Messi non va in nazionale
L’Argentina dovrà affrontare i prossimi impegni di qualificazione al Mondiale 2026 senza il suo capitano. La notizia è arrivata nella mattinata di lunedì: Lionel Messi non sarà a disposizione per le sfide contro Uruguay e Brasile. La decisione, ufficializzata dalla AFA, ha scosso il mondo albiceleste.
Tutto è cominciato qualche giorno prima, durante la partita tra Inter Miami e Atlanta United. Messi sembrava in serata di grazia, dispensando giocate d’alta scuola. Poi, un cambio di ritmo, un tiro, e subito dopo l’immobilità. Una fitta all’aduttore sinistro ha spento l’entusiasmo. Ha terminato la gara, ma il dolore non è sparito. La sua esclusione dalle convocazioni era nell’aria.
L’entità dell’infortunio non è stata specificata, ma non si tratta di un grave strappo muscolare. Lo staff medico ha preferito non rischiare, considerando il calendario fitto e il bisogno di preservare la sua condizione. Messi aveva già saltato l’ultima finestra di qualificazioni nell’agosto del 2024, a causa della lunga riabilitazione post-infortunio alla caviglia. Questa volta il numero 10 avrebbe voluto esserci, ma il rischio era troppo alto.
L’assenza di Messi non è l’unica tegola per il c.t. Lionel Scaloni. Anche Paulo Dybala, che aveva indossato la 10 in passato, è fermo ai box. La lista degli indisponibili si allunga con Gonzalo Montiel, Lisandro Martínez e Giovani Lo Celso. L’Argentina si troverà quindi a giocare due sfide decisive con una rosa rimaneggiata.
Le sfide in arrivo non sono semplici. Venerdì la squadra affronterà l’Uruguay a Montevideo, una nazionale in grande forma e seconda nel girone con 20 punti. Poi, martedì, sarà il turno del Brasile, nel tempio del calcio argentino, il Monumental. La classifica offre un piccolo margine di sicurezza: con 25 punti, l’Argentina guida le eliminatorie, e basterebbero due pareggi per strappare matematicamente il pass per il Mondiale.
Ma senza il suo faro, senza il giocatore capace di ribaltare ogni partita con una giocata inattesa, la strada sarà meno scontata. Scaloni dovrà trovare nuove soluzioni offensive, affidandosi al talento di Lautaro Martínez, Julián Álvarez e Nicolás González. La sfida ora non è solo contro gli avversari, ma anche contro l’incertezza.
Chi raccoglierà l’eredità di Messi in queste due partite? E basterà per assicurare all’Argentina il biglietto per il Mondiale 2026?
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