Arsenal-PSV
La Champions League non concede repliche e, per il PSV Eindhoven, il ritorno degli ottavi di finale all’Emirates Stadium sembra un’esecuzione annunciata. Il 7-1 inflitto dall’Arsenal in Olanda non lascia margine a scenari alternativi. Non questa volta.
Il calcio sa essere teatro di ribaltamenti epocali, ma neanche la storica remuntada del Barcellona sul Paris Saint-Germain nel 2017 basterebbe agli uomini di Peter Bosz per riscrivere la storia. Il passaggio ai quarti è un affare chiuso: i Gunners, di fatto, hanno già un piede e mezzo nel prossimo turno, dove attenderanno il vincitore di Atlético Madrid-Real Madrid. L’unico dubbio? Il modo in cui decideranno di amministrare il vantaggio.
Mikel Arteta ha la possibilità di ruotare la rosa senza rischi. Il tecnico basco, che ha sottolineato la necessità di “mantenere il livello competitivo”, potrà contare su rientri importanti, come quello di Ben White, fermo da quattro mesi per un infortunio al ginocchio. Spazio probabile anche per interpreti meno utilizzati come Jakub Kiwior, Jorginho e un Raheem Sterling in cerca di riscatto dopo una stagione al ribasso.
Il campionato non sta regalando grandi soddisfazioni all’Arsenal. Il recente 1-1 a Old Trafford contro il Manchester United ha ulteriormente ridimensionato le ambizioni di titolo, con il Liverpool ormai fuori portata. Ecco perché la Champions League rappresenta un obiettivo prioritario: una strada difficile, ma percorribile per una squadra giovane, dinamica e affamata.
Cosa resta da fare a un PSV praticamente condannato? Almeno tentare di rendere il ritorno meno umiliante dell’andata. Gli olandesi hanno dimostrato carattere nella competizione, eliminando la Juventus nei playoff (quanti rimpianti per i bianconeri che avrebbero comunque avuto la possibilità di misurarsi su palcoscenici importanti, al di là del pessimo stato di forma attuale) e diventando l’unico club capace di battere il Liverpool nella fase a gironi. Una piccola consolazione in vista di una notte che potrebbe rivelarsi lunga e dolorosa.
Bosz dovrà trovare motivazioni nelle pieghe di una stagione che, in patria, li vede comunque protagonisti. Ma contro questo Arsenal, veloce e verticale, il rischio di un altro naufragio è dietro l’angolo.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 12 marzo, alle 21:00. Il destino sembra già scritto. Ma nel calcio, per quanto crudele possa essere, l’ultima parola spetta sempre al campo. Sarà un’esibizione o ci sarà spazio per l’inatteso?
Arsenal: David Raya; Ben White, Saliba, Kiwior, Tierney; Jorginho, Mikel Merino, Zinchenko; Sterling, Trossard, Martinelli
Allenatore: Mikel Arteta
PSV: Walter Benítez; Ledezma, Flamingo, Boscagli, Mauro Júnior; Saibari, Schouten; Perisic, Til, Noa Lang, Luuk de Jong
Allenatore: Peter Bosz
Arbitro: Rade Obrenovic (Slovenia)
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