Il Tottenham esce dall’AFAS Stadion con un passivo di 1-0 e una prestazione che lascia pochi appigli all’ottimismo. L’AZ Alkmaar, spinto dal proprio pubblico e da un gioco più organizzato, ha messo in seria difficoltà la squadra di Ange Postecoglou, costringendola a una prova opaca e priva di mordente. Il risultato finale premia i padroni di casa, che avrebbero potuto ottenere un margine più ampio se non fosse stato per le parate decisive di Guglielmo Vicario.
I numeri raccontano una partita a senso unico. Gli Spurs, apparsi disordinati e privi di idee, hanno faticato a creare pericoli concreti, registrando il primo tiro nello specchio solo all’88’ con Wilson Odobert. Un dato che certifica la difficoltà di una squadra incapace di sviluppare gioco e completamente in balia degli avversari. Bergvall, suo malgrado, è stato il protagonista dell’episodio decisivo: il suo autogol al 18’ ha regalato il vantaggio all’AZ, indirizzando il match in favore degli olandesi.
Gli uomini di Pascal Jansen non hanno concesso spazi, mostrando maggiore brillantezza in fase di costruzione e affacciandosi più volte nell’area avversaria. Ernest Poku ha avuto nei piedi l’opportunità per chiudere il match, ma si è trovato davanti un Vicario in serata di grazia. Il portiere italiano è stato l’unico tra gli inglesi a salvarsi, intervenendo anche su una conclusione ravvicinata di Troy Parrott.
Nonostante il predominio territoriale, l’AZ ha tenuto aperta la qualificazione con una gestione più prudente nella ripresa. Il Tottenham, però, non ha saputo approfittarne, confermando i limiti visti nelle ultime settimane in Premier League.
Se la stagione degli Spurs in campionato è già compromessa, l’Europa League rappresenta l’ultima chance per evitare un altro anno senza trofei. Eppure, la prestazione offerta in Olanda lascia più dubbi che certezze. Oltre alla sconfitta, pesa l’infortunio di Dominic Solanke, entrato al 72’ al posto di Son Heung-min e costretto ad abbandonare il campo nel finale per un problema all’anca.
L’appuntamento del 13 marzo al Tottenham Hotspur Stadium sarà l’ultima occasione per ribaltare il verdetto e tenere vivo il sogno europeo. Ma la domanda resta: basterà una sola notte per cancellare una crisi così profonda?
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