Stuart Pearce ricoverato in Canada, il City Ground gli manda un bellissimo messaggio

Stuart Pearce
Al City Ground, tra cori e bandiere, si è scritta una pagina indelebile della stagione di Premier League. Il Nottingham Forest ha battuto per 1-0 il Manchester City, campione in carica, un evento che non accadeva dal 1994. Con questo successo, la squadra di Nuno Espírito Santo si issa al terzo posto in classifica, alimentando il sogno Champions League, un obiettivo che, per chi conosce la storia del club, ha un sapore antico. L’ultima volta che il Nottingham disputò la massima competizione europea, si giocava ancora la Coppa dei Campioni, e il club si fregiava del titolo per due anni consecutivi, nel 1979 e 1980.
La serata, però, non è stata solo una celebrazione della vittoria. Sugli spalti e sul maxischermo dello stadio, i tifosi hanno voluto dedicare un pensiero a una leggenda del club: Stuart Pearce. L’ex capitano del Forest si trova in ospedale in Canada, dopo un malore che ha richiesto un atterraggio d’emergenza durante un volo da Las Vegas a Londra.
Un messaggio speciale dal City Ground
Al minuto 3 della partita, numero che Pearce ha indossato per dodici anni sulle rive del Trent, sullo schermo gigante dello stadio è comparsa la scritta: “Get well soon, Stuart”. Un gesto carico di significato per un uomo che ha segnato un’epoca con il Nottingham e che ancora oggi gode di un affetto incondizionato. Sugli spalti, diversi tifosi hanno mostrato striscioni e cartelli con messaggi di sostegno, in un’atmosfera che ha alternato euforia e commozione.
L’ex difensore, 62 anni, si è sentito male domenica scorsa durante il volo, venendo assistito d’urgenza da membri dell’equipaggio e alcuni passeggeri con competenze mediche. Il pilota ha quindi deciso di dirottare l’aereo su St. John’s, in Canada, dove Pearce è stato ricoverato. Secondo il collega Sam Matterface, con cui Pearce commenta le partite per talkSPORT, l’ex nazionale inglese sta recuperando: “L’ho sentito ieri, il morale è alto. Non è ancora al 100%, ma è nel posto giusto”.
Un simbolo per il Nottingham
Pearce non è solo un ex giocatore, ma una vera e propria icona del Forest. Con la maglia rossa ha giocato 401 partite e segnato 61 gol, rimanendo un punto di riferimento dal 1985 al 1997. Un terzino aggressivo, instancabile, capace di trasmettere carisma in campo e fuori. La sua carriera si è poi estesa ad altri club come Newcastle, West Ham e Manchester City, oltre a un’esperienza da allenatore.
A livello internazionale, Pearce è noto anche per la sua partecipazione con l’Inghilterra alla semifinale del Mondiale 1990, decisa ai rigori contro la Germania Ovest. Quel giorno, Bodo Illgner neutralizzò il suo tiro dal dischetto, un’ombra che accompagnò Pearce per anni, fino a quando, sei anni dopo, riuscì a esorcizzarla segnando un rigore decisivo a Euro ’96.
L’abbraccio del City Ground
Dalla sfortuna del Mondiale ai trionfi con il Nottingham, la parabola di Stuart Pearce continua a essere una fonte di ispirazione per tifosi e giocatori. Il messaggio lanciato dal City Ground sabato sera non è stato solo un gesto simbolico, ma un segnale chiaro: il Forest non dimentica i suoi eroi. E ora, mentre Pearce lotta per tornare in salute, il Nottingham continua a lottare in Premier League. Con un sogno che si fa sempre più reale…