Il Benfica ha battuto un nuovo record negativo in Champions League

Il Benfica ha battuto un nuovo record negativo in Champions League

La Champions League sa essere crudele, e il Benfica lo ha scoperto nel modo peggiore. Contro il Barcellona, davanti al proprio pubblico, i lusitani hanno incassato una sconfitta che non è solo pesante per il risultato, ma per quello che rappresenta: mai prima d’ora una squadra era uscita battuta dopo aver giocato così tanto in superiorità numerica.

Barça in 10 dal 22′

L’espulsione di Pau Cubarsí, arrivata al minuto 22 per un fallo su Pavlidis al limite dell’area, sembrava poter indirizzare la gara. Il Benfica, forte dell’uomo in più, ha iniziato a spingere, ma senza mai trovare il varco giusto. Il Barcellona, pur con un assetto difensivo forzato, ha resistito e poi colpito. Il gol di Raphinha, al 61′, ha gelato lo stadio e cambiato il volto della partita. Da quel momento, la pressione dei portoghesi è diventata frenetica, inefficace, quasi disperata.

Il dato che rende questa sconfitta ancora più indigesta è il parallelo con la Juventus del 2018. Allora, i bianconeri giocarono per 62 minuti in inferiorità numerica dopo l’espulsione di Cristiano Ronaldo contro il Valencia, ma riuscirono comunque a vincere. Il Benfica, con sei minuti in più e il favore del proprio stadio, non ha saputo evitare la disfatta. Un primato negativo che pesa.

La sconfitta non solo compromette il cammino europeo delle “Aquile”, ma costringe ora la squadra di Bruno Lage a un’impresa in Spagna. L’Estadi Olímpic Lluís Companys sarà il teatro di una gara in cui servirà più della semplice volontà di ribaltare il risultato. Martedì 11 marzo, alle 18:45, il Benfica dovrà dimostrare di non essere solo parte di un record negativo, ma di poter scrivere una storia diversa. Il problema? Il Barcellona, anche in dieci, ha già dimostrato quanto sa essere letale.