L’Olympique Lione si impone con autorità nella trasferta di Bucarest, superando la Steaua per 3-1 nell’andata degli ottavi di finale di Europa League. Un successo costruito con pazienza, maturato nel finale e marchiato a fuoco dalla doppietta di Malick Fofana, protagonista assoluto negli ultimi minuti. Una vittoria che arriva in un momento turbolento per il club francese, segnato dalla squalifica di nove mesi inflitta all’allenatore Paulo Fonseca per un comportamento inaccettabile nei confronti di un arbitro lo scorso fine settimana.
L’avvio del Lione è stato tutt’altro che rassicurante. Un’incertezza di Moussa Niakhaté, che ha perso palla in un’area pericolosa, ha messo in condizione David Miculescu di presentarsi davanti a Lucas Perri. L’attaccante rumeno, però, ha sciupato tutto, spedendo a lato da posizione defilata. Da lì in poi, la serata del portiere brasiliano si è trasformata in una sfida personale con gli attaccanti dell’FCSB: prima ha respinto sopra la traversa un colpo di testa insidioso di Malcom Edjouma, poi ha compiuto un intervento prodigioso su un’incornata ravvicinata di Siyabonga Ngezana.
Dopo il primo quarto d’ora di apprensione, il Lione ha iniziato a guadagnare campo e a costruire occasioni. Georges Mikautadze, particolarmente ispirato, ha sfiorato il vantaggio con un tiro deviato e successivamente ha costretto il portiere avversario Stefan Tarnovanu a un riflesso felino su un suo colpo di testa ravvicinato. La spinta francese ha portato frutti alla mezz’ora: lo stesso Mikautadze ha pennellato un cross perfetto per Nicolás Tagliafico, che con un’incornata precisa ha battuto Tarnovanu nonostante il tentativo disperato di Ngezana sulla linea.
Nella ripresa, il copione è rimasto simile: il Lione ha gestito il gioco, sfiorando il raddoppio con una conclusione a giro di Mikautadze, neutralizzata con difficoltà dal portiere rumeno. Eppure, lo Steaua è riuscito a rientrare in partita nel momento meno atteso. Un traversone di Risto Radunović ha trovato Alexandru Băluță sul secondo palo: controllo perfetto e conclusione potente per il pareggio che ha riacceso lo stadio.
Ma il Lione non ha tremato. Anzi, nel finale ha cambiato marcia. A cinque minuti dal termine, una palla vagante in area è finita sui piedi di Malick Fofana, che con freddezza l’ha piazzata nell’angolino basso, siglando il 2-1. L’FCSB ha tentato una reazione disperata e ha sfiorato il nuovo pareggio con un colpo di testa di Joyskim Dawa, fermato solo dalla traversa e dal riflesso di Perri.
Poi, nell’ultimo capovolgimento di fronte, il colpo che potrebbe indirizzare definitivamente il doppio confronto. Perri ha rilanciato lungo, la difesa rumena si è fatta sorprendere e Fofana, con lucidità da veterano, ha battuto di nuovo Tarnovanu, mettendo il sigillo sulla serata.
Un 3-1 pesante, che porta il Lione con un piede nei quarti di finale e conferma il dominio storico nei confronti diretti con lo Steaua Bucarest (quattro vittorie e un pareggio in cinque incontri). Ma il calcio sa essere imprevedibile. La qualificazione è vicina, ma nel ritorno nulla sarà scontato.
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