenti alla disfatta.

Il Newcastle ha spezzato una maledizione lunga 70 anni. Il Liverpool, invece, deve rialzarsi. E in fretta. Con la Premier ancora in bilico e un gruppo da ricostruire, il vero test per Arne Slot inizia adesso.

Alfonso Alfano

Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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