Un tiro dalla distanza di Marc Cucurella ha regalato al Chelsea una vittoria di misura contro il Leicester (1-0) e, soprattutto, il sorpasso sul Manchester City nella corsa alla qualificazione alla prossima Champions League. Una rete che pesa, quella dello spagnolo, in una serata che avrebbe potuto complicarsi dopo il rigore fallito da Cole Palmer.
La squadra di Enzo Maresca, ex di turno, ha dominato il match dal primo minuto, trovandosi presto davanti a un’opportunità d’oro per sbloccare il risultato. Jadon Sancho, ispirato e decisivo, ha subito un fallo in area, portando Palmer sul dischetto. Il giovane talento inglese, in cerca di riscatto dopo due mesi senza gol, ha visto però il suo tentativo ipnotizzato da Hermansen. L’errore, il suo primo dal dischetto in Premier League, ha lasciato il Chelsea in bilico e Palmer visibilmente abbattuto al momento del cambio al 70’.
La squadra londinese, però, ha continuato ad attaccare, affidandosi alla qualità dei suoi uomini offensivi. Né Christopher Nkunku né Enzo Fernández hanno saputo concretizzare le numerose occasioni create, mentre il Leicester ha sfiorato il vantaggio con un’azione rocambolesca che ha visto la traversa salvare Robert Sánchez. Poi, al minuto 60, il lampo di Cucurella: un tiro rasoterra, angolato, imparabile per il portiere. Stamford Bridge è esploso.
Il Leicester, guidato da Ruud van Nistelrooy, non ha mai dato l’impressione di poter rimettere in discussione il risultato. Quinta sconfitta consecutiva in Premier, e classifica che si fa sempre più critica. La delusione è stata palpabile anche sulle facce dei giocatori, incapaci di impensierire realmente il Chelsea nella ripresa.
Al di là della vittoria, però, resta il caso Palmer. Dal 14 gennaio senza segnare, il trequartista ex City sembra aver perso lo smalto che lo aveva reso il principale riferimento offensivo dei Blues. La sua sicurezza sui rigori, un tempo inamovibile, è stata scalfita dal guizzo di Hermansen, facendo emergere il dubbio: è solo un momento di appannamento o un calo più profondo?
A completare un pomeriggio intenso in Premier League (in attesa di Manchester United-Arsenal) è stato il pareggio tra Tottenham e Bournemouth (2-2), un match che ha visto gli uomini di Andoni Iraola vicini a un colpo esterno di grande peso. Avanti di due gol, grazie alle reti di Marcus Tavernier e Evanilson, i Cherries hanno visto sfumare la vittoria nel finale, complici un gol di Pape Matar Sarr e un rigore trasformato da Son Heung-min all’84’.
La decisione arbitrale ha scatenato l’ira di Iraola, convinto che fosse stato Son a cercare il contatto con Kepa. Il VAR, però, non ha ravvisato nulla di irregolare, lasciando il Tottenham con un punto insperato e il Bournemouth con la sensazione di aver gettato al vento un’occasione enorme.
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